F1. No, Felipe Massa non può prendersi il mondiale 2008, anche se si va a processo per il Crashgate

F1. No, Felipe Massa non può prendersi il mondiale 2008, anche se si va a processo per il Crashgate
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Felipe Massa non potrebbe avere il titolo mondiale 2008 di Formula 1 nemmeno se vincesse la causa contro la FIA e la FOM per il Crashgate. Ecco perché
21 novembre 2025

Felipe Massa non avrà mai nel palmares il titolo mondiale 2008 di Formula 1, anche se la vertenza legale tra l’ex pilota della Ferrari da un lato e la FIA e Formula One Management dall’altro sfocerà in un processo. Massa chiede un risarcimento da 64 milioni di sterline come compensazione per il peso dello schianto volontario di Nelson Piquet Junior nel GP di Singapore di quell’anno. Il Crashgate – come è passato alla storia l’episodio che regalò la vittoria a Fernando Alonso – secondo Massa fu determinante nell’esito della lotta mondiale con Lewis Hamilton.

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Nel caos successivo all’incidente di Piquet, Massa finì per ripartire con il bocchettone della benzina ancora attaccato alla sua Ferrari, e fu costretto a fermarsi alla fine della pitlane per consentire a un meccanico di staccarlo, perdendo moltissimo tempo e concludendo la corsa fuori dai punti. Secondo Massa e i suoi legali, questo fu l’episodio decisivo affinché il titolo finisse a Hamilton per una sola lunghezza. E il pilota brasiliano ha deciso di fare causa alla FIA e alla FOM per avere una compensazione economica per la perdita di guadagni e di sponsorizzazioni dovuta a uno degli episodi più controversi della storia della F1, che sarebbe stato deliberatamente nascosto dalla dirigenza della categoria.

Tutto parte da un’intervista rilasciata nel 2023 al Mirror da Bernie Ecclestone, che aveva ammesso di essere stato a conoscenza della natura fraudolenta di quanto accaduto ben prima che Nelson Piquet Junior vuotasse il sacco nel 2009. E lo stesso, secondo Ecclestone, valeva anche per l’allora presidente della FIA, Max Mosley. Il giudice Robert Jay dell’Alta Corte di Londra ha stabilito che si andrà a processo, rigettando la richiesta di archiviazione da parte della difesa. Il giudice Jay ha dato ragione alla difesa sul fatto che la FIA non avesse obblighi nei confronti di Massa nell’investigare l’accaduto, ma solo verso i membri della Federazione stessa.

Il giudice ha però rigettato la tesi della difesa secondo cui le perdite accusate da Massa fossero colpa sua, non avendo deciso di intraprendere azioni legali dopo l’investigazione della FIA sull’incidente nel 2009. Questo perché l’intervista rilasciata da Ecclestone nel 2023 ha di fatto dato dei nuovi elementi a Massa. Si andrà dunque a processo, e secondo il giudice Massa ha una “reale possibilità di successo” per quanto riguarda le accuse di cospirazione. Ma per il pilota brasiliano il difficile sarà fornire prove sufficienti per farlo, anche se, secondo quanto riporta Autosport, i suoi legali sono pronti a richiedere documenti aggiuntivi, tra cui e-mail e messaggi inviati da parte della difesa.

Massa, però, non potrà mai avere materialmente quel mondiale. Da regolamento, una volta consegnato il trofeo al vincitore del mondiale, non si può più tornare indietro. Carpito dalle mani di Lewis Hamilton a Monaco in una sera di dicembre di quasi diciassette anni fa, quel titolo non potrà passare a Felipe Massa nemmeno se dovesse vincere la causa contro la FIA e la FOM. “Sono più determinato e sicuro che mai – ha commentato Massa -. Quando tutta la verità verrà alla luce, giustizia sarà fatta per me, per i brasiliani, per i tifosi e per tutti i fan delle corse, che meritano uno sport onesto”. Ma il suo palmares resterà quello che è oggi. 

Foto apertura: ANSA

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