McLaren, Lando Norris ha davvero pagato per correre in Formula 1? Zak Brown svela la verità

McLaren, Lando Norris ha davvero pagato per correre in Formula 1? Zak Brown svela la verità
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Lando Norris ha davvero pagato per correre in McLaren? Zak Brown rompe il silenzio e racconta la verità dietro il suo ingresso in Formula
16 ottobre 2025

Qualche giorno fa vi avevamo raccontato il retroscena sull’arrivo di Oscar Piastri in McLaren nel 2023: Zak Brown, CEO della scuderia, non era inizialmente propenso all’ingaggio dell’australiano. Oggi, sempre legato al caso che vede il team di Woking citare in giudizio il pilota IndyCar Alex Palou con una richiesta di risarcimento cospicua, emerge un’altra notizia: Lando Norris ha effettivamente pagato per correre in Formula 1 con la McLaren.

Foto Copertina: ANSA

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Più si cercano di nascondere i propri scheletri nell’armadio, più si rischia che, una volta venuti allo scoperto, il danno sia grave. Sicuramente, dopo questa causa, Zak Brown terrà ben a mente la lezione. I nodi vengono al pettine, e questa volta uno di troppo potrebbe diventare un vero grattacapo per il CEO della McLaren. Tutto è iniziato con una richiesta di risarcimento di quasi 21 milioni di dollari da parte della Casa di Woking ad Alex Palou, pilota IndyCar. Secondo la McLaren, Palou avrebbe violato il contratto rinnegando il suo accordo per continuare con la Chip Ganassi Racing in IndyCar. Il pilota ha ammesso la propria posizione, sostenendo però che le promesse di un passaggio in Formula 1 – suo obiettivo finale e motivo per cui aveva firmato con la McLaren – si sono rivelate infondate, visto che nel frattempo la squadra aveva annunciato Oscar Piastri. Palou ha quindi deciso di fare marcia indietro e restare con il suo vecchio team in America, ritenendo di non dover nulla alla McLaren dal punto di vista finanziario.

Nel dibattito in tribunale a Londra, l’avvocato del pilota ha sostenuto che la McLaren abbia sfruttato l’attrattiva di una futura possibilità in F1 come leva nelle trattative, motivo per cui Palou aveva accettato di unirsi al loro team IndyCar, mentre la McLaren afferma che non esistesse alcun accordo in merito. Nick De Marco, difensore di Palou, ha inoltre ipotizzato che la McLaren abbia nascosto le trattative con Oscar Piastri, membro del programma Alpine, per farlo debuttare al fianco di Lando Norris nel 2023. Per difendersi, Zak Brown ha dichiarato in tribunale di aver sempre agito in buona fede e che la decisione di ingaggiare Piastri fosse stata determinata unicamente dalla volontà di Andreas Seidl, allora team manager di Woking, poiché lui avrebbe preferito Palou.

ANSA

Secondo Motor Sport Magazine, tra le prove presentate in tribunale a sostegno di Palou figurerebbe anche una documentazione relativa alle cifre esorbitanti spese da alcuni piloti per disputare sessioni o test su monoposto di Formula 1. Ryo Hirakawa, pilota WEC con Toyota e ora terzo pilota Haas, avrebbe infatti speso circa 3,5 milioni di dollari per due TPC (test su vetture di almeno due anni precedenti) e una FP1 al Gran Premio di Abu Dhabi dello scorso anno, sua ultima uscita in pista con la McLaren prima dell’addio. Ma Hirakawa non sarebbe stato l’unico.

Anche Lando Norris, come ammesso dallo stesso Zak Brown, ha contribuito economicamente per far parte del team di Formula 1 fino alla sua promozione a pilota titolare nel 2019. Il britannico era entrato nel programma giovani della McLaren nel 2017 come collaudatore e nello stesso anno aveva partecipato a un test all’Hungaroring. Nel 2018 è stato promosso pilota di riserva, partecipando a sette sessioni di prove libere nella stessa stagione. Ha smesso di pagare solo quando la McLaren lo ha ufficializzato come titolare per il 2019 al fianco di Carlos Sainz.

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