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Difficile negarlo: fino a ieri quasi nessuno conosceva Xpeng, oggi invece la startup cinese delle auto elettriche è pronta a colonizzare l’Europa come se fosse casa sua. Dopo una crescita del 137% delle vendite fuori dalla Cina, il marchio ha annunciato in blocco l’arrivo in cinque nuovi Paesi, Svizzera, Austria, Ungheria, Slovenia e Croazia, con un piano che unisce partnership locali e rete proprietaria.
La strategia è chiara: giocare d’anticipo sui rivali più quotati, BYD e Xiaomi, puntando anche sulla produzione europea. Non a caso, lo stabilimento Magna di Graz già sforna i SUV G6 e G9 destinati ai clienti del continente, una mossa che serve a ridurre costi logistici e a blindarsi contro eventuali dazi. Non male per un marchio che, fino a poco tempo fa, veniva confuso con una sigla tech.
Xpeng non ha scelto scorciatoie: in Svizzera sfrutterà i canali del colosso Hedin Mobility, in Austria copierà il modello già sperimentato in Germania con 35 concessionarie, mentre nei Paesi dell’Est si affiderà al network AutoWallis/Salvador Caetano, con pop-up store e punti vendita a Budapest, Lubiana e Zagabria.
L’obiettivo? Arrivare entro fine 2026 ad almeno 20 showroom in Svizzera e 20 in Austria, portando la nuova P7+ accanto ai SUV G6 e G9. Nel frattempo, BYD continua a rafforzarsi in Europa occidentale e conta già 40 concessionarie in Francia, mentre Xiaomi per ora si limita a un centro di sviluppo a Monaco.
Il vero asso nella manica di Xpeng sta nei modelli di punta. Il G9, grande SUV elettrico, sfoggia un’architettura a 800 V con ricarica ultrarapida oltre i 300 kW, autonomia da tourer e interni curati con pelle Nappa e impianto Dynaudio. Nei test ha consumato appena 17,3 kWh/100 km su strada e si ricarica dal 20 all’80% in meno di 20 minuti: non proprio il cliché del “SUV cinese energivoro”.
La sorella minore G6 segue lo stesso approccio, mentre la P7+ arriverà per puntare alle berline premium. Certo, qualche difetto c’è, dai sistemi ADAS un po’ invadenti alle traduzioni delle interfacce ancora da rifinire, ma il messaggio è chiaro: i marchi cinesi non vogliono più essere outsider. E tra BYD, Xiaomi e ora Xpeng, l’Europa sembra diventata la nuova frontiera della sfida elettrica.
XPeng
(--) - Cina