Nuova BYD Dolphin Surf: scende in capo e le ha tutte contro. Top e Flop

Nuova BYD Dolphin Surf: scende in capo e le ha tutte contro. Top e Flop
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La nuova citycar elettrica è pronta a creare scompiglio all’interno del proprio segmento. Come se la caverà contro a Hyundai Inster e Leapmotor T03?
26 maggio 2025

Il 2025 si configura come un anno spartiacque nel mercato delle city car elettriche, un segmento che fino a pochi anni fa era considerato di nicchia e in regressione ma che oggi rappresenta una delle principali frontiere della mobilità urbana sostenibile. Spinta da normative sempre più stringenti sulle emissioni, da incentivi statali e da una crescente consapevolezza ambientale, l’auto elettrica compatta diventa il mezzo privilegiato per gli spostamenti quotidiani nei contesti urbani e suburbani.

BYD Dolphin Surf

Il marchio cinese BYD continua la sua espansione nel mercato europeo con la nuova Dolphin Surf, appena presentata: una city car che rappresenta molto più di una semplice alternativa asiatica dai costi contenuti. Questo modello è il risultato di una strategia precisa e aggressiva che punta a coniugare tecnologia avanzata, design moderno e prezzi competitivi, offrendo al cliente europeo un prodotto ben costruito e ricco di contenuti.

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Design Esterno

La BYD Dolphin Surf si presenta con un’estetica curata nei dettagli, decisamente lontana dall’immagine tradizionale delle city car economiche. Le proporzioni sono armoniose, con una lunghezza che arriva a poco meno di 4 metri che la posiziona a metà tra una compatta e una piccola berlina. Il frontale, dominato da sottili gruppi ottici full LED e da una mascherina chiusa, evidenzia la natura elettrica del veicolo, mentre le fiancate scolpite e il posteriore dinamico trasmettono un’impressione di solidità e modernità.

Gli inserti a contrasto, il tetto in tinta diversa e i cerchi in lega dal design aerodinamico contribuiscono a un aspetto giovanile e distintivo, pensato per attrarre un pubblico giovane e attento allo stile.

Il design posteriore della BYD Dolphin Surf
Il design posteriore della BYD Dolphin Surf

Interni

All’interno, la Dolphin Surf sorprende per spazio, tecnologia e cura nei materiali. La plancia è dominata da un display touch centrale rotante da 10,1 pollici, che gestisce tutte le funzioni dell’infotainment, dalla navigazione alla climatizzazione. Il sistema è compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, dispone di aggiornamenti OTA e riconoscimento vocale evoluto.

Il cruscotto digitale, i sedili in eco-pelle e l’illuminazione ambientale configurabile creano un ambiente accogliente e moderno.

La qualità percepita è superiore a quella di molte rivali europee nella stessa fascia di prezzo. Inoltre, lo spazio per i passeggeri posteriori è abbondante, grazie al passo generoso, e il bagagliaio da circa 308 litri si attesta come uno tra i più capienti del segmento.

Gli interni di BYD Dolphin Surf
Gli interni di BYD Dolphin Surf

Motorizzazioni e Prezzo

Cosa muove la Dolphin Surf? Ci sono diversi tagli di batteria e di potenza. Si parte dalla versione base che combina la batteria da 30kWh con un motore da 65kW per un’autonomia combinata di 220km, mentre la Boost, con la batteria da 43,2 kWh, mantiene lo stesso motore ma ha un’autonomia maggiore, che arriva a 322 km.
La versione top, infine, abbina la batteria più grande a un motore da 115 kW e 220Nm, con un'autonomia di 310km.

Il prezzo della BYD Dolphin Surf parte da 18.990 euro, una cifra molto competitiva considerando il livello di dotazione tecnologica e l’autonomia offerta. Con gli incentivi statali, il prezzo può scendere sensibilmente, rendendola una delle proposte più interessanti nel panorama elettrico entry-level.

 

Top e Flop

Pro

  • Design; Bagagliaio

Contro

  • Prezzo ancora non comunicato
Hyundai Inster
Hyundai Inster

Hyundai Inster

La Hyundai Inster è una delle novità più attese del 2025. Si tratta di una city car elettrica compatta con ambizioni da crossover, progettata per offrire un mix vincente tra tecnologia, versatilità e prezzo competitivo. Basata sulla stessa piattaforma della Hyundai Casper, ma ripensata in chiave completamente elettrica, la Inster promette di posizionarsi come riferimento tra le EV urbane intelligenti.

