La cessione di Magneti Marelli spingerà Alfa, Fiat e Maserati?

La cessione di Magneti Marelli spingerà Alfa, Fiat e Maserati?
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La cessione di Magneti Marelli a Calsonic aumenta la liquidità del Gruppo FCA, che potrebbe accelerare il lancio dei nuovi modelli prodotti in Italia
22 ottobre 2018

Da una parte c'è preoccupazione per l'ennesima impresa italiana che passa sotto il controllo straniero, ma dall'altra si può ipotizzare una ricaduta positiva sul futuro di FCA dalla cessione di Magneti Marelli ai giapponese di Calsonic Kansei.

E' un'ipotesi che viene confermata dal rally in Borsa sul titolo del Lingotto nelle ore successive all'accordo che segna il passaggio della storica azienda fondata nel 1919 a Sesto San Giovanni da Fiat insieme alla Ercole Marelli.

La cessione di Magneti Marelli offre infatti a FCA quei 6,2 miliardi che, secondo gli analisti, dovrebbero portare la liquidità netta del Gruppo a 8-9 miliardi entro la fine dell'anno. Una struttura finanziaria più solida che permetterebbe finalmente di avviare lo sviluppo dei nuovi modelli anticipati dal piano industriale 2018-2022 presentato lo scorso giugno da Sergio Marchionne

Il piano prodotti 2018-2022 di Alfa Romeo
Il piano prodotti 2018-2022 di Alfa Romeo

«Lo spin-off consentirà a FCA di ulteriormente focalizzarsi sul proprio portafoglio core e allo stesso tempo di migliorare la propria struttura di capitale. La separazione di FCA e Magneti Marelli è un ingrediente chiave del Business Plan 2018-2022 che verrà pubblicato in giugno», aveva anticipato Marchionne lo scorso aprile annunciando la volontà di cedere l'azienda milanese.

Insomma, Marchionne voleva arrivare ad azzerare il debito nel giugno 2018 e poi vendendo Marelli trovare la liquidità che sarebbe servita per lo sviluppo dei nuovi modelli, molti dei quali sotto la guida del suo successore Mike Manley dovrebbero essere prodotti in Italia.

Il piano prodotti Maserati 2018-2022
Il piano prodotti Maserati 2018-2022

Come il nuovo SUV Maserati di segmento D su base Alfa Romeo Stelvio e i nuovi Levante, Ghibli, Quattroporte ed Alfieri per rimanere in casa del Tridente, ma anche e soprattutto il nuovo SUV di segmento C Alfa Romeo e i restyling di Giulia e Stelvio nonché un SUV elettrico di segmento E. 

Inoltre i soldi ricavati dalla cessione della Marelli serviranno per dotare di motori ibridi ed elettrici la produzione attuale (si parte dalla Jeep Renegade realizzata a Melfi) un impegno non da poco considerando i tempi ristretti per via delle nuove norme europee sulle emissioni che incombono. Non è quindi detto che il passaggio in mani giapponesi di Magneti Marelli sia un passo indietro per l'industria italiana. 

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