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La Mercedes si trova di fronte a un bivio cruciale per il proprio futuro. Toto Wolff lo sa bene, e in occasione della confernza stampa del Gran Premio d’Austria 2025, undicesimo appuntamento stagionale di Formula 1, ha mandato messaggi chiari – ma non definitivi – sul mercato piloti. Se da un lato George Russell gode della totale fiducia del team, così come Andrea Kimi Antonelli, dall’altro la porta per Max Verstappen resta socchiusa.
Quando gli viene chiesto cos’altro debba fare Russell per guadagnarsi un contratto per il 2026, Wolff è netto: “Niente. Fa parte del nostro programma da circa dieci anni. Ha sempre raggiunto le aspettative che ci eravamo prefissati e continua a farlo. Non gli abbiamo dato una macchina per vincere un campionato del mondo negli ultimi tre anni, quindi la colpa è tutta nostra. E quando la macchina è andata bene, ha vinto gare”.
Parole importanti, che suonano come una conferma. Ma Wolff ci tiene a riportare tutto nel contesto: “Per qualche motivo, all'inizio dell'estate, questo tipo di discussioni contrattuali iniziano ad essere accelerate dai media o accelerate a causa della mancanza di informazioni. Quello che ho fatto negli ultimi 30 anni in un'attività normale, le discussioni contrattuali non si svolgono come assemblee pubbliche. Quindi, tutto è normale. Tutto procede secondo i piani”.
A riaccendere i riflettori sul caso è stato proprio Russell, che ha parlato apertamente delle trattative in corso con Max Verstappen. Una mossa che non ha turbato Wolff, almeno in apparenza: “Mi piace quello che dice George e sono sempre al fianco del pilota. Non esiste cosa che non vorrei sentirmi dire. Credo che nel team siamo molto trasparenti su ciò che facciamo, su ciò che pianifichiamo”.
Ma allora, ci sono o no contatti con l’olandese per il 2026? Wolff glissa con eleganza: “Al momento, chiaramente, bisogna valutare cosa succederà in futuro, ma questo non cambia nulla di quello che ho detto prima su George o su Kimi, sulla formazione che sono estremamente felice di avere”.
La domanda inevitabile: possono George e Max coesistere in Mercedes dati i trascorsi? “Posso immaginare ogni schieramento. Avevo Rosberg e Hamilton in lotta per il campionato del mondo, quindi tutto il resto è facile. Ci sono pro e contro nell'avere due piloti che si combattono duramente. Abbiamo visto esempi in cui ha funzionato e altri in cui non ha funzionato”.
E a chi gli chiede se far aspettare Russell possa essere uno stimolo, risponde con filosofia: “Il nostro sport è pressione, pressione costante. Che tu sia in macchina o fuori, devi solo gestirla, e George lo sa. A volte sentirsi in una zona di comfort è più dannoso per le prestazioni che avere un certo punto di pressione nel sistema”.
Alla domanda se esista una scadenza entro cui Verstappen dovrà dare una risposta, Wolff ribatte deciso: “Sembra che gli abbiamo chiesto quando vuoi unirti a noi e queste sono le condizioni. Non è così che funziona. Voglio solo che le conversazioni siano a porte chiuse, non in assemblee pubbliche”. Poi rilancia, ricordando che anche Antonelli è in corsa per il 2026: “Abbiamo due piloti che sono nel nostro programma da molto tempo, piloti che sono perfettamente felice di avere, piloti che faranno grandi progressi nel futuro della squadra.”
Torna dunque il tema della "simpatia" per Verstappen. Wolff taglia corto ma non chiude del tutto: “No, non è cambiato nulla. Non esiste un ‘flirt’ in quel senso. Dipende da come ti comporti. Puoi flirtare, o parlare”. Infine, Wolff riflette sulla delicatezza del momento: “La cosa più importante è rimanere fedeli ai propri valori. Per me, questo significa avere integrità ed essere umile riguardo alla situazione, rispettoso delle persone. Alcune conversazioni sono più difficili di altre”.
Photo credit foto di copertina: ANSA