Renault Koleos

Renault Koleos
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Matteo Valenti
  • di Matteo Valenti
Rinnovato con un restyling nel corso del 2011, il Renault Koleos fa parte di quei modelli nati grazie alla collaborazione tra la Casa della Losanga e Nissan e viene proposto a partire da 28.760 euro
  • Matteo Valenti
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6 settembre 2012

Rinnovato con un restyling nel corso del 2011, il Renault Koleos fa parte di quei modelli nati grazie alla collaborazione tra la Casa della Losanga e Nissan, due importanti realtà che a partire dal 1999 hanno unito le loro strade stringendo una partnership commerciale e fondendosi in un unico grande Gruppo automobilistico. Obiettivo condividere know-how, tecnologie, piattaforme meccaniche e motorizzazioni.

Il primo vero SUV della Losanga

Tralasciando la Scénic RX4 del 1999 e la Kangoo 4x4 del 2001, due vetture a trazione integrale derivate da modelli già esistenti che non possono essere considerate SUV a tutti gli effetti, il costruttore d’Oltralpe infatti non aveva mai avuto a disposizione nella gamma uno Sport Utility Vehicle vero e proprio. La possibilità di allargare il proprio ventaglio di modelli con una vettura a trazione integrale di grandi dimensioni arriva proprio grazie alla partnership stretta con il costruttore giapponese, che fornisce alla Renault la collaudata piattaforma meccanica 4x4 della Nissan X-Trail, su cui verrà sviluppato per l’appunto il Koleos, presentato per la prima volta sul mercato a metà del 2008.

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In listino a partire da 28.760 euro (chiavi in mano, IPT esclusa), il Renault Koleos si presenta come un SUV dalle dimensioni piuttosto compatte, in grado di ospitare a bordo fino a cinque passeggeri

Koleos: origini che vengono da lontano…

A onor del vero occorre precisare che la condivisione della base meccanica della X-Trail ha dato origine nel 2007, e quindi prima del lancio del Koleos, ad una vettura che non è mai stata commercializzata in Europa. Si tratta della Samsung QM5 (dal 2000 Renault è partner del colosso dell’elettronica coreano per la produzione di vetture in Asia), un SUV sostanzialmente uguale al Koleos ad eccezione della sezione frontale che viene venduto esclusivamente in Corea del Sud. Ecco spiegato perché il Koleos, arrivato sul mercato europeo a pochi mesi di distanza dalla QM5, viene prodotto nello stabilimento coreano Renault-Samsung Motors di Busan.

Da 28.760 euro

In listino a partire da 28.760 euro (chiavi in mano, IPT esclusa), il Renault Koleos si presenta come un SUV dalle dimensioni piuttosto compatte, in grado di ospitare a bordo fino a cinque passeggeri, che si rivolge principalmente alle famiglie che necessitano di una vettura versatile, con ampia capacità di carico, in grado di affrontare se dotata di trazione integrale, anche i terreni più accidentati, come quelli compromessi per esempio dalla neve, e percorsi off-road mediamente impegnativi.

 

L’ingresso nella gamma di una vettura come il Koleos ha permesso per la prima volta a Renault di competere da protagonista nel combattuto segmento dei SUV dalle medie dimensioni, attualmente popolato da vetture come Volkswagen Tiguan, Ford Kuga, Hyundai ix35, Kia Sportage, Skoda Yeti, Nissan Qashqai e Toyota RAV4.

Nuovo look con il restyling

Il Renault Koleos restyling protagonista della nostra prova presenta un look che differisce in una serie di dettagli rispetto al modello originale lanciato nel 2008. Il facelift a cui è stata sottoposta la vettura solamente un anno fa ha introdotto un frontale dalla nuova conformazione che risulta globalmente più elegante e dinamico rispetto al passato. La sezione anteriore infatti è dominata da un’ampia calandra trapezoidale impreziosita da tre listelli orizzontali cromati, al centro di cui campeggia il logo della Losanga, mentre anche i gruppi ottici hanno beneficiato degli effetti del restyling rivelando ora un look più affusolato, che conferisce alla vettura un aspetto più moderno.

