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La nuova Ferrari F80 non è solo un'auto, è un manifesto di quello che Maranello definisce “racing spirit” su ruote stradali. Se la 499P ha domato Le Mans tre volte, la F80 è nata per tradurre quella stessa filosofia in un bolide omologato per l'asfalto cittadino e per i saliscendi dei passi alpini. Il suo design ti parla della pista, e dietro ogni curva, taglio e presa d’aria c’è una funzione precisa, non un vezzo estetico. Il frontale? Sembra un cofano da motore 12 cilindri, ma in realtà è un’ala attiva che spinge aria a raffreddare radiatori orizzontali — e genera 1.050 kg di downforce a soli 250 km/h, numeri da racing pura. Dietro, il famoso “triplano” spinge a caricare l’avantreno con altri 450 kg. La scocca in carbonio non è un abbellimento: è strategia “dove serve” per spostare il baricentro, ottimizzare i flussi e tenere bassi i consumi.
Interni: razionali, da corsa… ma usabili
Dentro senti subito la pista: seduta rialzata, posizione di guida studiata al millimetro, piantone, paddles e comandi orientati al pilota. Ma occhio: la F80 non è una sella da moto. C’è posto anche per chi supera 1,90 m, lo spazio è studiato, la strumentazione è digitale ma intuitiva, e i pulsanti fisici sul volante rendono ogni comando immediato, anche con i guanti.
Telaio e sospensioni: tecnologia da F1
Telaio monoscocca in carbonio da 1.525 kg, sospensioni push-rod a controllo attivo 48 V, fork e bilancieri Multimatic: un mix prelevato dai prototipi LMP e adattato per l'uso stradale. Le sospensioni gestiscono carico, assetto, pitch e roll in tempo reale, mantenendo l’auto perfettamente incollata, da 100 km/h in su — quel che serve quando si passa da un tornante a un rettilineo in un batter d’occhio.
Powertrain da brivido
Motore 6 cilindri V6 a 120°, derivato direttamente dalla 499P: 300 CV/litro, oil‑sump secco, materiali da Formula. A supporto, 3 motori elettrici (due anteriori per la trazione + uno posteriore centralizzato) portano la potenza totale a 1.200 CV. Il risultato? Accelerazioni da leggenda (0‑100 e 0‑200 “pazzesche”), grip che attacca l’asfalto come se fosse colla, e cambio ultrarapido perfetto per non perdere un millisecondo.
Comportamento su strada: pura essenza racing
C’è un trucco qui: il carico aerodinamico c’è già a 100 km/h, non serve una razzo per farlo partire. E quella sensazione di “colla sotto le ruote” la si avverte a ogni curva. Il torque vectoring dento alla meccanica aiuta, ma sono le sospensioni attive e il telaio a fare il miracolo. Frenata? Dischi carboceramici CCMR Plus da 408 mm, con performance pazzesche: decelerazioni da Formula 1, buttano la F80 in stallo perfetto in frenata, senza sbavature.
Uso quotidiano? Sì, ma…
Contrariamente alle più estremiste hypercar da pista, la F80 è utilizzabile anche su strada. Garage, gita, al nido, e poi… vai in pista con gli stessi settaggi. E quel minimo spazio dietro ai sedili per la valigetta dimostra che l’usabilità, per un'auto da oltre 3,6 milioni di euro, non è stata ignorata. Se pensate che la pista sia roba da weekend, ripensateci. La Ferrari F80 porta ogni momento su strada a un livello da prototipo LMP. È la riedizione moderna e stradale della 499P: forme, tecnologie e cuore da gara calibrati per la strada.
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