BMW xDrive. Dalla Serie 1 alla i8

BMW xDrive. Dalla Serie 1 alla i8
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Abbiamo affrontato 700 km al volante dei modelli più significativi e recenti della gamma xDrive. Dall'eretica Serie 2 Active Tourer alla supercar ibrida i8, siamo riusciti a portare a galla le potenzialità della trazione integrale tedesca
  • Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
11 febbraio 2015

Per viaggiare in sicurezza d'inverno ci sono le gomme invernali. Per tutto il resto - ovvero per guidare liberi da pensieri e angosce, con una buona dose di divertimento - è stata inventata la trazione integrale BMW xDrive. È così che potremmo riassumere il senso del BMW xDrive Challange 2015. Una vera sfida, in condizioni climatiche estreme, per toccare con mano di che cosa è capace il famigerato sistema a quattro ruote motrici messo a punto negli anni dagli uomini di Monaco di Baviera.

BMW: 30 anni di trazione integrale. Com'è cambiata ieri e oggi

Per trovare le strade e soprattutto il clima giusto siamo andati nel cuore della Svizzera, dove abbiamo affrontato più 700 km, attraversando un passo alpino dopo l'altro al volante dei modelli più significativi e recenti della gamma xDrive. Le nostre compagne di viaggio sono state le eccentriche coupé X4, X6 Serie 4 Gran Coupé, passando per le più classiche Serie 1 e Serie 3, fino ad arrivare all'eretica (è stata la prima BMW a trazione anteriore!) Serie 2 Active Tourer e alla supercar ibrida i8. In molti penseranno che l'integrale per BMW, regina delle trazioni posteriori, sia una novità piuttosto recente. In realtà la Casa di Monaco di Baviera ha iniziato ad investire sulle quattro ruote motrici già nel lontano 1985, quando presentò la BMW 325ix , una tre volumi con trazione permanente su tutte e quattro le ruote (rapporto permanente 37 : 63).  Oggi, a 25 anni di distanza, il marchio che ha fatto della trazione posteriore la sua bandiera, è arrivato ad offrire più di 100 modelli in versione xDrive.

xDrive: molto più di una trazione integrale

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire in cosa consista veramente il concetto “xDrive”, soprattutto perché in questo caso non possiamo parlare semplicemente di trazione integrale tradizionale ma di qualcosa di molto più complesso e sofisticato. La tecnolgoia BMW xDrive sviluppata sui modelli che nascono a trazione posteriore - quindi l'assoluta maggior parte della famiglia dell'Elica, dalla Serie 1 alla Serie 7 - è in grado di distribuire la forza motrice in maniera permamente tra l'asse anteriore e quello posteriore in base alle condizioni di guida.

 

Un frizione multidisco controllata elettronicamente è in grado di traferire in una frazione di secondo (fino a 100 millisecondi!) parte della motricità davanti o dietro. Anche le integrali dell'Elica però non si dimenticano di essere delle vere e BMW e quindi delle auto che mettono al centro il piacere di guida. In condizioni normali quindi le xDrive derivate da modelli che nascono a trazione anteriore (quindi tutti tranne Serie 2 Active Tourer e i8) trasferiscono il 60% della coppia al posteriore, lasciando alle ruote anteriori soltanto il restante 40%.

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Il percorso ci ha permesso di conoscere a fondo le capacità della trazione xDrive perché alternava improvissamente asfalto asciutto o bagnato a tratti completamente innevati e ghiacciati

 

In caso di scarsa aderenza però la frizione si chiude sotto la spinta della massima pressione e la trazione passa in misura maggiore alle ruote anteriori, mentre quando si apre completamente la motricità viene inviata totalmente all'asse posteriore, a seconda delle esigenze contingenti. Naturalmente il sistema "parla" anche con il differenziale che può decidere di inviare più o meno forza motrice alle ruota destra o sinistra.  Gli ingegneri tedeschi hanno quindi pensato di integrare in maniera attiva il Controllo Elettronico della stabilità (DSC) con il sistema xDrive in modo da consentire una distribuzione ancora più accurata della potenza tra gli assi. Oltre a quelli provenienti dalla rotazione delle ruote, i dati raccolti dal DSC attraverso l'angolo di sterzo, e il grado di pressione sul pedale dell'acceleratore, aiutano il sistema a tracciare un'accurata analisi delle condizioni di guida istante per istante.

