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Max Verstappen arriva al Red Bull Ring da favorito “non dichiarato”, ma con il chiaro intento di tornare sul gradino più alto del podio. Dopo quattro successi su questo circuito, il pilota olandese della Red Bull ha parlato davanti ai media in vista del Gran Premio d’Austria 2025, undicesimo appuntamento stagionale, tra fiducia, aggiornamenti tecnici, rapporti con i compagni e… Sebastian Vettel.
“Ci sono state grandi gare qui in passato, alcune anche inaspettate”, ha ricordato l’olandese. “Forse stavolta non partiamo da favoriti, ma so che io e il team faremo tutto il possibile per ottimizzare ciò che possiamo. Il weekend si preannuncia caldo e sarà difficile gestire le gomme, ma sono qui per dare tutto e ovviamente spero di salire sul podio”. Ha dichiarato in conferenza stampa riferendosi i quattro successi colti a Spielberg e con il quinto già nel mirino.
E proprio per aiutare Verstappen e Yuki Tsunoda nella rincorsa al successo, la Red Bull ha introdotto degli aggiornamenti alla monoposto: “Il team ha lavorato duramente per portarli. Ogni piccolo miglioramento può aiutarci a essere più competitivi e chiudere il gap. Ma sappiamo che anche gli altri stanno evolvendo, quindi dobbiamo continuare a spingere”.
Sul suo feeling speciale con il tracciato di casa della Red Bull, Verstappen non ha dubbi: “Mi sono sempre sentito bene qui. Ci sono circuiti che si adattano meglio al tuo stile, e questo è uno di quelli. Il flusso della pista, specialmente nel secondo e terzo settore con curve veloci, richiede una macchina performante. Negli anni la nostra è sempre stata competitiva. L’anno scorso siamo andati fortissimo in qualifica, anche grazie alla preparazione delle gomme, ma in gara è stata una vera battaglia”.
"Le linee guida rese pubbliche dalla FIA? Non cambia assolutamente nulla".
Tra i temi caldi anche il possibile ritorno di Sebastian Vettel in Red Bull, in un ruolo manageriale: “È normale che qualcuno che ha ottenuto tanto con Red Bull, che è stato cresciuto da Red Bull, venga considerato per un ruolo. Seb ha sempre avuto un ottimo rapporto con Helmut Marko, anche dopo che ha lasciato il team. Sono sicuro che ci sarebbe sempre spazio per lui in qualsiasi forma”.
Verstappen è spesso descritto come un pilota straordinariamente sensibile nel comprendere il comportamento della vettura. Ma lui ridimensiona le aspettative: “Ogni pilota ha esigenze diverse. Quello che funziona per me, magari non funziona per qualcun altro. Io mi baso su ciò che ho imparato da giovane e su come mi adatto alle situazioni. Non c’è nulla di speciale, è semplicemente il mio modo di lavorare. Se la macchina ha sottosterzo o sovrasterzo, mi adatto, cerco soluzioni e comunico con il team. È un processo continuo”.
A chi gli chiede dei rapporti con Sergio Pérez, rimasto deluso dal comportamento della squadra e dell’ex compagno, Verstappen risponde: “Il modo in cui è stata riportata la frase non rispecchia ciò che Checo intendeva. Abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto e molto rispetto reciproco. Gli devo ancora un casco: me ne ha regalato uno con un bel messaggio, e gli ho promesso che gliene darò uno mio, magari in Messico. So chi è Checo, e abbiamo un grande rapporto”.
Guardando al futuro, Verstappen riconosce l’importanza del 2026 per la Red Bull: “Tutti stanno già pensando al 2026, ma si continua anche a lavorare su questa macchina. È un’opportunità importante per fare le cose nel modo giusto, e la squadra ha un approccio corretto”.
Sul nuovo regolamento tecnico: “Sono nel mezzo. Potrebbe essere buono, oppure no. Vedremo. Non ci penso troppo. Quando salirò sulla macchina l’anno prossimo, lo scoprirò. Le regole non le faccio io. Anche se ho delle preoccupazioni, non cambierà nulla. Salirò in macchina, la guiderò e imparerò. Come sempre in Formula 1: si ottimizza, si migliora, si va avanti”. E alla domanda su un possibile futuro addio al team di Milton Keynes: "La mia risposta è stessa di sempre. Sono concentrato sulla Red Bull".