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“Ho ricevuto un sacco di messaggi. Sono rimasto sopraffatto quando mi sono reso conto di quante persone siano rimaste colpite dalla storia di Roscoe. Mi ha commosso, anche se non ho potuto rispondere a tutti”: così Lewis Hamilton nel giovedì di Singapore ha commentato il cordoglio per la morte del suo bulldog, Roscoe, scomparso a 12 anni la scorsa settimana. “Era la cosa più importante nella mia vita, è stata un’esperienza molto difficile. So che tante persone al mondo ci sono passate, e sanno cosa vuol dire essere amati incondizionatamente da un animale. Adesso non vedo l’ora di tornare in macchina e fare quello che amo”.
“Ho letto da qualche parte che il lutto è l’ultimo atto d’amore, e sento che è proprio così”, ha aggiunto un commosso Hamilton, pronto però a concentrarsi sull’attività in pista a Singapore, circuito su cui nel 2018 colse una pole position sensazionale. “Ho sensazioni positive per questo weekend. È una pista su cui sono sempre andato bene, e mi sento decisamente più a mio agio con la macchina dopo la pausa estiva. So che i risultati non lo dimostrano, ma lo proverò, e spero accada questo fine settimana”.
“È la prima volta che guido una Ferrari su questo tracciato, ma sapendo come reagisce la monoposto su circuiti cittadini come Baku spero di poter partire qualche passo avanti rispetto alla scorsa gara”. Così come il suo compagno di squadra, Charles Leclerc, anche Hamilton non sembra convinto di un potenziale exploit della Ferrari sulla pista di Marina Bay. “Singapore – riflette il sette volte campione del mondo di F1 - non è una delle gare più entusiasmanti, e la qualifica sarà fondamentale. Spero che piova, renderebbe il tutto più interessante. Ma non cambierebbe molto per me”.