La Formula E che ricarica batterie con generatori a glicerina: a Roma il paradosso degli EV [video]

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In occasione della tappa italiana per la FE osserviamo il paradosso dell’auto elettrica, da gara e non solo: con batterie ricaricate attraverso generatori endotermici, alimentati da un residuo di produzione del biodiesel
15 aprile 2019

Dopo i risultati sportivi in pista, quello che ci rimane impresso dalla trappa tricolore della FE 2019 a Roma è un paradosso. Quale? Quello dell'auto elettrica venuto allo scoperto durante l’E-Prix romano. Molti quotidiani e magazine anche generalisti si sono ormai accorti che l'auto elettrica non è “magica” a livello ecologico, specialmente quella da gara porta con sé energia elettrica prodotta da dei generatori endotermici, alimentati a glicerina (ovvero quello che è anche un sottoprodotto del biodiesel).

È proprio questo il sistema scelto anche perché in grado di produrre energia elettrica utile a tutto il paddock della FE per essere indipendente, in tutto il mondo. Viene assicurata l’energia utile per il sistema espositivo del circus e per quello di ricarica delle molte vetture: le monoposto da gara, le auto di servizio o altri EV coinvolti negli eventi. Quello che mostriamo e spieghiamo nel video qui proposto, è che le auto della FE a volte idolatrate come esempio green non vanno a energia così “casta e pura” ma anzi, per correre sfruttano quella prodotta attraverso sistemi tradizionali.

È un paradosso che coinvolge, con modalità certo diverse, il mondo intero dell'auto elettrica. Vale la pena forse riflettere, su alcune cose, specie quando non si parla di alcune auto per gare e show, ma dell’industria globale che coinvolge tutti, nelle strade di tutti i giorni. Tutti annunciano e in vario modo spingono, anche politicamente, auto elettriche per il futuro, ma le vere batterie con relativo sistema ricarica (quindi fonti) in energia green, ci sono?

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