Design Esterno

La Inster si distingue per un design audace, con linee muscolose e proporzioni da mini SUV. Il frontale è caratterizzato da un’illuminazione a pixel LED, un chiaro riferimento alla linea stilistica dei modelli Ioniq.

La lunghezza si attesta attorno ai 3,8 metri, ma grazie a una carrozzeria alta e squadrata, lo spazio interno risulta molto generoso per la categoria.

La vettura è pensata per un pubblico giovane, con possibilità di personalizzazione, inserti colorati e un look complessivamente moderno e dinamico.

Interni

L’abitacolo è un esempio di razionalità ed efficienza. La Hyundai Inster offre un quadro strumenti digitale, un ampio schermo centrale per l’infotainment, di circa 10 pollici, comandi fisici ben integrati e materiali sostenibili.

Gli interni sono flessibili, con sedili posteriori scorrevoli e un ampio numero di vani portaoggetti. Il bagagliaio si attesta a 280 litri, espandibili grazie alla modularità degli interni. Abbattendo, poi, completamente il sedile anteriore dedicato al passeggero e uno dei due sedili posteriori, è possibile caricare anche oggetti parecchio voluminosi e andare a comprare mobili all’Ikea diventa un gioco da ragazzi.

Motorizzazioni e Prezzi

La Inster è prevista con due opzioni: una con motore elettrico da 71 kW (97 CV) e batteria da 42 kWh, e una seconda versione più potente con motore da 84 kW (115 CV) e batteria da 49 kWh. L’autonomia dichiarata varia tra 330 e 370 km WLTP, a seconda della versione. La ricarica rapida fino a 70 kW consente un recupero dell’80% della carica in circa 30 minuti.

Hyundai ha fissato un prezzo di partenza per la Inster attorno ai 25.000 euro, con le versioni più accessoriate che si avvicinano ai 29.000 euro. Un posizionamento molto interessante, considerando il livello tecnologico e la qualità costruttiva offerta.

Top e Flop

Pro

  • Scelta motorizzazione e autonomia

Contro

  • Qualità interni migliorabili
Leapmotor T03
Leapmotor T03

Leapmotor T03

La Leapmotor T03 rappresenta una delle proposte più aggressive del panorama elettrico. Questo modello cinese, importato in Europa anche grazie alla joint venture con Stellantis, punta su un mix di prezzo ultra-competitivo, dotazioni complete e autonomia utile per un utilizzo urbano.

Design Esterno

Compatta e simpatica, la T03 misura circa 3,6 metri di lunghezza. Le forme sono morbide e razionali, con linee semplici che facilitano la percezione degli ingombri.

Il frontale adotta una mascherina chiusa e fari rotondi a LED, mentre al posteriore spiccano gruppi ottici verticali. Le colorazioni disponibili sono fresche e accattivanti, pensate per un pubblico giovane.

Interni

A bordo, la Leapmotor T03 sorprende per l’elevato livello di dotazione tecnologica: quadro strumenti digitale da 8 pollici e infotainment touchscreen da 10 pollici con Android Auto e Apple CarPlay.

I materiali sono rigidi ma ben assemblati. I sedili offrono una buona seduta, lo spazio interno è adatto a quattro adulti e il bagagliaio da circa 210 litri risulta sufficiente per un uso prettamente urbano. La chicca? Il tetto panoramico da 42 pollici incluso nell’equipaggiamento di serie.

Motorizzazioni e Prezzi

La T03 è equipaggiata con un motore da 37.3 kWh (95 CV), abbinato a una batteria da 37,3 kWh. L’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP è di circa 260 km, con ricarica rapida fino a 45 kW (80% in circa 36 minuti). Ottime le prestazioni per la categoria, con uno 0-100 km/h in meno di 12 secondi.

Il vero asso nella manica della T03 è il prezzo: 18.900 euro in Italia per la versione base, con una dotazione completa di climatizzatore automatico, cruise control, sensori e retrocamera.

Top e Flop

Pro

  • Dotazione tecnologica; Prezzo

Contro

  • Bagagliaio
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