Parcheggia la Ferrari da 300.000 euro sul balcone di casa: "Volevo una teca di vetro illuminata". Poi arriva la polizia

Parcheggia la Ferrari da 300.000 euro sul balcone di casa: "Volevo una teca di vetro illuminata". Poi arriva la polizia
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Un imprenditore austriaco ha trasformato la sua terrazza in un garage per supercar, sorseggiando caffè accanto alla sua 296 GTB. Ma le autorità non hanno gradito il tocco di "atmosfera italiana" nel quartiere di Vienna.
10 dicembre 2025

Quando il garage condominiale ti dice no e tu rispondi con una gru, un carro attrezzi e 830 cavalli di Ferrari ibrida sollevati fino al primo piano. Amar Dezic, imprenditore viennese con una passione sconfinata per le supercar e un evidente talento per le soluzioni creative, ha deciso che il problema del parcheggio invernale per la sua 296 GTB da 300.000 euro meritava un approccio più scenografico.

Ferrari 296 GTB
Ferrari 296 GTB sollevata
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Quando Dubai incontra Vienna-Floridsdorf

La scintilla dell'idea è arrivata guardando i super ricchi di Dubai, quelli che parcheggiano Lamborghini e Bugatti direttamente in salotto grazie ad ascensori privati progettati per il lusso a quattro ruote. Dezic, che gestisce un negozio di ricambi e un'officina di tuning nella capitale austriaca e possiede una collezione che spazia da BMW a Porsche, si è trovato di fronte a un ostacolo banalmente europeo: l'amministrazione condominiale gli ha negato un secondo posto auto.

La reazione? Chiedere il permesso di usare il balcone come rimessa invernale. E quando anche quella richiesta è caduta nel vuoto, procedere comunque con il piano, armato di determinazione e di un carro attrezzi decisamente paziente. I 1.400 chili della Ferrari sono così volati fino alla terrazza dell'appartamento nel distretto di Floridsdorf, in una manovra che è costata "diverse migliaia di euro" e che è finita dritta su TikTok, dove i video dell'impresa sono diventati immediatamente virali.

Caffè, Ferrari e sogni infranti

In uno dei filmati pubblicati dall'account "sternwerk7" si vede Dezic in tutta la sua gloria: seduto sul balcone, tazzina in mano, la 296 a fargli compagnia come un improbabile animale domestico da 830 cavalli. Il suo commento alle telecamere trasuda una serenità quasi filosofica: voleva semplicemente portare "un po' di atmosfera italiana" nel quartiere.

Ma il progetto originale era ancora più ambizioso. Dezic sognava di costruire una teca di vetro illuminata attorno alla Ferrari, trasformando il balcone in una vera e propria vetrina per opera d'arte motorizzata. Un museo personale a cielo aperto, visibile da tutto il vicinato. "A Dubai non sarebbe stato un problema", ha commentato con una punta di amarezza che tradisce una certa familiarità con le libertà concesse ai petrolieri del Golfo

La polizia austriaca non gradisce l'arte contemporanea

Come prevedibile, le autorità viennesi hanno avuto un'interpretazione leggermente diversa della situazione. Altro che atmosfera italiana: per l'amministrazione condominiale e la polizia quella Ferrari rappresentava un problema di sicurezza strutturale bello e buono. Il 5 dicembre, con tempismo quasi natalizio, un carro attrezzi ha riportato la supercar con i piedi per terra, ponendo fine all'esperimento residenziale più costoso e fotogenico della stagione.

Dezic parla di costi a quattro zeri tra sollevamento e rimozione, un prezzo salato per quello che alla fine è stato un soggiorno sul balcone di pochi giorni. Ma qualcosa ci dice che per un uomo capace di guardare una terrazza e vedere un garage, questa non sarà l'ultima trovata. Vienna è avvisata.

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