F1. GP Austria, Carlos Sainz: “Mio padre? Era il momento giusto per cambiare la FIA. Ma capisco la rinuncia”

F1. GP Austria, Carlos Sainz: “Mio padre? Era il momento giusto per cambiare la FIA. Ma capisco la rinuncia”
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Al Gran Premio d'Austria, tra salite, alte temperature e battaglie nel gruppo centrale, Carlos Sainz spera di tornare a mostrare il vero potenziale della sua Williams. Ma il messaggio al paddock è chiaro: “Abbiamo bisogno di una F1 più chiara, trasparente e coerente”
26 giugno 2025

A pochi giorni dal via del Gran Premio d’Austria 2025, undicesimo appuntamento stagionale, Carlos Sainz si è raccontato ai nostri microfoni con la consueta schiettezza. Dal futuro politico del padre alla frustrazione per una Formula 1 sempre più difficile da interpretare, lo spagnolo ha affrontato temi tecnici e personali senza sottrarsi. E sul film ambientato nel paddock, ci ha anche scherzato su.

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Sainz non ha nascosto il malcontento per la gestione della FIA negli ultimi anni: «C’è stata una mancanza di trasparenza e di ascolto. Anche quando le intenzioni erano buone, noi piloti ci siamo sentiti esclusi da molte decisioni. A volte ci hanno dato ascolto, altre no. E quest’anno è stato frustrante per tutti noi». Sulle nuove linee guida pubblicate dalla FIA ha commentato: «Finalmente qualcosa si muove. I contenuti li avevamo già discussi, ma il fatto che siano stati pubblicati può essere un segnale positivo».

Sainz ha anche difeso l’idea di avere “linee guida” e non regole rigide per i duelli in pista: «Mi piace che non siano regole fisse. Ogni sorpasso è unico e deve essere valutato di volta in volta. È giusto che resti un margine di interpretazione, anche se questo genera discussione».

Il no di papà Carlos alla candidatura FIA: “Peccato, ma lo capisco”

Il ritiro del padre Carlos Sainz Sr. dalla corsa alla presidenza FIA ha sorpreso molti. Carlos Jr. non nasconde un pizzico di delusione: «Da appassionato di motorsport, mi sarebbe piaciuto vederlo provare. Credo che fosse il momento giusto per fare la differenza. Ma da figlio, capisco perché ha rinunciato: la macchina organizzativa è enorme e le responsabilità tante. In futuro? Mai dire mai».

Affidabilità e sviluppo: “Non portiamo aggiornamenti, gli altri sì”

Sul piano tecnico, Sainz ha fatto il punto su un periodo non facile per la Williams: «Il raffreddamento è stato un problema, e in Austria potrebbe tornare a galla. Ma stiamo lavorando per gestirlo. Il vero nodo è che gli altri aggiornano le vetture, noi no. E in una Formula 1 così competitiva, restare fermi equivale a regredire».
Poi aggiunge: «Il nostro passo è buono, ma fatichiamo a concretizzare per via di dettagli che oggi fanno la differenza. Tornare nel centro gruppo ci ricorda quanto conti l’esecuzione perfetta del weekend».

Sul film della F1: “Hollywood, sì, ma fa bene allo sport”

Sainz ha parlato anche del film F1 con Brad Pitt, in cui viene citato in una scena di una discoteca: «Un po’ imbarazzante, in sala tutti si sono girati verso di me! Ma ci abbiamo riso su». E sul giudizio generale: «È un film pensato per chi non segue la F1 e aiuta a far conoscere il nostro sport. Ci sono esagerazioni, come in Drive to Survive, ma non credo possa fare male. Anzi, può solo aggiungere valore».

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