F1. McLaren subito davanti in Brasile: 1-2 Norris-Piastri nelle FP1. Ferrari a fondo classifica, ecco perché

F1. McLaren subito davanti in Brasile: 1-2 Norris-Piastri nelle FP1. Ferrari a fondo classifica, ecco perché
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Lando Norris e Oscar Piastri hanno totalizzato una doppietta nell'unica sessione di prove libere del Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1. Diversa strategia di lavoro per Red Bull e Ferrari
7 novembre 2025

Il weekend del Gran Premio del Brasile 2025 di Formula 1 si apre nel segno della McLaren. Lando Norris e Oscar Piastri hanno messo a segno una doppietta nelle FP1, concludendo la sessione separati di soli 23 millesimi. Anche se ha prevalso Norris, si sono visti segnali incoraggianti da parte di Piastri, reduce da due weekend di gara da incubo, in cui non è riuscito ad avere ragione della MCL39 in condizioni di scarso grip. La McLaren ha una serie di armi a suo favore a Interlagos, dal sistema di raffreddamento estremamente efficace da sfruttare con l’aria rarefatta a 800 metri di altezza sul mare alla capacità di gestire le gomme.

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In Brasile torna il format della Sprint, con una sola sessione di prove libere prima delle qualifiche per la gara del sabato. Avere solo sessanta minuti a disposizione per deliberare l’assetto per la prima parte del weekend di gara complica di per sé il lavoro, figuriamoci con delle previsioni meteo come quelle di Interlagos. Oggi la pioggia non dovrebbe fare capolino, mentre domani sono previste precipitazioni abbondanti, con tutte le potenziali conseguenze del caso. Anche se quello che viene definito assetto da bagnato non comporta cambiamenti radicali, potrebbero servire dei compromessi.

Le fasi peggiori di maltempo, per giunta, dovrebbero verificarsi in concomitanza con la Sprint, altro momento cruciale per raccogliere dati. Tutto questo su una pista ricca di personalità, che premia la fiducia del pilota nel suo mezzo soprattutto nel caso in cui la pioggia voglia fare da protagonista. Tutti i team hanno cominciato il loro lavoro nelle FP1 con le hard, la mescola più dura portata da Pirelli a Interlagos. La costante attività in pista ha creato un traffico tale da creare alcune incomprensioni tra chi era nel suo giro lanciato e chi, invece, si stava preparando per farlo. Nulla di macroscopico, comunque.

Che il lavoro tra i vari team sia stato diversificato lo dimostra la classifica, con Nico Hulkenberg terzo con la Sauber, davanti a Fernando Alonso e Gabriel Bortoleto. Hulkenberg già ad Austin aveva mostrato una buona forma con il format della Sprint, capace com’è di trovare subito velocità con il suo pacchetto. Ma anche l’idolo di casa Bortoleto è vicino. George Russell è il primo pilota Mercedes classificato, in sesta posizione. Sia Russell che Andrea Kimi Antonelli – decimo – sono risultati più efficaci con le hard rispetto alle medie, su una pista che richiede ripetute frenate combinate in cui la W16 non eccelle.

Settimo è Pierre Gasly sull’Alpine, davanti a un convalescente Carlos Sainz, che ieri ha saltato la giornata dedicata alla stampa per dei sintomi influenzali che oggi si notavano ancora molto bene sul suo volto. Le Racing Bulls di Isack Hadjar e Liam Lawson sono nona e undicesima, rispettivamente. Dodicesima è la Williams di Alexander Albon, davanti ai piloti della Haas, Esteban Ocon e Ollie Bearman. Quindicesima piazza per Lance Stroll, su Aston Martin, che ha preceduto Franco Colapinto, fresco dell’annuncio del rinnovo con l’Alpine per il 2026.

Il grande rivale per il titolo, Max Verstappen, ha calzato le soft per soli due giri, senza cogliere un tempo significativo con questa mescola. Restano così i riferimenti sulla hard, così come vale anche per la Ferrari, che piazza Charles Leclerc in diciottesima posizione e Lewis Hamilton diciannovesimo. L’inglese è stato protagonista di un testacoda verso la fine di una sessione in cui la Rossa, così come gli altri team, ha dovuto prendere le misure per l’altezza sul fondo per il prosieguo del weekend. Red Bull e Ferrari sono i due team in controtendenza, non avendo usato le medie per tenere tutti i treni a disposizione per il resto del weekend. Che non è cominciato per il meglio per Yuki Tsunoda, ultimo dopo un botto con le barriere che lo ha costretto a lungo ai box per la riparazione dell’ala anteriore e della posteriore.

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