 

Si parla quindi di trazione integrale intelligente perché il sistema è in grado di identificare per tempo eventuali fenomeni di sottosterzo o sovrasterzo e di correggerli di conseguenza, inviando più o meno coppia motrice ai singoli assi e alle singole ruote. Se l'auto per esempio corre il rischio di finire fuori strada a causa delle ruote anteriori immediatamente viene inviata maggiore motricità al posteriore e viceversa. Questo significa che il sistema xDrive non è pensanto soltanto per guidare su neve o superfici insidiose (acqua, fango, ecc.,), ma anche per migliorare la dinamica di guida in curva e di fatto per rendere più coinvolgente l'esperienza al volante.

I modelli xDrive riuscivano ad addattarsi repentinamente al cambio di superificie, senza mai scomporsi, anche nelle situazioni più difficili

xDrive: le nostre impressioni di guida

Abbiamo messo a dura prova la trazione integrale xDrive sui più recenti modelli della gamma BMW, equipaggiati naturalmente con pneumatici invernali. Dalla piccola e agilissima 120d manuale siamo passati alla poderosa 435i Gran Coupé, con il suo sei cilindri TwinPower Turbo a benzina da più di 300 CV, fino alle più ingombranti - e per questo impegnative, almeno su neve - X4 35d e X6 30d spinte dal celebre sei cilindri sovralimentato a gasolio tedesco. Indipendentemente dal modello però l'impressione è rimasta sempre la stessa. La trazione integrale xDrive è riuscita a garantirci sempre una sicurezza eccezionale, regalandoci una confidenza durante la guida davvero introvabile su qualsiasi modello con due sole ruote motrici. Il percorso era veramente insidioso perché le strade svizzere, rigorosamente pulite e sghiacciate con il sale, ogni tanto presentavano delle vere e proprie trappole per gli automobilisti. Il forte vento infatti, in alcuni punti, portava la neve caduta a bordo strada a depositarsi a chiazze su brevi tratti del percorso. Poteva capitare quindi di affrontare una curva cieca su bagnato e di ritrovarsi improvvisamente con quattro, due o anche una sola ruota su una lastra di neve o ghiaccio. Una vera insidia che poteva mettere seriamente a rischio la dinamica di un veicolo!

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Grazie alla trazione intelligente xDrive anche un bestione come l'X6 diventa facile, immediato e divertente, nonostante le condizioni difficili

 

I modelli xDrive invece riuscivano ad addattarsi repentinamente al cambio di superificie, senza mai scomporsi, anche nelle situazioni più difficili. Intendiamoci: non è che i medesimi modelli a trazione posteriore sDrive non sarebbero riusciti ad affrontare il nostro stesso percorso (a patto che fossero gommati da neve e guidati con grande prudenza). Qui il discorso è di qualità e sicurezza di guida, più che di capacità in termini assoluti. Con i modelli xDrive infatti siamo riusciti a guidare in maniera tranquilla, quasi disinvolta, in condizioni che avrebbero potuto mandare in crisi senza troppe difficoltà anche una tranquilla utilitaria con pochi cavalli e trazione anteriore. In pratica dove con un'auto a due ruote motrici è necessaria la massima concentrazione e prudenza per non correre rischi, con l'xDrive, anche in presenza di valori di potenza decisamente importanti, si può continuare a viaggiare tranquilli, perché il sistema continua ad infondere sicurezza e grande controllo della situazione anche su superfici intrinsicamente insidiose. Discorso analogo sulla neve, dove è praticamente impossibile mettere in crisi la trazione, tanto che si può continuare a guidare serenamente, quasi ci fosse semplice asfalto sotto alle ruote.

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La Serie 2 Active Tourer con trazione xDrive si riscatta rispetto alla versione anteriore e diventa un po' più coinvolgente

 

L'altro aspetto che ci è piaciuto è che la trazione xDrive non mortifica il coinvolgimento di guida, aspetto fondamentale quando ci si trova al volante di un'auto come una BMW. In condizioni normali e tranquille infatti, per esempio su asciutto, i modelli xDrive lasciano ampio margine di dvertimento, specialmente selezionando le modalità di guida più disinvolte (Sport, Sport+), con l'asse posteriore che rimane protagonista, lasciando danzare tra le curve il retrotreno sotto l'occhio vigile dei controlli elettronici di sicurezza. La campionessa di agilità e divertimento a nostro avviso è risultata la piccola Serie 1 manuale, ma la cosa sorprendente è che anche “bestioni” come X4 ed X6 con trazione xDrive sono riusciti a rimanere perfettamente a proprio agio in ogni condizione e perfino a regalarci un pizzico di divertimento.