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Per sottolineare il carattere off-road di questo modello gli stilisti francesi hanno dotato la parte inferiore del paraurti di un’ampia protezione sottoscocca

 

Per sottolineare il carattere off-road di questo modello gli stilisti francesi hanno dotato la parte inferiore del paraurti di un’ampia protezione sottoscocca, mentre in due apposite cavità laterali, impreziosite da una sottile modanatura cromata, trovano posto i fari fendinebbia. La fiancata sfoggia nuove cover degli specchietti retrovisori che ora integrano l’indicatore di direzione laterale a LED, mentre i cerchi in lega bruniti da 18 pollici Austral Glossy, uniti ai larghi passaruota e alla pedane Running Board, contribuiscono a rafforzare l’idea di vettura dall’anima off-road. La particolare conformazione del lunotto posteriore, che rivela un’inclinazione molto accentuata, rende più dinamica e meno “appesantita” tutta la zona laterale.

Tetto panoramico in vetro

Molto interessante si rivela inoltre la possibilità di scegliere in via opzionale il tetto panoramico in vetro azionabile elettricamente (900 euro), che presenta una superficie di 0,75 metri quadrati rivelandosi uno dei più ampi della categoria e regalando all’abitacolo una grandissima luminosità. La sezione di coda, che come la fiancata è rimasta sostanzialmente invariata anche a seguito del facelift, si caratterizza per gli ampi gruppi ottici sviluppati orizzontalmente e per il grande logo della Losanga che campeggia al centro del portellone, sotto cui spicca il nome che identifica questo modello. La coda alta, il lunotto inclinato e il piccolo spoiler hanno lo scopo di conferire un aspetto sportivo alla zona posteriore, che sfoggia anche un abbondante paracolpi inglobato nel paraurti.

Abitacolo

Aperta la portiera ci si ritrova in un abitacolo che sfoggia sedili rivestiti in pelle nera davvero confortevoli e un’ampia plancia che si estende in una posizione piuttosto ribassata rispetto al posto di guida. Al centro è stato posizionato il vano che racchiude il navigatore satellitare integrato Carminat Tom Tom Live con display da 5,8 pollici, che offre una serie di funzioni supplementari come le previsioni Meteo e le informazioni sul traffico in tempo reale, mentre segnali sonori indicano incidenti, zone pericolose e a rischio e, attraverso la ricerca locale di Google, è possibile localizzare punti di interesse tra circa 20 milioni di referenze.

Aperta la portiera ci si ritrova in un abitacolo che sfoggia sedili rivestiti in pelle nera davvero confortevoli e un’ampia plancia che si estende in una posizione piuttosto ribassata rispetto al posto di guida


Come accade sugli altri modelli della gamma Renault, il navigatore realizzato in collaborazione con TomTom, molto facile ed intuitivo da utilizzare oltre che molto efficace, si gestisce attraverso una serie di comandi posizionati sul tunnel centrale in prossimità del bracciolo, tra cui spicca un pratico joystick. Sotto allo schermo del navigatore, su cui appaiono anche tutte le informazioni relative ai brani musicali riprodotti dal sistema audio, si trovano due bocchette di ventilazione dalla forma circolare in mezzo a cui spiccano una serie di tasti ed indicatori a partire dall’hazard e dal comando di sblocco della chiusura degli sportelli, che presentano un’originale disposizione triangolare.


Poco più in basso, in una posizione leggermente arretrata, si sviluppa la console centrale che, realizzata per mezzo di un materiale plastico nero che ricorda la fibra di carbonio, si rivela la zona più accattivante dal punto di vista stilistico della strumentazione di bordo. Qui si trova il pannello di controllo del climatizzatore automatico bizona, che si è rivelato molto efficace nel rinfrescare l’abitacolo anche dopo aver lasciato la vettura parcheggiata diverse ore sotto al sole. Merito anche delle bocchette di ventilazione ausiliarie dedicate ai passeggeri posteriori collocate non solo sui montanti laterali ma anche sotto ai sedili anteriori, dove trovano posto i piedi di chi va ad occupare la seconda fila di sedli. L’unico inconveniente del clima si presenta per i modelli dotati di tetto panoramico in vetro: in condizioni di forte luce, infatti, tutti gli indicatori luminosi del pannello di controllo non sono più visibili e anche stendendo le tendine parasole del tetto la situazione non migliora molto. 

