Fiat 500 "Topolino": grande festa per gli ottant'anni

Fiat 500 "Topolino": grande festa per gli ottant'anni
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  • di Roberto Percudani
Organizzato dal 16 al 19 giugno un grande evento a Torino per celebrare gli ottant'anni trascorsi dalla nascita di questo modello dalla storia curiosa
  • di Roberto Percudani
14 giugno 2016

La Fiat 500 "Topolino", che ha rivoluzionato la storia dell'auto non solo in Italia, compie 80 anni. Per la celebrazione di questa ricorrenza, il comitato "Ling80" ha organizzato un evento dedicato della durata di quattro giorni, dal 16 al 19 giugno, attraverso i luoghi più simbolici di Torino

Le celebrazioni inizieranno giovedì al Lingotto, storica fabbrica Fiat dove proprio la Topolino vide la luce nel 1936, quando oltre 200 esemplari dell'iconica vettura saliranno lungo la famosa rampa ellittica e sosteranno sull'originale circuito di collaudo posto sul tetto. Le Topolino sfileranno poi dal Lingotto al Castello di Pralormo, toccando poi nei giorni successivi i punti chiave della città come la Palazzina di Caccia di Stupinigi, il Castello di Racconigi, Moncalieri, piazza Vittorio Veneto, lo Juventus Stadium, il Mirafiori Motor Village e il Museo dell'Automobile. Presso quest'ultimo si terrà alle 18.30 di giovedì un incontro dal titolo "Back to the future", a cura di Roberto Giolito (Head of Heritage FCA Italy).
 


Ma com'è nata la "Topolino"? Forse non tutti sanno che l'idea iniziale fu di Mussolini, che nel 1930 commissionò all'allora senatore del Regno d'Italia Giovanni Agnelli un'auto per motorizzare la popolazione che avesse un costo non superiore alle 5.000 lire. La stessa idea venne a Hitler che in Germania avanzò la stessa richiesta a Ferdinand Porsche, progetto che si tradusse poi in quella che sarebbe diventata famosa come il "Maggiolino".

Da quel momento le correnti di pensiero che pervasero la fabbrica Fiat furono sostanzialmente due: chi pensava che fosse conveniente realizzare un'auto secondo gli standard propri dell'azienda e risparmiando su dotazioni e materiali, e chi invece riteneva che fosse necessario affidare l'arduo compito a Oreste Lardone, un allievo dell'ingegnere Giulio Cesare Cappa che aveva già lavorato ad un prototipo di una piccola vettura economica.

Dante Giacosa al fianco di una "Topolino"
Dante Giacosa al fianco di una "Topolino"

In un primo momento furono percorse entrambe le strade. Il giorno della prima uscita di collaudo sull'auto risultato del progetto di Lardone, un incendio proveniente dal motore costrinse gli occupanti a "lanciarsi" fuori dalla vettura. Lardone fu immediatamente licenziato. Successivamente il progetto passò nelle mani di Dante Giacosa e dalla sua inventiva nacque la "Topolino", una versione ridotta della Balilla che portò comunque delle innovazioni come il radiatore posto sopra il motore per sfruttare la circolazione "a termosifone", il telaio formato da due travi a V dall'anteriore al posteriore, l'alimentazione della benzina a gravità. Tutti particolari che consentirono di risparmiare peso e costi.

L'auto venne presentata a Mussolini e alla stampa il 10 giugno 1936, per poi essere messa in vendita il 15 giugno. Il nome ufficiale fu "Fiat 500" ma rimase sempre nell'immaginario collettivo come la "Topolino", primo nome ipotizzato nel progetto sulla scia del successo ottenuto dal personaggio creato da Walt Disney

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Corso Giovani Agnelli, 200
Torino (TO) - Italia
800 342 800
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  • Prezzo 18.000 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza 357 cm
  • Larghezza 163 cm
  • Altezza 149 cm
  • Bagagliaio da 185
    a 530 dm3
  • Peso 1.055 Kg
  • Segmento Due volumi
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