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Dopo la vittoria del Campionato Costruttori, la McLaren è arrivata al Gran Premio degli Stati Uniti ad Austin con il morale alle stelle, ma Zak Brown, CEO del team britannico, resta concentrato sulla competizione interna tra i suoi due piloti: Lando Norris e Oscar Piastri. La situazione nel box, dopo le vicende di Singapore, inizia infatti a riscaldarsi.
Foto Credit: ANSA
“Abbiamo festeggiato con tutto il team, uomini e donne del reparto corse, e anche con le famiglie allargate, che fanno parte della nostra squadra. È stata una settimana davvero speciale”. Nonostante il titolo Costruttori già in cassaforte con sei gare di anticipo, Brown ha assicurato che in pista nulla cambierà: “È business as usual. I nostri due piloti si sfidano duramente da inizio stagione e continueranno a farlo. La conquista del titolo non altera il nostro modo di correre”.
Brown è entrato poi nel vivo della gestione interna: “Abbiamo stabilito all’inizio dell’anno le ‘Papaya Rules’: regola semplice, non toccarsi e non mandarsi fuori pista. È tutto qui. Quando accade un piccolo incidente, come all’inizio del GP di Singapore, valutiamo le conseguenze, ma sono situazioni minori. L’obiettivo è permettere ai nostri piloti di correre forte senza rischiare nulla per loro o per il team”.
La domanda inevitabile riguarda le “ripercussioni” su Lando Norris, menzionate nei briefing tecnici. Brown ha chiarito: “Abbiamo preso provvedimenti, ma cerchiamo di essere trasparenti senza mostrare tutte le nostre carte ai concorrenti. Non possiamo rivelare ogni dettaglio in un contesto sportivo; l’importante è che i piloti possano continuare a sfidarsi in sicurezza”.
Sul rapporto con Oscar Piastri, Brown ha sottolineato la professionalità del giovane australiano: “Oscar ha detto chiaramente che non vuole né si aspetta trattamenti preferenziali. Al momento stiamo affrontando ogni gara singolarmente: Max Verstappen resta un rivale per il titolo, e Lando e Oscar hanno pari opportunità. Il bello della McLaren è avere due piloti in grado di vincere il campionato, ma questo comporta anche rischi”.
Infine, sul possibile scenario di favorire un pilota rispetto all’altro, Brown ha chiarito: “Se si dovesse arrivare a situazioni particolari, come è accaduto a Baku lo scorso anno, potremmo agire per massimizzare le possibilità del team. Ma per ora l’obiettivo è semplice: Lando e Oscar devono correre forte, senza toccarsi”. Con queste parole, la McLaren conferma la propria filosofia: competitività interna senza compromessi, fiducia nei propri piloti e gestione attenta di ogni situazione, per cercare di chiudere la stagione con un doppio successo in pista e un’altra sfida aperta nel campionato piloti.