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Il Bose Sound System è un impianto premium CD Mp3 con ingressi AUX, USB e collegamento Bluetooth, formato da sette altoparlanti e un subwoofer

Bose Sound System

Nella zona esattamente sottostante si trovano i comandi del sistema audio, che nel caso dell’esemplare in prova, era rappresentato dal raffinato impianto Bose Sound System, che è disponibile unicamente sull’allestimento Luxe dove viene fornito insieme all’equipaggiamento di serie.


Si tratta di un impianto audio premium CD Mp3 con ingressi AUX, USB e collegamento Bluetooth, formato da sette altoparlanti e un subwoofer,  progettato appositamente da Bose per adattarsi al meglio in termini acustici all’abitacolo del Koleos tramite un processo denominato “Clean Sheet Approach” (approccio vergine), che invece di aggiungere i componenti dopo la progettazione di base del veicolo si focalizza sulla caratterizzazione complessiva dell’ambiente acustico, grazie a strumenti di analisi utilizzati per eseguire oltre un migliaio di rilevazioni all’interno dell’abitacolo.

Nella zona inferiore della console invece è stato invece collocato il tasto di accensione e spegnimento della vettura Start-Stop, oltre ai comandi per attivare il cruise control e il limitatore di velocità e per gestire la trazione integrale, regolabile sulle funzioni 2WD, Auto e LOCK come vedremo più avanti. Il volante, apprezzabile per le dimensioni piuttosto contenute, presenta una serie di pratici comandi integrati che permettono di regolare il cruise control, mentre un apposito satellite collocato sul piantone dello sterzo consente di interfacciarsi con il sistema di infotainment senza distogliere lo sguardo dalla strada.

Il tunnel centrale, sempre rivestito con il materiale plastico nero dal pregevole effetto visivo che ricopre la console, ospita la leva di controllo del cambio automatico con pomello rifinito in pelle, oltre ad un pratico bracciolo centrale che nasconde al suo interno un capiente vano porta oggetti. Il cruscotto invece sfoggia al suo interno un quadro composto da tre strumenti circolari, molto chiari e facilmente leggibili in ogni situazione. Un piccolo schermo digitale centrale mostra tutte le informazioni fornite dal computer di bordo a partire dal consumo medio e da quello istantaneo, fino ad arrivare alla velocità media, all’autonomia residua e ai litri di carburante consumati, mentre il secondo schermo posizionato sulla destra mostra le informazioni relative alla marcia inserita dal cambio automatico.

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Lungo 4,52 metri, largo 1,85 e alto 1,70, il Koleos vanta un valore di passo piuttosto abbondante pari a 2,69 m, una caratteristica che permette una buona abitabilità interna

Dimensioni e tecnica

Lungo 4,52 metri, largo 1,85 e alto 1,70, il Koleos vanta un valore di passo piuttosto abbondante pari a 2,69 m, una caratteristica che permette una buona abitabilità interna, anche per i passeggeri che trovano posto sulla seconda fila di sedili. La massa complessiva dell’esemplare in prova, equipaggiato con cambio automatico e trazione integrale ferma l’ago della bilancia a 1.784 Kg (massa a vuoto con autista).


Il Koleos può contare su un avantreno con sospensioni tipo pseudo-MacPherson e su un retrotreno indipendente multi-link, mentre l’impianto frenante fa affidamento su un dischi ventilati, da 320 mm di diametro all’anteriore e da 292 al posteriore. Con un’altezza libera dal suolo di 188 mm e angoli di attacco e di uscita rispettivamente di 27° e 31°, il Koleos viene equipaggiato con un collaudato sistema di trazione integrale, che, come anticipato in apertura, ricalca sostanzialmente quello che equipaggia l’attuale Nissan X-Trail.

