Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
In questa nuova puntata dei "Mezzi Speciali" affrontiamo l’eterno confronto tra due icone del mondo dei trasporti pesanti: lo Scania Super, con il suo sei cilindri in linea da 13 litri, e lo Scania V8, nella versione da 16,3 litri e 590 cavalli. La prova è stata condotta in condizioni reali, con un autotreno da 40 tonnellate di carico lungo un percorso di circa 100 km che comprende autostrada, strade provinciali e la difficile salita del Monte Bondone, così da valutare entrambi i mezzi sullo stesso terreno di gioco. Il Super rappresenta la proposta razionale di Scania: un motore moderno ed estremamente efficiente, pensato per garantire il massimo rendimento a bassi regimi. I suoi 500 cavalli e soprattutto la coppia di 2650 Nm già disponibile a partire da 800 giri permettono di affrontare anche tratti impegnativi senza mai dare la sensazione di essere in difficoltà. La sua caratteristica è proprio quella di viaggiare a regimi bassissimi, intorno ai 900 giri in autostrada a velocità di crociera, riducendo i consumi al minimo e offrendo un comfort di marcia notevole. Anche il suono del sei cilindri, pur meno spettacolare di un V8, risulta piacevole e comunicativo, importante per i camionisti che con il motore devono “dialogare” ogni giorno.
Il V8, dal canto suo, è un altro mondo. I suoi 590 cavalli e la coppia che supera i 3000 Nm trasmettono sensazioni di abbondanza e di riserva costante. La guida del V8, soprattutto in salita a pieno carico, restituisce non solo la certezza di arrivare a destinazione, ma anche quel piacere in più fatto di sonorità profonde, vibrazioni corpose e una sensazione di dominio sulla strada che il Super non può replicare. È il camion della passione, quello che trasforma il lavoro in godimento, simbolo per molti camionisti italiani e non solo. Entrambi i mezzi sono equipaggiati con il moderno cambio automatizzato Opticruise G33 a 14 marce, che grazie all’integrazione con i dati del GPS sceglie in anticipo il rapporto ottimale, anticipando curve e salite per ridurre consumi e stress di guida. Altre soluzioni tecniche, come il sistema Twin SCR per l’abbattimento degli ossidi di azoto senza ricorso all’EGR, sono comuni ad entrambe le unità, con vantaggi in termini di efficienza e manutenzione.
Sul fronte dei consumi, la prova ha evidenziato dati interessanti. Nella parte più critica, ovvero i primi 60 km quasi tutti in salita, il Super ha registrato 86,5 litri ogni 100 km, mentre il V8 si è attestato sui 93 litri. Considerando l’intero percorso di circa 100 km, il Super ha chiuso con una media di 60,5 litri/100 km, mentre il V8 si è fermato a 64 litri/100 km. In termini relativi, il V8 consuma circa il 5,8% in più rispetto al Super, ma ha garantito una velocità media leggermente superiore, segno che la sua maggiore potenza si traduce anche in tempi di percorrenza più rapidi e in una guida più fluida. Su percorsi meno estremi e pianeggianti, i dati reali raccolti da Scania sui mezzi connessi parlano di consumi compresi tra 25 e 35 litri/100 km, con i Super 500 capaci in condizioni ideali di scendere addirittura sotto i 27 litri.
Un altro elemento inevitabile da considerare riguarda i costi d’acquisto. A parità di allestimento, uno Scania Super con cabina S si colloca tra i 140.000 e i 160.000 euro più IVA, mentre il V8 oscilla tra i 150.000 e i 170.000 euro, con una differenza che varia in media dai 10.000 ai 20.000 euro. Non si tratta quindi solo di una scelta tecnica, ma anche economica: il V8 è più caro, consuma di più, ma regala un’esperienza unica. In conclusione, la prova dimostra che lo Scania Super rappresenta la scelta della ragione: efficiente, versatile, adatto a ogni missione e capace di garantire risparmi significativi di carburante, soprattutto per flotte e operatori attenti ai costi. Il V8, invece, rimane la scelta della passione: meno razionale, più costoso da gestire, ma in grado di offrire emozioni, prestigio e quel pizzico di magia che per molti camionisti vale più di qualsiasi calcolo economico. Scania, unica nel panorama attuale, consente ancora di scegliere tra la via dell’efficienza e quella del cuore.