Audi Q7 Hybrid

Audi Q7 Hybrid
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Generosa su strada, gentile con l’ambiente
25 settembre 2005

Qualcosa sta cambiando: ai SUV automobilisti e costruttori non intendono rinunciare per nulla al mondo, ma le critiche sempre più pressanti sul fronte dei consumi e delle emissioni nocive hanno accelerato la ricerca di soluzioni tecnologiche in grado di risolvere queste esigenze sempre più pressanti senza rinunciare al piacere di guidare questi grossi 4x4 (né agli ampi margini che ne derivano per i costruttori).
Così, addirittura in contemporanea con il debutto internazionale della Q7, audi ha presentato al Salone di Francoforte la concept Hybrid, che prefigura appunto la versione ibrida della SUV tedesca.

Due cuori, 350 CV
Naturalmente, anche nella variante ibrida la Q7 non viene meno alla propria natura di SUV possente, tanto nello stile quanto nella cavalleria sotto il cofano. Così, la Hybrid è spinta da un V8 di 4.2 litri a benzina abbinato a un compatto propulsore elettrico.
Aprendo il cofano, comunque, in un primo momento è impossibile trovare indizi tangibili del fatto che si tratti di una vettura ibrida: il V8 occupa infatti interamente il vano motore, mentre il motore elettrico ha le dimensioni di una batteria.

Più in dettaglio, il propulsore a benzina presenta un angolo di 90° tra le bancate e soprattutto, l’iniezione diretta FSI e vanta la particolarità della trasmissione a catena dell’albero a camme. Inoltre, diversamente dall’impiego tradizionale, nella Q7 Hybrid i gruppi ausiliari del compressore del climatizzatore e della pompa del servosterzo sono azionati elettricamente, per garantire la loro funzionalità anche con funzionamento esclusivo del motore elettrico.

Complessivamente, la potenza a disposizione è pari a ben 350 CV a 6.800 giri/min. con una coppia massima di 440 Nm a 3.500 giri/min.

 

Il motore elettrico da 32 kW e 200 Nm si trova fra il V8 e il convertitore del cambio automatico ed è collegato al motore FSI mediante un giunto di separazione che consente di impiegare uno dei due motori o entrambi contemporaneamente per la spinta propulsiva.
Questo modello costruttivo garantisce la massima economia di spazio per cui tutto il volume dell’abitacolo rimane a disposizione dei passeggeri, senza restrizione alcuna. Anche la Q7 Hybrid dispone quindi di due o tre file di sedili e di un capiente vano bagagli.

L’energia viene fornita al motore elettrico da un sistema di batterie che è collocato sotto il pianale di carico nella parte posteriore della vettura. Qui si trova anche un trasformatore che alimenta la rete di bordo. In caso di foratura di un pneumatico accanto al vano batteria è integrato il Tire Mobility System.

Rispetto alle generazioni precedenti di vetture ibride, motore elettrico e batteria al nichel-metallo-idrato (NiMH) risultano particolarmente leggeri: questa concept pesa infatti solo 140 kg in più rispetto al modello base (meno del 7%).

Gestione intelligente dell’energia
Al coordinamento dei due gruppi propulsori e al loro impiego ottimale provvede un sofisticato sistema di gestione, che naturalmente tiene conto delle indicazioni che il conducente trasmette al sistema mediante il pedale del gas e del freno o la leva selettrice del tiptronic, nonché della velocità di marcia, dello stato di carica della batteria e perfino degli impulsi dell’ESP.
In base a queste informazioni, il sistema stabilisce autonomamente l’interazione dei due motori, assicurando sempre il migliore compromesso tra prestazioni e consumi. Agli occupanti quindi non resta che tenere sotto controllo l’intero processo, tramite un display.

 

Fondamentalmente sono possibili tre condizioni di marcia: motore a combustione o motore elettrico agiscono autonomamente come gruppo propulsore o accelerano la vettura unendo le loro forze. In questo caso il motore a benzina è responsabile del funzionamento di base erogando contemporaneamente energia alla batteria.

Fino a 30 km/h, ossia in circostanze piuttosto frequenti nel traffico urbano, il motore elettrico può provvedere da solo – e praticamente senza rumore – alla propulsione, riducendo notevolmente le emissioni acustiche e di gas di scarico.
La capacità di carica della batteria consente il funzionamento autonomo per un massimo di due chilometri.
E ancora, durante le fasi di rilascio e le frenate l’energia liberata viene recuperata e riconvogliata nel sistema. Se la capacità della batteria è al limite, il motore a combustione viene attivato – in modo discreto – per ricaricarla.

Il conducente non si accorge nemmeno di un’altra funzione che contribuisce, anch’essa, a rendere il nuovo motore particolarmente efficiente. Quando il pedale dell’acceleratore non è premuto, il motore a combustione si disinserisce. Lo stesso accade quando la vettura è ferma e il motore viene disattivato per tre secondi per risparmiare carburante. Per continuare la marcia è sufficiente togliere il piede dal freno e premere l’acceleratore e il motore rientra immediatamente in servizio.
In questo caso il motore elettrico, nel ruolo di alternatore starter, assume la funzione di motorino di avviamento e consente una procedura di avviamento particolarmente rapida e, al contempo, tanto silenziosa quanto confortevole.

 

Prende energia anche dal sole
Come se tutto questo non fosse abbastanza, la Q7 Hybrid ricava ulteriore energia dalla luce del sole: nell’ampio tetto scorrevole in vetro Open Sky System i progettisti audi hanno infatti integrato batterie solari che consentono il funzionamento di ventilazione o climatizzatore anche quando la vettura è parcheggiata. Ciò rappresenta un vantaggio in termini di comfort soprattutto nelle giornate calde: mediante telecomando il conducente può attivare il climatizzatore automatico già qualche minuto prima della partenza – cosa che finora non era mai stata possibile – in modo che salendo sulla vettura può già trovare un clima interno gradevole. In una simile situazione il climatizzatore viene alimentato dalla batteria che fornisce energia alla trazione ibrida.

Le prestazioni? Meglio del V8 standard!
Grazie al contributo del motore elettrico, la Q7 Hybrid risulta addirittura più rapida rispetto alla versione con il solo V8 a benzina. In particolare, l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in soli 6,8 secondi, ossia sei decimi di secondo meglio, mentre la ripresa da 80 a 120 km/h richiede 7 secondi, ossia due in meno (pari ad un guadagno del 25%) rispetto alla versione standard con il V8.
Insomma, sul fronte delle prestazioni la Q7 Hybrid si merita una bella promozione e questo vale a maggior ragione per il consumo: a dispetto di massa totale di 2.410 kg, la percorrenza media è di soli 12,0 litri per 100 km, ovvero quasi il 13% meglio del modello base. E naturalmente nei percorsi urbani, ideali per evidenziare tutti il potenziale della tecnologia ibrida, il guadagno in termini di efficienza è ancora più evidente.

A questo punto attendiamo fiduciosi che audi metta presto in produzione la versione ibrida della Q7: le sue potenzialità sono troppo elevate per restare confinate nel padiglione di una fiera…

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