I modelli dotati di trazione 4x4 offrono la possibilità di utilizzare la vettura in tre differenti modalità. Portando il selettore in posizione Auto, la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno è automatica in funzione dell’aderenza. In condizioni normali la coppia è trasmessa soltanto alle ruote anteriori, mentre in caso di perdita di aderenza, una parte della motricità viene trasferita al retrotreno. In condizioni estreme la coppia può essere ripartita al 50% su ciascuno degli assali, mentre in fase di avviamento il sistema suddivide la motricità tra le quattro ruote.

La ripartizione è affidata ad un giunto elettronico e gestita dal sistema “All mode 4x4-i”, sviluppato da Nissan. La centralina dedicata al pilotaggio del giunto elabora informazioni provenienti dalla centralina del motore e da numerosi sensori: velocità delle ruote, velocità di imbardata, accelerazioni, angolo volante e pressione esercitata sul pedale dell’acceleratore.

La ripartizione è affidata ad un giunto elettronico e gestita dal sistema “All mode 4x4-i”, sviluppato da Nissan. La centralina dedicata al pilotaggio del giunto elabora informazioni provenienti dalla centralina del motore e da numerosi sensorio


Selezionando la modalità LOCK, invece, chi siede dietro al volante ha la possibilità di bloccare elettronicamente la modalità 4x4, una condizione necessaria su fondi stradali particolarmente accidentati e con scarsa aderenza per via di fango e neve. In questo caso il 50% della coppia viene trasferito sul retrotreno, mentre portando il selettore collocato sulla console centrale in modalità 2WD la trasmissione può essere bloccata esclusivamente sulle due ruote motrici anteriori, consentendo di risparmiare in termini di consumi.

Il Koleos è inoltre dotato del sistema di Assistenza alla partenza in salita (disponibile sulle versioni 4x4), che viene automaticamente attivato per le partenze con pendenze superiori al 10%, impedendo all’auto di arretrare senza bisogno di premere il tasto del freno. Inoltre la vettura viene dotata anche del Controllo della Velocità in discesa (anche questo dispositivo è previsto solo per i modelli a trazione integrale), che si attiva attraverso un apposito pulsante posto sulla console centrale e che consente di mantenere automaticamente una velocità in discesa non superiore ai 7 Km/h, quando vengono rilevate pendenze uguali o superiori al 10%.

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Il Koleos dimostra di essere ben fornito anche per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza attiva. Il SUV francese può vantare un ABS con ripartitore elettronico della frenata e su un dispositivo di Assistenza alla Frenata di Emergenza (AFE), oltre che sul controllo elettronico della stabilità (ESP), completo di modulo di controllo del sottosterzo

Sicurezza

Il Koleos dimostra di essere ben fornito anche per quanto riguarda i dispositivi di sicurezza attiva. Il SUV francese può vantare un ABS con ripartitore elettronico della frenata e su un dispositivo di Assistenza alla Frenata di Emergenza (AFE), oltre che sul controllo elettronico della stabilità (ESP), completo di modulo di controllo del sottosterzo. Inoltre il sistema di trazione integrale intelligente è in grado di prevenire l’intervento dell’ESP, dal momento che in al primo segnale di sottosterzo o sovrasterzo modifica la ripartizione della coppia tra avantreno e retrotreno, correggendo la traiettoria. Per quanto riguarda l’illuminazione, il Koleos può fare affidamento su proiettori bi-xeno con lampade direzionali fisse (750 euro), che abbiamo trovato molto efficaci durante la guida notturna. Inoltre delle lampade addizionali si attivano illuminando l’interno della curva, migliorando la visibilità.


Per quanto riguarda la sicurezza passiva il SUV d’Oltralpe può contare su 6 airbag, cinture di sicurezza con limitatore di carico sui posti anteriori e laterali posteriori, su pretensionatori delle cinture di sicurezza sui posti anteriori e su ganci Isofix per l’installazione dei seggiolini per bambini sui posti laterali posteriori. In caso di urto posteriore, inoltre, i poggiatesta ed i sedili della vettura sono stati studiati appositamente per garantire la protezione delle cervicali contro il “colpo di frusta”. Queste caratteristiche hanno consentito al Koleos di ricevere le ambite 5 stelle Euro NCAP nei severi test condotti nel 2008.

