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Mitch Evans torna alla vittoria nel tredicesimo appuntamento della Season 11, l'E-Prix di Berlino 2025, mentre il leader del campionato Oliver Rowland chiude con un pesante zero. Wehrlein secondo e di nuovo in corsa per il titolo.
Dopo mesi difficili seguiti al trionfo inaugurale di San Paolo a dicembre, Mitch Evans ha finalmente ritrovato la vetta con una gara perfetta sul tracciato di Berlino-Tempelhof. Il neozelandese della Jaguar TCS Racing ha controllato il gruppo per quasi tutta la corsa, difendendosi con freddezza dagli attacchi finali del campione in carica Pascal Wehrlein, secondo al traguardo con la Porsche.
Una vittoria che rilancia Evans anche nelle statistiche: con questo successo, il numero 9 della Jaguar raggiunge Sebastien Buemi a quota 14 vittorie in carriera, il record assoluto nella storia della Formula E.
A rubare i riflettori, però, è stato anche l’episodio che ha coinvolto Oliver Rowland, leader del mondiale con Nissan. Il britannico, nel tentativo di un sorpasso alla curva a tornante nel corso del giro 33, ha commesso un errore che ha causato danni irreparabili alla sua monoposto, costringendolo al ritiro.
Un’occasione d’oro per Wehrlein, che partiva nono in griglia e ha massimizzato i punti disponibili con una grande rimonta. Il tedesco ha anche conquistato il punto extra per il giro più veloce, accorciando a 50 punti il distacco da Rowland, quando ne restano 87 in palio nelle ultime tre gare della Stagione 11.
Il podio sembrava alla portata della Porsche anche con António Félix da Costa, ma un contatto troppo aggressivo con Jake Hughes (Maserati MSG Racing) gli è costato caro: penalità di 5 secondi, decimo posto finale e addio ai sogni di titolo. Una delusione doppia per il team di Stoccarda, che però ora comanda la classifica Team FIA con 30 punti di vantaggio su Nissan, e si porta avanti anche nel Mondiale Costruttori FIA con 5 punti di margine.
Al terzo posto ha così chiuso un ottimo Edoardo Mortara (Mahindra Racing), bravo a sfruttare una strategia intelligente e un Attack Mode risparmiato per il finale. Per il pilota svizzero è il secondo podio consecutivo, un’iniezione di fiducia in una stagione complessa.