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La notte dei leoni. Così si potrebbe soprannominare l’attesa che ha accompagnato Las Vegas verso le qualifiche del Gran Premio 2025. La terza e ultima sessione di prove libere del ventiduesimo appuntamento stagionale ha infatti proposto ai piloti condizioni estreme, rese ancora più complicate dall’asfalto reso umido e insidioso dalla pioggia notturna. A spuntarla è stata la Mercedes di George Russell, ma per la pole position sarà tutta un’altra storia.
Il viaggio della Formula 1 prosegue a gonfie vele, ma la pioggia ha fatto capolino sul tracciato immerso nel deserto del Nevada. Durante la FP3 non si è verificato alcun nubifragio, ma l’acquazzone della notte ha lasciato il segno. Fin dai primi minuti i piloti hanno dovuto fare i conti con un manto stradale difficile: umido, sporco, quasi unto per via della sabbia portata dal vento. Per questo motivo tutti hanno utilizzato gomme intermedie nella prima parte della sessione, anche se la pista ha impiegato molto tempo a gommarsi. Già in condizioni normali trovare grip è una sfida; con l’umidità lo è ancora di più, rendendo estremamente complicato portare le mescole nella giusta finestra di utilizzo. Insolito anche il comportamento delle intermedie che, con l’asfalto in progressiva asciugatura, non hanno mostrato il consueto degrado.
Per certi versi, il quadro visto in questa FP3 può ricordare il Gran Premio di Turchia 2020, quando Lewis Hamilton conquistò il suo settimo titolo vincendo dopo la pole di Lance Stroll. Ma se Istanbul perdona in parte gli errori, Las Vegas no: qui i muretti sono estremamente vicini. Non a caso a Lando Norris — il primo a montare le soft dopo circa mezz’ora — è stato chiesto dal box di procedere con cautela e non prendersi rischi, con le qualifiche imminenti. E il britannico ha eseguito alla lettera: ha abortito il suo ultimo giro lanciato preferendo concentrarsi sulle simulazioni di passo gara, esattamente come Oscar Piastri. Il duo McLaren ha così chiuso in fondo alla classifica, ma con ampie possibilità di giocarsela in qualifica, nonostante il cronico problema di grip che continua a condizionare la MCL39. Per contrastare questa debolezza, il team ha scelto di caricare maggiormente la vettura, una decisione insolita su un tracciato a basso carico aerodinamico come Las Vegas.
Questo fattore, insieme al freddo — condizione da sempre gradita alla Mercedes — ha permesso a George Russell di chiudere la FP3 al comando con un 1:34.054 segnato sul finale, sfruttando al massimo la pista ormai più gommata. Le condizioni estreme hanno galvanizzato anche Max Verstappen, che con la sua RB21 ha chiuso a soli due decimi dal britannico. Non solo Red Bull e Mercedes, però, hanno trovato terreno fertile: la Williams ha stupito con Alexander Albon, terzo, mentre Isack Hadjar ha portato la sua Visa Cash App RB davanti a Lewis Hamilton. Il sette volte campione del mondo, così come accadde in Turchia, ha affrontato le tre sessioni sempre al limite, costante e incisivo pur in difficoltà. Ottima prestazione anche per Andrea Kimi Antonelli che, se riuscirà a limare il ritmo sul giro secco, potrebbe davvero lottare per la pole e avvicinarsi alla sua prima vittoria in Formula 1.
A completare la top 10 ci sono Liam Lawson, Lance Stroll, Fernando Alonso e Pierre Gasly. Undicesimo Oliver Bearman, seguito da Carlos Sainz, Gabriel Bortoleto ed Esteban Ocon. Solo quindicesimo Charles Leclerc, costretto ad abortire il suo miglior giro — con gomme in temperatura e pista ormai gommata — a causa di un bloccaggio. Le sue chance di inserirsi nella lotta, però, restano intatte. Sedicesimo Franco Colapinto, poi Nico Hülkenberg, Yuki Tsunoda, Oscar Piastri e Lando Norris.
Five different teams in the top five! 🤯
— Formula 1 (@F1) November 22, 2025
Here's our full classification from FP3 here in Las Vegas... ⬇️#F1 #LasVegasGP pic.twitter.com/tRyX9kId09