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Ormai è allarme rosso: dopo l'ultimo week end di sangue, che lascia una famiglia distrutta dal dolore ed un ragazzo sul quale pende l'accusa pesantissima di omicidio stradale, è venuto davvero il momento che si faccia qualcosa per arginare un fenomeno pericolosissimo ed in costante aumento.
La mappa delle corse clandestine nella Capitale non risparmia quasi nessun quartiere: dall'Eur a Roma Nord, da Centocelle all'Aurelio, è tutto un fiorire di segnalazioni da parte dei residenti, spesso svegliati nel cuore della notte dal lacerante suono di scarichi aperti ed auto (ed anche moto) lanciate a folle velocità.
Con il rischio concreto che in un attimo si passi dall'incoscienza di una gara clandestina alla tragedia di innocenti vite stroncate: l'ultima si chiamava Beatrice ed aveva vent'anni, giusto un paio in meno di chi era al volante della vettura impazzita che l'ha centrata in pieno senza darle scampo.
Ci sono luoghi a Roma, dove il fine settimana è meglio evitare di passare: sono quelli dove si ritrovano gli appassionati di auto modificate, nell'estetica e nei motori.
Ma se il tuning è una concessione all'esibizione innocente, per varcare il confine del lecito ed entrare nel tunnel nero delle gare clandestine basta poco: un'occhiata intesa come sfida, un'accelerata fino alla zona rossa del contagiri, giusto un paio di colpi di clacson per attirare l'attenzione.
Ed il resto è un copione già visto: partenze a razzo, curve affrontate senza togliere il piede dall'acceleratore, nessun rispetto per le norme del Codice, a partire da quella del semaforo rosso.
Una vera roulette russa, su percorsi ad alto rischio perché spesso affollati di altri utenti ignari del pericolo: come successo in estate al lungotevere Flaminio, dove le auto sfrecciavano tra i passanti, ed il giorno dopo i residenti avevano la brutta sorpresa di trovare le lor vetture lasciate in sosta con sportelli ammaccati, retrovisori saltati e parabrezza sfondati.
Secondo la denuncia del Codacons, nelle ore notturne diverse arterie della Capitale si trasformano in piste di Formula 1 con auto guidate da giovanissimi che si sfidano in folli gare di velocità, da Centocelle ad Anagnina, passando per Ostia e per il Grande Raccordo Anulare, mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini.
Un fenomeno da tempo noto ad istituzioni e forze dell’ordine che risulta in pericoloso aumento.
Ci sarebbe bisogno di controlli più serrati ed azioni mirate: ma sul sito della Questura, l'ultima azione massiccia condotta di concerto da Carabinieri, Polizia Stradale, Polizia Locale di Roma Capitale e Guardia di Finanza risale al mese di aprile, in occasione di un blitz che su oltre duecento vetture controllare portò a 26 sanzioni amministrative e cinque ritiri della carta di circolazione.
A distanza di oltre sei mesi, il fenomeno non è affatto estirpato, anzi sembra proliferare: non sarà il caso di intervenire subito, con più fermezza e costanza?