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Alla vigilia del Gran Premio di Abu Dhabi 2025, ultimo appuntamento stagionale di Formula 1, Carlos Sainz può guardare con orgoglio alla sua prima stagione con la Williams. Grazie al podio conquistato in Qatar, il pilota madrileno ha contribuito a portare la squadra alla quinta posizione nel campionato Costruttori, alle spalle del suo ex team, la Ferrari.
“Sicuramente i risultati di questa stagione hanno superato forse le mie aspettative – ha spiegato Sainz ai nostri microfoni a Yas Marina– ma per quanto riguarda i miei traguardi personali e quelli del team, sono molto orgoglioso. Ovviamente le aspettative erano alte, ma prima di iniziare la stagione ho cercato di mantenerle sotto controllo, consapevole che ci sarebbe stato un reset dei miei risultati e di ciò che era possibile ottenere nel mio primo anno in Williams. Se mi avessero detto ad agosto 2024, quando ho firmato il contratto con Williams, che avrei ottenuto un paio di podi, incluso un podio in una Sprint, e questa tendenza positiva, l’avrei accettato subito”.
Il merito, secondo Sainz, va anche alla squadra: “Per prima cosa, va dato credito a Williams, perché hanno messo in pista una macchina durante il 2024-2025 che rappresentava già un grande passo avanti rispetto al 2024. Il primo test è stato un enorme passo avanti. Poi c’è stato uno sviluppo molto buono durante l’anno: abbiamo portato solo un piccolo aggiornamento, ma efficace, e come squadra siamo comunque riusciti a sviluppare la macchina, soprattutto lavorando su setup e comprensione del comportamento della vettura, insieme ad Alex (Albon), seguendo la direzione giusta”.
Riguardo al suo contributo personale, Sainz ha spiegato: “Penso che il mio maggiore impatto sia stato sullo sviluppo dei setup durante la stagione. Abbiamo testato idee diverse e analizzato insieme al team ciò che funzionava e cosa no, anche se abbiamo commesso molti errori nella prima metà dell’anno. Ma questo è il risultato della Formula 1 senza test, dove i weekend di gara servono anche a provare cose nuove”.
Sainz ha sottolineato anche un aspetto positivo della limitata evoluzione della vettura: “Una delle cose positive di non avere troppi pacchetti di aggiornamento è che la macchina resta stabile durante l’anno, senza grandi variazioni di bilanciamento aerodinamico o carico. Ovviamente, come pilota vorrei sempre più carico aerodinamico, e spero che il prossimo anno ci siano tanti buoni pacchetti di downforce, perché tutti ne avranno bisogno”.
Guardando al 2026, Sainz si mostra fiducioso ma cauto: “Non vedo l’ora di avere un’influenza sul design della macchina e sulla filosofia dei setup per il prossimo anno, rendendo i piloti più a loro agio fin dall’inizio. Credo che anche lo sviluppo del software legato alla power unit, in questo caso Mercedes, sarà fondamentale. Con due piloti esperti come Alex e me, possiamo dare il nostro contributo”.
Riguardo alle aspettative future, Sainz ha spiegato: “Il prossimo anno ci sarà un grande cambiamento regolamentare, quindi non penso di dover ricalibrare troppo le mie aspettative. Con le regolazioni attuali avremmo potuto continuare a migliorare passo dopo passo, ma il nuovo set di regole rappresenta un reset per tutti: dobbiamo rimanere concentrati e calmi sulle nostre aspettative”.
Infine, il pilota madrileno ha parlato del mondiale piloti che si deciderò questo weekend ad Abu Dhabi: “C’è molto interesse per la lotta al titolo e seguirò tutto con attenzione. Ho grande stima per Lando, Max e Oscar, ma Abu Dhabi è una pista favorevole a Lando. Lo conosco bene dai tempi in cui eravamo compagni di squadra, e la vittoria dell’anno scorso davanti a me ancora brucia. È un tracciato in cui lui sa esprimersi al meglio. Ovviamente dovrà fare un weekend perfetto, ma credo nelle sue capacità di gestire la pressione”.
Sainz ha concluso con un commento sul percorso di crescita di Lando Norris: “Quando l’ho visto all’inizio, avevo subito notato la sua incredibile abilità nel guidare al limite e fare ottimi giri di qualifica. Ora, grazie all’esperienza, è diventato molto più consistente su tutte le piste. È un pilota completo, un vero campione in grado di essere veloce in ogni situazione”.