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La battaglia per il secondo posto nel mondiale Costruttori con il Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1 entra nella sua fase finale, con una competizione serrata tra Ferrari e Mercedes. Dopo le gare ad Austin e Città del Messico la Rossa è avvantaggiata di un solo punto rispetto alla Stella a tre punte, e la Red Bull insegue a sole nove lunghezze di distanza da quest’ultima. Per la Ferrari a Interlagos sarà cruciale non steccare sul fronte dell’esecuzione, in diverse occasioni quest’anno il tallone d’Achille della scuderia.
In Brasile torna il format della Sprint, che, come ricorda il team principal della Ferrari, Fred Vasseur, “rappresenta un’altra prova impegnativa per tutta la squadra, sia dal punto di vista fisico che mentale”. Con una sola sessione di prove libere a disposizione per deliberare l’assetto per la qualifica di venerdì e la Sprint, è molto importante arrivare in pista con una configurazione di base solida, che possa poi essere affinata sulla base dei dati raccolti durante le FP1, sempre difficili da analizzare da fuori visti i programmi differenziati da squadra a squadra.
“In un formato così compatto, ogni dettaglio conta ancora di più: dal lavoro di preparazione svolto a Maranello al supporto in tempo reale dal remote garage”, osserva Vasseur. Un sostegno, quello “da casa”, che diventa importante anche per sfruttare al meglio la possibilità di rivedere l’assetto con la riapertura del parco chiuso tra la Sprint e le qualifiche, sfruttando i dati raccolti nella stessa gara lampo, lunga quanto un potenziale stint di gara.
A complicare le cose potrebbe anche pensare il meteo, viste le previsioni di maltempo nel corso del fine settimana. Che Interlagos possa regalare gare combattutissime in condizioni miste è risaputo – si passa dalla vittoria sofferta, quasi mistica, di Ayrton Senna nel 1991 alla beffa per Felipe Massa nel 2008 – ma la pioggia potrebbe anche rendere più complessa un’altra parte di quella che Hamilton e Vasseur chiamano esecuzione.
Se le qualifiche dovessero essere svolte sul bagnato, la possibilità che ci siano bandiere rosse aumenterebbe, e con loro il caos. Essere puntuali diventa la priorità non solo nella scelta della mescola nel caso di condizioni miste, con pista in miglioramento o in peggioramento, ma anche nella capacità di mettere in pista i piloti nel momento più opportuno. Questo sfruttando sia l’eventuale cambiamento delle condizioni del tracciato che tenendo conto del rischio di un’altra interruzione dell’attività in pista. E il meteo, ovviamente, ha anche il suo peso sulle strategie per la gara.
“Arriviamo in Brasile carichi e positivi, reduci da due fine settimana solidi ad Austin e Città del Messico, nei quali abbiamo massimizzato il potenziale della vettura. L’obiettivo è mantenere questo slancio, concentrarci sull’esecuzione e farci trovare pronti ad affrontare, traendone il massimo, qualunque condizione meteo che potremo incontrare a San Paolo”, sottolinea Vasseur. Ad aiutare le sorti della Ferrari in Brasile potrebbe pensare un fattore legato all'impianto frenante. La ridotta dissipazione di calore dei freni dovrebbe infatti ridurre la necessità di sfruttare il lift and coast nel corso della gara.
Le temperature – abbastanza elevate, nonostante la pioggia – e la tipologia di frenata prevalente sulla pista di Interlagos sulla carta favoriscono la Ferrari rispetto alla Mercedes. La decelerazione combinata, infatti, è uno dei punti deboli della W16 di George Russell e Andrea Kimi Antonelli. Per la Rossa sarà importante portare a casa dal Brasile un bottino di rilievo, visto che la gara successiva, a Las Vegas, è invece più congeniale alla Mercedes. Tutto dipenderà dalla capacità di massimizzare il risultato, in Brasile così come nei restanti tre appuntamenti della stagione 2025.