412 Ventorosso: la spider Ferrari special V12 che troppi definirono troppo brutta [ma vale più delle altre]

Modello carrozzato special mai amato dai puristi del marchio, ma pur sempre Ferrari. La Ventorosso 5.0 “culolungo” venne proposta a circa 120mila euro nel 2016, più di quanto valgono ancora oggi le 412 normali

20 maggio 2020

Ferrari 412, un modello poco noto ai giovani. Costruito quale ultimo nella famiglia GT4 nota invece da metà anni Settanta a tutti gli Ottanta. Piace meno di molte altre Ferrari storiche onestamente e piace ancor meno, pure ai ferraristi incalliti, nella versione cabrio one-off prodotta dalla carrozzeria Pavesi.

Eppure quel mezzo con il “culo lungo” e il muso da “non Ferrari” ha i loghi del Cavallino. Era la fine degli anni Ottanta e la 412 dopo pochi anni di vendita, in pochi esemplari, si avviava al dimenticatoio. Ecco che dalle parti di Milano, a livello artigianale si mette mano alla 412 per renderla decappottabile, unica. Talmente unica che dista parecchio dall’impronta Ferrari e fa storcere il naso ai puristi del marchio.

In effetti la differenza è molta, non si tratta di sola capote al posto del tetto. Cambiano cofano, fari, paraurti e molti profili agli estremi. Che non piaceva ai molti critici era soprattutto il posteriore della Ventorosso, lungo e piatto, con quel fascione simil Testarossa. Integri, come d’origine, gli interni. Sono quelli del periodo certo non più affascinante per Ferrari, pur con rivestimenti in pelle e parecchi pulsanti o interruttori da gestire.

Sotto al cofano, davanti, un motore V12 5.0 da 335 CV, che spesso grasso di carburazione (iniezione elettro-meccanica di quelle "non da tutti") presumibilmente non era capace di dare al mezzo speciale, appesantito, prestazioni vicine alle altre Rosse del tempo.

Eppure la Ventorosso venne proposta a circa 120mila euro pochi anni fa, in asta dai 100K ai 150K, distinguendosi per valore superiore a tutte le Ferrari 412 normali, sempre sotto i centomila euro anche oggi, che cominciano a essere relativamente più ambite.

Da nuova la vettura 412 originale costava “poco” essendo tra le Rosse più convenienti del tempo, meno ancora quando usata venne surclassata da modelli mito degli anni Ottanta, capaci presto di salire nei loro valori. Forse uno dei segreti per questa rara auto scoperta che non sembra una Ferrari, da qualcuno apprezzata indipendentemente da quello stile, resta il valore del suo marchio: quello del Cavallino, abbinato al fatto di essere unica, una volta entrati nel "club dei ferraristi" (owners, non solo friends!). Anche se non è di quelle special che si faceva confezionare l’avvocato Agnelli…