Motorizzazioni

A differenza del passato, il modello restyling del Koleos prevede solo motorizzazioni a gasolio, dal momento che soltanto un numero molto limitato di clienti sceglieva l’unità a  benzina da 2.5 litri, che è stata quindi eliminata dalla gamma. Oggi sotto al cofano del SUV francese pulsa il noto turbo diesel M9R da 2.o litri dCi, disponibile in due varianti di potenza, entrambe omologate Euro 5 e dotate di filtro antiparticolato di nuova generazione ESM (Energy Smart Management).


La prima, abbinabile alle versioni 4x2 e 4x4, è in grado di erogare 150 CV e di scaricare al suolo 320 Nm di coppia massima a 2.000 giri/min. I modelli con la sola trazione anteriore dotati di questo motore sono in grado secondo la Casa di consumare 5,7 l/100 Km, con emissioni di CO2 pari a 148 g/Km, mentre le varianti 4x4 con il dCi da 150 CV si attestano su valori di consumo medio pari a 6,4 l/100 Km con emissioni di CO2 che non superano la soglia dei 166 g/Km.

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A differenza del passato, il modello restyling del Koleos prevede solo motorizzazioni a gasolio, dal momento che solo un numero molto limitato di clienti sceglieva l’unità a  benzina da 2.5 litri

 

Chi desiderasse prestazioni più brillanti può scegliere il 2.0 dCi da 175 CV, abbinabile esclusivamente alla trazione integrale, che fa registrare gli stessi valori di consumo e di emissioni della variante meno potente: 6,4 litri di gasolio per percorrere 100 Km ed emissioni pari a 166 g/Km.

Il Koleos viene equipaggiato di serie con un tradizionale cambio automatico a sei marce, ma è disponibile a listino, solo per le versioni 4x4 equipaggiate con il dCi da 150 CV, anche il più sofisticato sistema di trasmissione automatico Proactive a variazione continua frazionato a sei velocità. In questo caso i consumi medi dichiarati salgono a 7,1 l/100 Km, con emissioni pari a 186 g/Km.

Dal vivo: com’è fuori

Osservato dall’esterno il Koleos trasmette un’idea di robustezza e solidità, sensazione suggerita dalla proporzioni complessive della vettura e sottolineata da una serie di dettagli come i passaruota ben rimarcati, l’ampia calandra sporgente e le vistose protezioni sottoscocca. La zona che ci ha colpito maggiormente si è rivelata la fiancata, che mette in mostra un look sportivo grazie al particolare taglio dei finestrini al lunotto posteriore particolarmente inclinato ed evidenziato dallo spoiler. Di forte impatto anche le pedane laterali e i cerchi in lega bruniti da 18 pollici del nostro esemplare, capaci di creare un pregevole effetto visivo in abbinamento alla tinta Nero Metallic della carrozzeria e alle numerose cromature che impreziosiscono diversi dettagli.

Dal vivo: com’è dentro

Saliti a bordo del SUV d’Oltralpe siamo rimasti positivamente colpiti dalla comodità offerta dai sedili, che garantiscono una seduta alta e piacevole a tutti i passeggeri, anche a quelli che occupano i due sedili laterali posteriori, mentre un po’ più sacrificato si è dimostrato il posto centrale posteriore, che in compenso nasconde nello schienale un comodo bracciolo estraibile dotato di porta bicchieri.

Saliti a bordo del SUV d’Oltralpe siamo rimasti positivamente colpiti dalla comodità offerta dai sedili, che garantiscono una seduta alta e piacevole a tutti i passeggeri


Gli interni sono rifiniti con plastiche complessivamente di buona qualità, tra cui spiccano quelle che ricoprono il tunnel e la console centrale. Rispetto a chi guida, la plancia risulta essere per la verità in una posizione un po’ troppo ribassata, trasmettendo almeno inizialmente una sensazione non troppo piacevole, mentre il quadro strumenti all’interno del cruscotto si dimostra molto chiaro e facilmente leggibile, con tutte le informazioni utili alla portata di mano.

