F1. Perché Kimi Antonelli ha subito debuttato con Mercedes mentre George Russell ha atteso tre anni? Claire Williams confessa

F1. Perché Kimi Antonelli ha subito debuttato con Mercedes mentre George Russell ha atteso tre anni? Claire Williams confessa
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Andrea Kimi Antonelli ha debuttato in Formula 1 subito al fianco di Mercedes, mentre George Russell ha dovuto attendere tre anni. Claire Williams spiega perché
8 maggio 2025

La stagione 2025 di Formula 1 è iniziata da ormai quasi sette appuntamenti e due Sprint, chilometri in pista fondamentali per i numerosi rookie che hanno debuttato. Tra tutti a distinguersi, almeno per il momento, è stato Andrea Kimi Antonelli, un vero e proprio azzardo che Toto Wolff ha voluto correre nonostante la giovane età, poco più di 18 anni, del pilota bolognese e solamente una stagione in Formula 2. Una situazione opposta rispetto a quella del compagno di squadra George Russell che ha dovuto attendere tre anni in Williams prima di approdare in Mercedes. Come mai il numero #63, attualmente terzo in classifica piloti, ha avuto questo percorso a rilento?

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I due attuali piloti titolari delle Frecce Argento sono entrati a far parte da giovanissimi nel programma per dedicato ai talenti emergenti della Mercedes. Andrea Kimi Antonelli a solamente undici anni, mentre George Russell nel 2017, quando ne aveva 19. Ma se il primo è stato chiamato in Formula 1 per rappresentare la prima squadra appena maggiorenne con una sola stagione in Formula 2, il secondo ha avuto una trafila più lunga. Infatti, Russell è approdato nella griglia massima categoria a ruote scoperte del motorsport dopo aver vinto il campionato di Formula 2 nel 2018, il titolo in GP3 l’anno precedente e aver preso parte alle prove libere degli ultimi due Gran Premi del 2017 con la Force India.

 

Tuttavia, nonostante i risultati promettenti e il ruolo di collaudatore per Mercedes, il numero #63 ha debuttato in Formula 1 al fianco di Williams, dove ci è restato per ben tre stagioni, mentre Alexander Albon e Lando Norris, gli altri due rookie del 2019, hanno fatto passi avanti nella loro carriera. Il primo è stato chiamato dalla Toro Rosso alla Red Bull dopo dodici gare per prendere il posto di Pierre Gasly al fianco di Max Verstappen, mentre il secondo ha continuato la sua esperienza in McLaren, dove si trova tutt’ora, ma entrando quasi subito in zona punti, mentre Russell ha atteso due anni. La chiamata in Mercedes per George non è arrivata nel 2020 quando ha sostituito Lewis Hamilton, positivo al Covid-19, per il Gran Premio di Sakhir. Qui si è qualificato secondo con 26 millesimi di distacco dalla pole position conquistata dal compagno Valtteri Bottas, tramutata poi una nona posizione al traguardo della gara dopo una rimonta a cui è stato costretto dopo problema durante il cambio gomme e una foratura, ottenendo comunque i suoi primissimi punti iridati. E neanche nel 2021 dove ha battuto proprio il sette volte campione del mondo salendo sul podio sotto la pioggia del Gran Premio del Belgio in seconda posizione.

La domanda sorge spontanea: perché nonostante il talento che è stato confermato per tre anni consecutivi, passati a bordo di una Williams in piena crisi di performance, non ha ricevuto alcuna promozione da Toto Wolff? Lo stesso Toto Wolff che, invece, ha affidato ad Andrea Kimi Antonelli un sedile in Mercedes, quello di Lewis Hamilton, dopo solamente due sessioni di prove libere in Formula 1, tra cui una conclusa nelle barriere della Parabolica di Monza? La risposta è stata offerta da Claire Williams, team principal della squadra di Grove ai tempi di Russell. “George voleva andare alla Mercedes negli ultimi due anni e non potevo lasciarlo andare, e detestavo questa cosa – ha spiegato al podcast Beyond The Grid di F1 - Mi fa male pensarci. Sentivo di aver bisogno di lui più della Mercedes, e lui era sotto contratto. Se lo avessi lasciato andare, che messaggio avrei mandato? Che effetto avrebbe avuto sulla mia squadra se avessi lasciato andare George?”.

Era una delle cose più belle che avessimo alla Williams. Quando inizi una trattativa con una squadra come la Mercedes e non ti offrono quello che dovrebbero per il tuo pilota di punta, perché mai dovresti lasciarlo andare? Che tipo di Team Principal sarei stato se avessi lasciato andare George solo perché la Mercedes aveva detto: ‘Vogliamo George subito. Non funziona così, vero? Lui era chiaramente arrabbiato ed è stato davvero difficile, anche per me e la mia posizione. La colpa era la mia perché ho bloccato la sua carriera, ma ho duvuto mettere la squadra al primo posto” ha proseguito Claire Williams, che ha venduto la squadra alla Dorilton Capital nel 2020, concludendo il coinvolgimento della famiglia Williams in Formula 1 dopo poco. “Per quanto mi sarebbe piaciuto realizzare i sogni di George, all'epoca non ci sono riuscita, e quello è stato uno degli aspetti più difficili del mio ruolo di Team Principal. E dicevo sempre a George: un giorno sarai grato per questo perché ti renderà più resiliente, più forte”.

“Sono stata così fortunata ad avere Felipe [Massa], Valtteri [Bottas], tutti questi piloti brillanti. Li avevo schierati, quando li avevo alla Williams, più o meno tutti allo stesso livello. Ma penso che George avesse il potenziale più alto per diventare, credo, un campione del mondo. E lo vedo. Ho visto l'inizio di questa stagione. George è a un livello diverso. E questo è quello che credo si veda con i piloti e quello che si è visto con Max [Verstappen] negli ultimi due o tre anni: si avvicinano a quella zona di assoluta superstar, e George ora è lì. L'altro giorno ho visto un video di George in palestra. Voglio dire, sembra Terminator. È lì che si passa a un livello superiore” ha chiosato Claire Williams. E possiamo dire che ci abbia visto lungo dato che attualmente il numero #63 occupa il terzo posto in classifica piloti, poco distante dei due piloti McLaren, Oscar Piastri e Lando Norris. Per quanto riguarda Andrea Kimi Antonelli, Toto Wolff ha fin da subito ribadito che questo sarà un anno di ambientamento per il bolognese, per permettergli di prendere quanta più confidenza possibile con la monoposto di Formula 1 e l'ambiente Mercedes, per averlo pronto in vista del 2026, anno in cui debutterà il nuovo regolamento tecnico. E quale miglior posto se non direttamente le frecce argento?

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