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Liam Lawson arriva al Gran Premio di Silverstone, dodicesimo appuntamento stagionale di Formula 1, con il morale alto dopo la grande prestazione in Austria, che ha segnato un importante passo avanti nella sua stagione, non iniziata nel migliore dei modi con il debutto e poi il periodo di acclamatamento in Racing Bulls dopo l'addio della Red Bull.
“È ancora presto per me, è la prima volta che affronto un campionato completo”, spiega Lawson. “Sto imparando molto gara dopo gara. In Austria tutto è finalmente scattato al momento giusto, e questa è una sensazione fantastica, ma sappiamo che dobbiamo continuare su questa strada”. Lawson sottolinea come in Formula 1 i margini siano estremamente ridotti: “Trovare tre decimi di secondo di miglioramento è difficile, figuriamoci mezzo decimo. Per questo lavoriamo molto anche sul piano personale per estrarre il massimo da noi stessi”.
Un elemento chiave per il pilota neozelandese è l’analisi costante di ogni dettaglio: “Ogni pista è diversa, quindi dobbiamo continuare a sviluppare la macchina durante tutto il weekend. Partire con una base solida è fondamentale, perché poi è più facile migliorare. Se invece si parte indietro, tutto diventa più complicato”.
Dalla sua parte, Lawson ha potuto contare su un lavoro intenso in simulatore e un dialogo costante con gli ingegneri del team di Faenza per migliorare l’assetto in vista di Silverstone, una pista nuova per lui, così da non farsi trovare impreparato. Sulla pressione di avere un campione come Fernando Alonso alle sue spalle, Liam risponde con un sorriso: “Sembra che io abbia sempre Fernando in DRS, quindi è una sensazione che conosco bene. Non è facile, lui sa cosa fa, ma questo rende anche il risultato ancora più speciale”.
Ora la sfida per Lawson è mantenere la costanza e costruire sulle basi gettate in Austria: “Nei weekend precedenti mi ero sentito bene in prova, ma mancava qualcosa in gara. Lì invece è andata bene, e vogliamo ripeterci”.