Smart resuscita la Forfour: la #4 torna per sfidare Renault Twingo

di Alessandra Marchetti

Il brand tedesco-cinese annuncia il successore della quattro posti dopo quattro anni di silenzio tombale

di Alessandra Marchetti

24 settembre 2025

Dopo quattro lunghi anni di assenza, Smart ha deciso di riportare in vita la Forfour, anche se stavolta si chiamerà #4 seguendo la nuova nomenclatura del brand. L'annuncio è arrivato direttamente da Dirk Adelmann, CEO europeo di Smart, durante il Salone di Monaco, e rappresenta l'ultimo tassello di una strategia di rilancio che sta rivoluzionando completamente la gamma del marchio tedesco-cinese.

La nuova quattro posti si unirà alla #2 (successore della mitica Fortwo) nel segmento delle city car elettriche premium, un mercato che sta vivendo una seconda giovinezza grazie al successo della Renault 5. Smart ha capito che non può più permettersi di restare a guardare mentre i competitors si spartiscono una torta sempre più appetitosa. La #4 condividerà la piattaforma con la #2, una scelta dettata dalle "economie di scala" che permetteranno di ammortizzare gli enormi costi di sviluppo.

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Il puzzle della nomenclatura Smart: quando i numeri confondono più che aiutare

La strategia dei nomi di Smart sta diventando un vero e proprio rebus per i consumatori: la #2, che sarà l'auto più piccola della gamma, ha un numero più alto della #1 crossover. Adelmann ha dovuto spiegare questa scelta apparentemente illogica: "La nostra nomenclatura è un po' strana. I numeri pari li abbiamo riservati ai non-SUV". Una giustificazione che suona più come una toppa a una decisione discutibile che come una strategia di marketing lungimirante.

Il CEO ha anche ammesso candidamente che Smart è arrivata "in ritardo" nel riportare sul mercato l'erede della Fortwo: "Ci sono voluti tre anni in più del previsto, ma meglio tardi che mai". Un'onestà rinfrescante in un settore dove spesso si vendono promesse più che prodotti concreti. Con 2,2 milioni di ex proprietari di Fortwo e Forfour in Europa che aspettano una "reinterpretazione" della due posti, e una rete di concessionari che "implora" il ritorno del modello iconico, Smart ha finalmente capito che alcune eredità sono troppo preziose per essere abbandonate al caso.