Il bracciolo centrale, che all’interno nasconde gli ingressi AUX e USB del sistema audio, se da un lato si dimostra molto pratico per la possibilità di sistemare all’interno oggetti anche mediamente ingombranti, si rivela un po’ troppo distante dalla leva del cambio. Poco male se la vettura è dotata di sistema di trasmissione automatico, dove l’utilizzo della leva è molto limitato, ma l’eccessiva distanza può risultare scomoda sulle versioni con cambio manuale.

Il SUV francese dispone di 70 litri di vani portaoggetti suddivisi nell’abitacolo, con la plancia che integra uno scomparto refrigerato da 15 litri posto di fronte al sedile del passeggero anteriore, mentre gli schienali dei sedili anteriori sono dotati di tavolini completi di porta-lattine.

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Il bagagliaio del Koleos è stato sviluppato per garantire una grande accessibilità durante le fasi di carico e scarico

Bagagliaio clamshell

Il bagagliaio del Koleos è stato sviluppato per garantire una grande accessibilità durante le fasi di carico e scarico. Il portellone infatti presenta una doppia apertura tipo clamshell (letteralmente a guscio di vongola): la parte superiore permette di trasportare oggetti larghi oltre un metro e di accedere al vano bagagli anche qualora si dovesse aver parcheggiato in uno spazio molto ristretto, per esempio contro ad un muro. La parte inferiore consente invece di caricare oggetti pesanti in maniera più agevole perché una volta ribaltata verso l’esterno si trasforma in una vera e propria piattaforma che può sostenere fino a 200 Kg di peso.


Il divano posteriore inoltre, frazionabile con un rapporto 60/40, è equipaggiato con il sistema easybreak e può essere ribaltato con un semplice gesto dalla parte posteriore dell’auto, offrendo un volume di 1.380 litri contro i 450 litri disponibili in configurazione a 5 posti. Il volume del vano bagagli è facilmente modulabile grazie a numerosi anelli di fissaggio che consentono di agganciare nel bagagliaio una rete multi-posizione, mentre il divano posteriore offre un vano studiato per permettere di caricare gli sci.

La visibilità posteriore in manovra non è delle migliori, in parte compromessa dall’accentuata inclinazione del lunotto, dai poggiatesta della seconda fila di sedili e dagli abbondanti montanti posteriori. Fortunatamente i sensori di parcheggio anteriori e posteriori (di serie sulla versione Luxe) aiutano non poco durante le manovre di parcheggio attraverso una serie di segnali acustici, anche se non è possibile disporre nemmeno in via opzionale di una telecamera posteriore attivabile in retromarcia.

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Com’è naturale aspettarsi da una vettura di questa categoria, salita e discesa a bordo sono molto agevoli grazie alla notevole altezza dei sedili da terra

Posizione di guida ed ergonomia

Com’è naturale aspettarsi da una vettura di questa categoria, salita e discesa a bordo sono molto agevoli grazie alla notevole altezza dei sedili da terra. La posizione di guida è studiata per offrire confort ai passeggeri di tutte le taglie, anche per via delle numerose possibilità di regolazione che offrono i sedili anteriori e il volante, regolabile in altezza e profondità. Le versioni più accessoriate Luxe comprendono anche il sedile del conducente dotato di regolazione elettrica (manuale per la zona lombare).

 

La visibilità anteriore è molto buona; i sedili anteriori regalano una posizione di guida rialzata che sembra concepita appositamente per garantire confort anche nei viaggi più lunghi ed impegnativi. Stando a bordo la sensazione è piacevole, ancora maggiore sul nostro esemplare in prova, dotato di sellerie rivestite in pelle Deep Black e di tetto panoramico.

