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Quanto ci sarà di Ford nella prima power unit firmata Red Bull Powertrains, destinata a essere sfruttata a partire dalla stagione 2026 di Formula 1? A rispondere a questo interrogativo pensa Mark Rushbrook, direttore di Ford Motorsport, in un'intervista concessa a Motorsport.com. "Inizialmente l'attenzione era rivolta all'elettrificazione. Ma con il nostro centro ricerche e le nostre macchine da stampa 3D, possiamo realizzare prodotti in tempo reale: realizziamo letteralmente ogni giorno prodotti che escono da Dearnborn, e che vengono spediti e analizzati a Milton Keynes”, ha spiegato. Un processo, questo, che secondo Rushbrook "mette alla prova il nostro personale, ma anche i processi e le strutture. Ci spinge a fare cose mai realizzate prima, nemmeno in altri programmi per il motorsport".
Si tratta di una prova non banale nemmeno per la stessa Red Bull, che a partire dal 2026 diventerà costruttore in Formula 1, dopo una storia di grande successo, grazie ai qiuattro mondiali colti da Sebastian Vettel e ai quattro firmati Max Verstappen. L'ampia campagna acquisti di tecnici di peso da altri programmi ha fatto sì che Red Bull possa contare sul valore aggiunto della loro esperienza all'inizio di una nuova era tecnica, che non vedrà solamente motori diversi dagli attuali, con l'eliminazione della MGU-H e la ripartizione 50-50 tra endotermico ed elettrico, ma anche monoposto dotate di aerodinamica attiva. Un regolamento sfidante, su cui, a dirla tutta, aleggiano perplessità tra gli addetti ai lavori. Ma per la Red Bull sarà importantissimo offrire delle garanzie che scongiurino il rischio che Max Verstappen si guardi intorno.
Secondo quanto spiega Rushbrook, i segnali in casa Red Bull sono incoraggianti sul fronte della power unit. "Se parliamo del valore di potenza siamo assolutamente in linea. Poi si tratta di vedere nei test di affidabilità come mantenerla. Tutto funziona alla perfezione? No, ma questa è la realtà di qualsiasi programma nuovo. I problemi si affrontano man mano che si procede e poi conta come si reagisce, in termini di urgenza e in termini di mentalità delle persone. Quindi rispondiamo rapidamente a ciò che vediamo". Rushbrook, però, non nasconde il potenziale di una rivale sfidante come la Mercedes, che vista da fuori da lui e dal team principal della Red Bull, Christian Horner, sembra "piena di fiducia".
Resta anche da capire quanto sarà cruciale la power unit nel contesto del nuovo regolamento tecnico per la stagione 2026 di Formula 1. Un ex storico della Red Bull, Adrian Newey, ha apertamente parlato del rischio di una "Formula motore". Sicuramente rispetto al cambio regolamentare perfezionato nel 2022 l'aerodinamica non costituirà l'intera posta. E non è da escludere che chi avrà a disposizione il motore più efficace - e affidabile - possa esercitare un dominio simile a quello della Mercedes nei primi anni dell'era dell'ibrido. In ogni caso, a destare qualche dubbio sulla power unit di Milton Keynes per il 2026 aveva pensato l'indiscrezione secondo cui la Red Bull fosse favorevole al passaggio ai V10 già nel 2028, dopo soli due anni con i motori che attualmente si trovano al banco come leoni in gabbia. Solo il tempo ci dirà chi sarà la regina di una nuova era tecnica su cui aleggiano tanti dubbi.