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C'è chi pensa che la Porsche 911 GT3 sia già il punto di arrivo, il culmine di decenni di evoluzione motoristica tedesca applicata all'arte del guidare veloce. E poi c'è Manthey Racing, che guarda quella perfezione e dice: "Possiamo fare di meglio". Il risultato? Un tempo di 6:52.981 al Nürburgring Nordschleife, oltre tre secondi più rapido della GT3 di serie e perfettamente allineato con quello della Ford Mustang GTD, l'americana che ha fatto tremare i polsi agli appassionati di tutto il mondo.
Il segreto di questa trasformazione sta in un approccio chirurgico all'aerodinamica. Lo splitter anteriore è stato esteso di 12 millimetri, nuovi canard sono stati aggiunti al paraurti e il sottoscocca è stato completamente sigillato, dotato di deflettori allungati e pinne al diffusore posteriore. L'alettone posteriore cresce nelle dimensioni e sfoggia nuove end-plates in fibra di carbonio, mentre i celebri aerodisc Manthey, anch'essi in carbonio, riducono la turbolenza generata dalle ruote posteriori.
Il risultato è impressionante: 355 kg di deportanza a 285 km/h nella configurazione stradale, che salgono a ben 540 kg quando si attiva la "circuit mode", una modalità riservata esclusivamente all'uso in pista. Più carico aerodinamico significa maggiore velocità in curva, e al 'Ring questo si traduce in secondi preziosi strappati al cronometro.
Per gestire queste forze supplementari, Manthey ha sviluppato ammortizzatori coilover a quattro vie con regolazione di compressione ed estensione senza bisogno di attrezzi, accompagnati da molle con tarature specifiche. I cerchi forgiati opzionali permettono di risparmiare 6 kg di massa non sospesa, affinando ulteriormente la reattività delle sospensioni. L'impianto frenante riceve tubi in treccia d'acciaio e, su richiesta, pastiglie racing per una risposta più immediata e una resistenza superiore alle sollecitazioni prolungate.
La buona notizia per i puristi? Il flat-six aspirato da oltre 500 CV che spinge fino a 9.000 giri rimane assolutamente di serie. Del resto, perché toccare qualcosa che rasenta già la perfezione meccanica? Che si scelga il cambio manuale o il PDK, il propulsore della GT3 continua a rappresentare uno degli ultimi baluardi dell'automobilismo emozionale in un'epoca sempre più elettrificata.
Il kit sarà acquistabile presso i Porsche Centre ufficiali a partire da marzo del prossimo anno e, dettaglio tutt'altro che trascurabile, trattandosi di un pacchetto approvato dalla casa, la garanzia di fabbrica rimane completamente intatta. Una soluzione che permette di trasformare la propria GT3 in una vera e propria arma da pista senza rinunciare alla tranquillità di un'assistenza ufficiale.
Per chi desiderasse un tocco di personalità in più, Manthey offre anche sottoporta in carbonio illuminati, proiettori con logo sulle portiere e aerodisc disponibili in diverse colorazioni. Ma al di là dell'estetica, quello che conta davvero è ciò che succede quando si abbassa la visiera e si affronta la prima curva: stabilità granitica, frenate più incisive e un bilanciamento più neutro che, secondo i test condotti dalla stampa specializzata, possono valere oltre un secondo anche su circuiti decisamente più corti del Nordschleife.
La 911 GT3 era già straordinaria ma con il kit Manthey, diventa semplicemente inarrestabile.
Porsche
Corso Stati Uniti, 35
padova
(PD) - Italia
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