BMW i8: trazione integrale "ibrida"

Tra le protagoniste del test non mancava nemmeno una splendida supercar come la i8. Non è dotata di una vera e propria trazione integrale xDrive ma il suo sofisticato powertrain ibrido riesce a garantire temporaneamente trazione su tutte e quattro le ruote. La monoscocca in fibra di carbonio che accoglie i passeggeri, abbinata ad un telaio in alluminio, nasconde infatti grandi sorprese dal punto di vista tecnico. Il motore termico si affida ad un bizzarro – almeno quando parlimao di supercar - tre cilindri da 1.5 litri sovralimentato con tecnologia TwinPower Turbo montato in posizione posteriore trasversale ed in grado di produrre 231 CV. Genera forza motrice sulle ruote posteriori ma non è l'unico a spingere la futuristica supercar bavarese.

I due motori della i8 garantiscono una motricità impressionante in accelerazione e uscita di curva oltre ad uno spunto inimmaginabile

 

L'asse anteriore infatti riceve linfa vitale da un motore elettrico da 131 CV collegato ad una batteria agli ioni di litio da 7,1 kWh, che può essere ricaricata attraverso la presa di corrente (sono 37 i km garantiti in elettrico) ma anche dal tre cilindri a benzina stesso (in modalità Sport). Insieme, i due cuori pulsanti regalano alla i8 una potenza complessiva di 362 CV e uno scatto da 0 100/km in 4,4 secondi. Quando collaborano attivamente, in modalità Sport, i due motori – termico ed elettrico – generano quindi motricità su entrambi gli assi, fornendo di fatto una trazione integrale temporanea. Su neve e ghiaccio la potenza in gioco, ma anche l'assetto piuttosto granitico della sportiva tedesca, non hanno reso la supercar tedesca di certo facile e immediata come i tradizionali modelli xDrive.

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La i8 è una supercar ibrida che garantisce un'esperienza di guida davvero unica, grazie alla presenza del motore elettrico abbinato al tre cilindri a benzina TwinPower Turbo

 

La presenza di una sorta di trazione integrale però ha permesso alla i8 di arrampicarsi in montagna con una certa disinvoltura e di raggiungere località sperdute in mezzo alle nevi solitamente proibitive per supercar convenzionali. Le potenzialità di un sistema simile però le abbiamo apprezzate molto di più su asfalto, dove i due motori collegati ad entrambi gli assi garantiscono una motricità impressionante in accelerazione e uscita di curva oltre ad uno spunto inimmaginabile a basse velocità grazie alla coppia immediata e straripante regalata dal motore elettrico.

BMW Serie 2 Active Tourer: l'eretica si riscatta con l'xDrive

Abbiamo chiuso il test sulle nevi alpine con la nuovissima BMW Serie 2 Active Tourer nell'inedita versione xDrive. Si tratta della prima applicazione della trazione integrale xDrive su un modello che nasce a trazione anteriore con motore trasversale. Si tratta quindi di un sistema leggermente diverso da quello previsto per la maggioranza assoluta dei modelli BMW e che infatti, in condizioni normali (asciutto, massima aderenza), trasferisce il 100% della coppia motrice solo all'asse anteriore. Su superfici difficili o in condizioni meteo avverse però interviene anche in questo caso una frizione multi-disco a comando elettronico in grado di trasmettere in una frazione di secondo parte della motricità al posteriore per garantire un comportamento sicuro e sincero in ogni condizione. Anche qui in ogni caso il controllo di stabilità DSC collabora attivamente con la trazione integrale xDrive per limitare i fenomeni di sovra e sottosterzo e contribuire al piacere di guida. 

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Grazie alla presenza dell'xDrive anche motorizzazioni piuttosto impegnative diventano facilmente gestibili in condizioni critiche

Impressioni di guida Serie 2 Active Tourer

In condizioni normali anche la Active Tourer xDrive quindi si comporta esattamente come una vettura a trazione anteriore. Il motore 2.0 turbo diesel da 190 CV abbinato allo Steptronic ad otto rapporti coinvince sotto ogni punto di vista: ha grinta da vendere, non è troppo ruvido per essere un quattro cilindri e i 400 Nm si sentono tutti, regalando uno spunto decisamente interessante. Se la normale Serie 2 Active Tourer a trazione anteriore non può per sua stessa natura regalare lo stesso coinvolgimento di guida di un modello a trazione posteriore, la versione xDrive riesce a riscattarsi, almeno in parte. Il modello dotato di trazione integrale infatti, specialmente in condizioni difficili - su neve per esempio o quando si forza il ritmo - diventa più coinvolgente e meno sottosterzante grazie al retrotreno che diviene gradualmente protagonista. Scegliere la Serie 2 Active Tourer in versione xDrive quindi può diventare la scelta perfetta per chi non cerca soltanto sicurezza e motricità in condizioni difficili, ma anche un pizzico di divertimento in più alla guida rispetto ad una classica trazione anteriore. 

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