F1. McLaren subito rapida con la C6, Ferrari in difficoltà con i freni, una Red Bull che cambia: ecco cosa abbiamo imparato dal venerdì di Imola

F1. McLaren subito rapida con la C6, Ferrari in difficoltà con i freni, una Red Bull che cambia: ecco cosa abbiamo imparato dal venerdì di Imola
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Nel venerdì di prove libere del Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna 2025 di Formula 1, la McLaren si è subito distinta con la C6, l'incognita del weekend di gara. In casa Ferrari, invece, il problema sono i freni. L'analisi delle libere
16 maggio 2025

La McLaren MCL39 è capace di muoversi come un gatto a Imola, sfruttando con grande naturalezza i cordoli della pista che sorge sulle rive del Santerno. Nel venerdì di prove libere del Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2025 di Formula 1, la scuderia di Woking ha suonato la carica, con Oscar Piastri più veloce di Lando Norris per un battito di ciglia. La differenza tra i due risulta più sostanziosa nel primo settore della pista, che Piastri riesce e interpretare meglio del compagno di squadra, più efficace nel resto del tracciato. In ogni caso, la MLC39 brilla con la C6, la vera incognita di questo weekend di gara.

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La mescola più morbida della gamma pensata da Pirelli per la stagione 2025 di Formula 1, al debutto assoluto in quel di Imola, ha causato più di un grattacapo alle scuderie. Si surriscaldava talmente tanto verso la fine della tornata da indurre diversi piloti a un doppio giro di raffreddamento per contenerne le temperature. La differenza prestazionale con la C5, la media a Imola, non sembra marcata, ma potrebbe esserlo invece il degrado. La gomma chiave del fine settimana potrebbe proprio essere quest’ultima, versatile il giusto.

Il più grande grattacapo in casa Ferrari oggi non è stata la C6, però. Sia Lewis Hamilton che Charles Leclerc si sono lamentati del comportamento dei freni. Sappiamo che Lewis fatica a interpretare la SF-25 in fase di decelerazione soprattutto per l’ingerenza del freno motore, ma in questo caso il problema sembra essere un altro. L’efficienza dei freni della SF-25 non è parsa ottimale, con una ricaduta sul bilanciamento verso il punto di corda della curva. Il fatto che non succedesse solo all’inizio del giro, ma anche più avanti, è un indice del fatto che i freni non fossero nella temperatura corretta.

È presto per avere un’idea chiara delle motivazioni di questo inconveniente, ma potrebbero aver avuto il loro peso le modifiche ai cestelli dei freni portate dalla Rossa a Imola. Probabilmente è necessario ancora un po' di lavoro di fino per ottimizzare la monoposto con questo nuovo componente. A destare speranza, in ogni caso, pensa il buon long run di Leclerc con le medie nelle FP2. Ma su una pista come l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari sarà cruciale la qualifica, il vero punto debole della SF-25. A proposito di cestelli dei freni, anche la Red Bull è intervenuta sul loro disegno. Ma il cambiamento più importante sulla RB21 di Verstappen riguarda il sistema di raffreddamento, con le masse radianti verso il posteriore della vettura modificate per aumentare l’efficienza aerodinamica.

Una modifica, questa, che sembra aver reso quantomeno momentaneamente più instabile il posteriore della RB21. Max si è lamentato su questo fronte, ma in Red Bull hanno una grande capacità di intervenire sul bilanciamento della vettura in corsa durante il weekend. Vicino a Verstappen sul giro secco oggi c’è George Russell, apparso come uno degli outsider nel corso di questo inizio di stagione 2025. Ma a stupire ha pensato pure Pierre Gasly, con un’Alpine che nelle circostanze giuste nelle sue mani diventa efficace soprattutto in qualifica.

La A524, così come la Williams FW47, vanta lo stesso telaio dello scorso anno. Una scelta che, con il prosieguo della stagione, sembra avere il suo senso, non solo per una questione di costi ma anche per l’efficacia del pacchetto. Nell’ultimo anno dell’attuale regolamento tecnico, forse osare di meno ha finito per rappresentare la scelta migliore, in fondo l’unica praticabile per scuderie di centro classifica concentrate principalmente sul 2026. Ma il prossimo anno è ancora un orizzonte lontano, mentre le monoposto del tramonto di questo ciclo tecnico danzano sui cordoli di Imola.

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