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Poco più di una settimana fa, Rafael Camara ha festeggiato uno dei successi più importanti della sua carriera, almeno per il momento. Nella sua stagione da esordiente, il pilota brasiliano, membro della Scuderia Ferrari Driver Academy, ha conquistato il titolo di Formula 3 con un weekend d’anticipo. Una gestione che ha sorpreso molto la squadra di Maranello, in particolare Jerome d’Ambrosio.
Il suo primo anno in Formula 3 ha colpito per le prestazioni costanti che hanno portato Camara a vincere il campionato in Ungheria, con ancora il round di Monza da disputare. Un successo firmato dal brasiliano grazie anche al supporto della Ferrari Driver Academy, di cui fa parte dal 2022, e del team Trident, che si conferma ai vertici dopo la vittoria dello scorso anno con Leonardo Fornaroli. A stupire, però, è stata soprattutto la gestione di Camara, che ha conquistato matematicamente il titolo grazie a un giro di qualifica al cardiopalma, siglando la quinta pole consecutiva: un record.
“Onestamente, non credo che avremmo potuto sperare di meglio” ha ammesso senza mezzi termini Jerome d’Ambrosio, deputy team principal della Rossa e responsabile del programma giovani di Maranello. “Questa stagione è iniziata alla grande: è riuscito a gestire molto bene i momenti più tesi, e credo che la gara che abbiamo visto riassuma tutto. Lottare per il campionato sul bagnato, su una pista molto scivolosa… Avrebbe potuto essere facile per lui commettere un errore. Si vedeva che stava guidando al limite: era veloce, ma aveva il controllo. Ha scelto quando spingere e quando aumentare il distacco, e questo dimostra che aveva il controllo” ha proseguito il belga commentando la domenica ungherese di Rafael Camara ai microfoni della Formula 1.
“Quando hai un talento come Rafa, potrebbe sembrare duro, ma è quello che ti aspetti e che vuoi vedere. Il nostro compito è supportarlo nel miglior modo possibile affinché possa esprimere tutto il suo potenziale” ha aggiunto d’Ambrosio, ribadendo il sostegno della Ferrari nei confronti del brasiliano. “È con noi da diversi anni e penso che abbia fatto un passo davvero importante. In realtà, ho conosciuto Rafa per la prima volta quando ero in un'altra Academy [della Mercedes, ndr] e lui gareggiava contro di noi. Era sicuramente uno di cui eravamo diffidenti, perché era sempre lì a lottare per il titolo. Credo che abbia fatto un netto passo avanti nel 2024 vincendo il campionato FRECA, e poi quest'anno trionfando nella sua stagione da esordiente in Formula 3. Ciò che mi ha colpito in questo periodo è il modo in cui si è evoluto, non solo come pilota, ma anche fuori dalla pista: ha una maturità incredibile. Gli ultimi dodici mesi sono stati straordinari per lui: ha ottenuto risultati eccezionali”.
“Ha un modo unico di sapere cosa vuole e cosa deve fare, il che credo sia estremamente importante per un pilota. È impressionante. Quando investi nei giovani talenti e cerchi di supportarli al meglio” ha sottolineato d’Ambrosio, che ha assunto la guida della Ferrari Driver Academy, fiore all’occhiello del vivaio di Maranello, da Jock Clear solo qualche mese fa. “Abbiamo avuto discussioni interessanti durante l'inverno: come Academy abbiamo suggerito alcune cose, e lui ha detto: ‘No, Jerome, questo è ciò di cui ho bisogno. Questo è ciò che voglio’. E ricordo di aver risposto: ‘Ok, allora questo è quello che otterrai, ed è così che ti sosterremo’. Sa cosa vuole e di cosa ha bisogno per rendere al meglio: è un segno di maturità e di forza”.
Tutto questo percorso di crescita ha come obiettivo finale l’approdo in Formula 1, un giorno. “Quando si valuta se un pilota ha le carte in regola per fare quel passo — e per la Ferrari significa un giorno guidare una nostra monoposto — avere qualcuno assertivo nelle proprie scelte e consapevole di ciò di cui ha bisogno è incoraggiante e rassicurante. In qualsiasi ambito, devi sapere cosa vuoi e impegnarti per ottenerlo. Devi credere in te stesso ed essere obiettivo con te stesso. Rafa ha queste qualità, ma la strada è ancora lunga” ha spiegato d’Ambrosio.
Prima di pensare alla Formula 1, però, manca ancora l’ultimo round di Formula 3, in programma a Monza a settembre, per chiudere la stagione nel migliore dei modi. Poi sarà il momento di guardare avanti. “Si merita sicuramente una pausa prima di Monza, tornare in Brasile e divertirsi con la sua famiglia. Poi inizieranno la sfida e il lavoro per la prossima stagione. Prima di tutto, deve concludere bene questa stagione, ma poi continuare a prepararsi per il futuro. Per lui, la Formula 2 sarà il passo successivo. È una sfida impegnativa, quindi dovremo prepararci al meglio” ha concluso d’Ambrosio.