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“Sappiamo che al sabato la nostra macchina è sempre tra la P2 e la P5. È lì che si è posizionata per tutta la stagione” ha esordito George Russell commentato la quarta posizione ottenuta aa termine delle qualifiche del Gran Premio di Spagna, nono appuntamento stagionale di Formula 1.
“È positivo che siamo riusciti ad arrivare in Q3 usando solo due set di gomme – ha proseguito la sua analisi il pilota della Mercedes - Domani avrò un treno di soft nuove, che sono gomme valide per la gara. Questo è un aspetto positivo. Ma siamo realistici. Sappiamo che la macchina non è veloce. Essere costantemente i migliori degli altri, dietro quei tre là davanti, è comunque incoraggiante”. Il riferimento è chiaramente alle due McLaren di Oscar Piastri, il pole man, e Lando Norris che hanno blindato la prima fila e alla Red Bull di Max Verstappen, che scatterà al fianco di Russell.
“Abbiamo anche fatto tanti cambiamenti alla macchina questo weekend per cercare di migliorare il passo gara. Vedere che non abbiamo compromesso troppo il ritmo in qualifica è un segnale positivo. Potrebbe significare che miglioreremo davvero il passo gara. Domani sarà interessante per noi. Abbiamo avuto molte difficoltà con le gomme soft quando faceva caldo. Ma quando c’erano le hard in Bahrain, sempre con temperature alte, siamo arrivati secondi. Quando le gomme si surriscaldano, un aumento di dieci gradi con le C4 è molto più penalizzante rispetto a dieci gradi sulle C1. Questa è l’unica piccola nota positiva che ci dà un po’ di speranza per domani”, ha aggiunto il britannico.
Nel Q3 Russell si è aperto via radio suggerendo al team una strategia. “Siamo stati in P4 tutto il weekend. E ho pensato che avremmo potuto essere un po’ più aggressivi con la strategia, provando a prendere una scia in curva 1. Soprattutto visto che Kimi aveva solo un set di gomme nuove. Non avrebbe mai potuto fare un giro competitivo con le gomme vecchie. Perché anche se fai il giro della vita, le gomme vecchie ti danno sette decimi in meno. Quindi pensavo che avremmo potuto lavorare insieme per puntare a un gran risultato finale. Magari il secondo tempo sarebbe stato comunque il massimo, ma a volte devi rischiare tutto se vuoi ottenere quei grandi risultati”. Dunque, il numero #63 avrebbe voluto che il compagno di team giocasse di strategia offrendogli una scia.
