Come sei messo a gomme? Se vai col liscio, anche quest'anno strade (poco) sicure

Come sei messo a gomme? Se vai col liscio, anche quest'anno strade (poco) sicure
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La campagna di Assogomme e Polizia di Stato conferma che più di un'auto su quattro non è in regola con le norme del Codice
8 luglio 2025

Quasi diecimila controlli in sei regioni per confermare un dato che anno dopo anno rivela una criticità tutta italiana: Vacanze Sicure, il progetto di controllo e sensibilizzazione promosso da Polizia Stradale, Assogomma - Gruppo Produttori Pneumatici e Federpneus - Associazione Nazionale dei Rivenditori Specialisti di Pneumatici, tra maggio e giugno ha monitorato quasi 10.000 vetture in Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Puglia, Toscana e Valle d’Aosta, pari a oltre il 35% del territorio nazionale.

Ed il quadro che emerge dai controlli non è affatto tranquillizzante: a fronte di un parco auto che invecchia costantemente, con oltre 41 milioni di vetture in circolazione, il 59% delle quai ha più di dieci anni mentre quasi una su quattro supera i venti anni di età, una vettura su cinque presenta problemi ai pneumatici (battistrada liscio, danni visibili, mancanza di omologazione), una su quattro è non conforme considerando anche le revisioni irregolari e tra i veicoli con oltre 10 anni, le non conformità salgono a 1 vettura su 3.

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In particolare, la percentuale di pneumatici lisci resta costante attorno al 10%, indipendentemente dall’età del veicolo, mentre i danneggiamenti visibili si attestano al 5%.

Ancora, la mancata revisione cresce in modo significativo con l’età della vettura: più l'auto è vecchia, meno viene controllata.

I dati sono chiari: la mancata revisione, al 2% tra le auto con meno di cinque anni, sale al 12% nelle vetture fino a dieci anni di vita e tocca il picco del 17% per quelle con oltre dieci anni.

Un vero paradosso oltremodo pericoloso, dal momento che i veicoli più anziani sono anche i meno sicuri.
 

Pneumatici non omogenei: una scelta sbagliata

Tra degli indicatori più significativi rilevati dai controlli 2025 c'è quello relativo all’equipaggiamento non omogeneo, ovvero l’uso di pneumatici diversi sullo stesso asse (marche o modelli differenti), o la combinazione di pneumatici estivi e invernali montati sulla stessa vettura.

Il 5,63% delle auto controllate presentava questa criticità, pratica sconsigliata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e vietata se riguarda i pneumatici dello stesso asse.

I dati lo dimostrano: a fronte di un aumento dei pneumatici non omogenei, si rileva anche una diffusione costante di pneumatici lisci (quasi 1 vettura su 10), spesso associata proprio all’uso di gomme economiche e poco affidabili.
 

Pneumatici invernali d’estate? Anche no!

L’indagine 2025 rileva che oltre la metà del campione (54%) montava pneumatici con prestazioni invernali al momento del controllo, effettuato nei giorni successivi alla fine delle ordinanze stagionali: un dato che potrebbe far pensare a una scarsa attenzione degli automobilisti nel rispettare i termini di sostituzione, ma forse il fenomeno è più articolato.

Da un lato, infatti, esistono casi specifici come la Valle d’Aosta, dove l’obbligo di pneumatici invernali inizia un mese prima e termina un mese dopo rispetto al resto d’Italia; dall’altro, la diffusione crescente dei pneumatici multi stagionali contribuisce ad aumentare la quota di equipaggiamenti con marcature invernali, anche nei mesi estivi.

È sempre consigliabile montare pneumatici stagionali specifici e quindi provvedere alla sostituzione di quelli invernali quando le temperature diventano molto elevate, come accaduto in questi giorni in tutta la penisola, al fine di ottimizzare le prestazioni e quindi la sicurezza stradale preservando anche i pneumatici da usure accelerate.

Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale, e Franco Bertolotti, direttore di Assogomma
Santo Puccia, Direttore del Servizio Polizia Stradale, e Franco Bertolotti, direttore di Assogomma

«I controlli condotti nel 2025 - ha detto Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma - confermano un trend noto e sempre più preoccupante: la scarsa manutenzione dei veicoli, in peggioramento soprattutto in relazione ai pneumatici con conseguenze sulla sicurezza stradale. Le vetture invecchiano “per necessità”, cioè per mancanza di disponibilità economica, e con esse invecchiano anche i pneumatici, sempre più spesso sostituiti in ritardo, e con prodotti a basso costo o addirittura usati, e montati in modo non omogeneo. Un risparmio solo in apparenza ma a scapito di durata, affidabilità e soprattutto sicurezza. Bisogna prevedere forme di incentivazione alla manutenzione dei veicoli, visto che gli italiani non hanno la disponibilità economica per sostituirli, orientando le scelte verso componenti, ed in particolare pneumatici, di qualità e quindi più sicuri».

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