Su strada: come si comporta

Per mettere in moto il Renault Koleos 4x4 Luxe ESM Proactive protagonista della nostra prova è sufficiente tenere in tasca la chiave magnetica (volendo è possibile inserirla anche nell’apposita cavità collocata sulla console) del sistema Easy Access e premere il tasto Start. Il quattro cilindri turbo diesel da 2.0 litri in grado di erogare 150 CV prende vita; spostiamo la leva di selezione del cambio automatico in D e partiamo.

Cambio Prodrive

Il sistema di trasmissione automatico a variazione continua Prodrive che equipaggia il Koleos della nostra prova, sebbene non si dimostri un fulmine nei cambi marcia, si rivela apprezzabile per la capacità di adattamento allo stile di guida adottato e al tipo di strada percorsa. Il cambio automatico AJ8 sviluppato dal Gruppo Renault-Nissan infatti è dotato di un sistema di gestione elettronica, capace di controllare autonomamente la risposta della cambiata in maniera intelligente, senza dover spostare la leva di selezione in una eventuale modalità “Sport” per avere prestazioni al massimo o in posizione “Confort” o “Eco” per favorire il contenimento dei consumi, come avviene su altre vetture dotate di cambio automatico.

Il sistema di trasmissione automatico a variazione continua Prodrive che equipaggia il Koleos si è rivelato molto apprezzabile per la capacità di adattamento allo stile di guida adottato e al tipo di strada percorsa


Quando si guida in tranquillità, premendo solo lievemente il piede sul pedale dell’acceleratore, la cambiata avviene infatti attorno ai 2.000 giri/min consentendo di contenere al meglio consumi ed emissioni. Se si vuole ottenere una risposta più scattante dal motore invece è sufficiente affondare maggiormente il piede sull’acceleratore: in questo caso i cambi marcia vengono effettuati intorno ai 2.500 giri/min, mentre per avere tutta la potenza disponibile è possibile usufruire del “kick down”. Spingendo fino in fondo sull’acceleratore il sistema di trasmissione sfrutta al massimo le prestazioni del propulsore, tirando le marce fino al limitatore - precisamente a 4.500 giri/min.

Abbiamo trovato il sistema di gestione elettronica della cambiata molto efficace, dal momento che è in grado di capire tempestivamente lo stile di guida desiderato mantenendo sempre inserita la marcia più adatta al ritmo di guida mantenuto. In modo particolare il cambio si dimostra molto sensibile quando si desidera guidare con un occhio di riguardo ai consumi, effettuando i cambi marcia appena possibile (in condizioni di guida molto rilassata innesta la sesta marcia già intorno agli 80 Km/h).

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L’abitacolo presenta buone doti di insonorizzazione, tanto che durante le andature autostradali a velocità codice non si avverte molto di più che il suono proveniente dal rotolamento degli pneumatici e qualche fruscio aerodinamico

 

Un po’ meno apprezzabile invece si è rivelata la funzione “kick down”. In questo caso ci è sembrato che il cambio “tirasse” eccessivamente le marce, tanto che per un istante si avverte addirittura il motore in fuori giri. Inoltre dopo i 3.500 giri/min il motore ha già dato tutto quello che può in termini prestazionali, quindi risulta poco utile tenere inserite le marce oltre i 4.000 giri/min come fa il cambio in piena accelerazione. Un discorso analogo vale quando, procedendo ad andatura regolare, si vuole per esempio effettuare un sorpasso. In questo caso il cambio non si dimostra particolarmente reattivo e impiega un po’ troppo tempo a scalare la marcia al fine di ottenere lo sprint necessario alla manovra.

L’abitacolo presenta buone doti di insonorizzazione, tanto che durante le andature autostradali a velocità codice non si avverte molto di più che il suono proveniente dal rotolamento degli pneumatici e qualche fruscio aerodinamico, causato in modo particolare dagli ampi specchietti retrovisori esterni e dalla barre longitudinali in alluminio satinato poste sul tetto e fornite di serie. Durante le fasi di accelerazione invece il 2.0 litri dCi si fa sentire, anche se mai in maniera fastidiosa e troppo invasiva.

Lo sterzo, apprezzabile per le dimensioni piuttosto contenute, si dimostra preciso durante gli inserimenti in curva anche alle velocità più sostenute, mentre ha il difetto di ritornare in posizione naturale in maniera troppo brusca e repentina, obbligando a volte ad effettuare manovre di correzione. La sterzata è molto diretta sulle superfici asfaltate, mentre il volante si rivela morbido in città grazie ad un'efficace servoassistenza, capace però di opporre la giusta resistenza alle velocità autostradali.

Nonostante la mole e soprattutto l’altezza da terra non trascurabile, il Koleos durante la guida si comporta sostanzialmente come una berlina dalle grandi dimensioni, rivelandosi sempre facile e immediato nella risposta. Il rollio è abbastanza contenuto e comunque mai eccessivo a meno che non si chieda troppo alla vettura. Il retrotreno rimane sempre ben incollato al suolo, complice anche la trazione integrale a gestione elettronica. L’impianto frenante è soddisfacente anche se ci saremmo aspettati una frenata un po’ più incisiva nelle manovre di emergenza. ABS ed ESP intervengono moderatamente, solo quando necessario e mai a sproposito.

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Il comportamento in fuoristrada è impeccabile, complice il collaudato sistema di trazione integrale sviluppato con Nissan

 

Il comportamento in fuoristrada è impeccabile, complice il collaudato sistema di trazione integrale sviluppato con Nissan, specializzato da anni nella realizzazione di vetture 4x4. Mantenendo la modalità Auto (coppia ripartita all’anteriore e al posteriore automaticamente), si possono affrontare percorsi con moderate pendenze anche in off-road in totale confort. Ma portando la leva di selezione in LOCK (50% della coppia davanti, 50% dietro) si può ambire a percorrere percorsi anche mediamente impegnativi, come gli sterrati stretti e ricchi di sassi dalle grandi dimensioni che abbiamo scelto per testare le capacità della vettura. Ottima la possibilità di servirsi dei sistemi di Assistenza alla partenza in salita e di Controllo della Velocità in discesa, che aiutano non poco quando si affrontano percorsi off-road con forti pendenze e dislivelli.

Consumi

Il Koleos 4x4 con motore turbo diesel da 150 CV e cambio automatico Prodrive della nostra prova presenta un valore di consumo medio dichiarato pari a 7,1 l/100 Km. Durante i 500 Km della nostra prova però, percorsi in città, autostrada, montagna e fuoristrada, non siamo riusciti ad andare oltre i 9,0 l/100 Km, mantenendo quasi sempre il selettore della trazione integrale in modalità Auto (sistema 4x4 gestito in maniera autonoma in base alle condizioni di aderenza).

In conclusione

Il Renault Koleos è un SUV indicato per le famiglie che necessitano di un’auto versatile, pratica e con un’ampia capacità di carico, capace all’occorrenza (se dotato di trazione integrale) di affrontare percorsi off-road anche mediamente impegnativi senza troppe difficoltà. Grazie alla condivisione di tecnologie Nissan, il Koleos può contare su un ottimo sistema di trazione integrale che rende sicura la guida anche sui percorsi più accidentati, come per esempio sulle strade innevate. Consigliamo quindi le versioni dotate di trazione integrale 4x4 equipaggiate con la motorizzazione da 2.0 litri dCi da 150 CV, più che sufficienti per le condizioni medie di utilizzo di questo tipo di vettura, mentre per chi sta attento ai consumi è preferibile scegliere il sei marce manuale che consente di contenere maggiormente i consumi rispetto alla versione automatica.

 

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Via Tiburtina n. 1159
00156 Roma (AG) - Italia
008 008 7362858
pec@renaultitalia.com
https://www.renault.it/

  • Prezzo da 22.980
    a 48.950 €
  • Numero posti 5
  • Lunghezza da 452
    a 467 cm
  • Larghezza da 181
    a 186 cm
  • Altezza da 167
    a 170 cm
  • Bagagliaio da 450
    a 1.706 dm3
  • Peso da 1.590
    a 1.848 Kg
  • Segmento Suv e Fuoristrada
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