Ferrari F40, nuovo modello? No, solo come sarebbe oggi

di Automoto.it

La Ferrari F40 è l'auto più iconica di Maranello e grazie a questo rendering, rivive con il fascino del passato e la tecnologia del 21° secolo

di Automoto.it

12 novembre 2018

Se c'è un'auto che non ha assolutamente bisogno di presentazioni quella è la Ferrari F40. Costruita per celebrare il 40esimo anniversario della casa del Cavallino Rampante, è il sogno proibito di tanti collezionisti e la supercar che ha accompagnato tanti appassionati adolescenti degli anni 80/90 nella loro cameretta. Inoltre, è anche stata l'ultima Ferrari costruita sotto l'egida e la volontà di Enzo Ferrari, fondatore della leggendaria azienda, che presentò personalmente il modello nel 1987.

Si è trattato della prima auto di serie con una carrozzeria in materiale composito, costituita da 11 panelli assemblati con immensa maestria da Pininfarina. I numeri più interessanti della F40 non sono quelli ralativi al V8 2,9 L biturbo o ai valori di accelerazione, bensì quelli che riguardano la produzione. Inizialmente stimata in 400 esemplari, alla fine furono 1300 le vetture a lasciare la fabbrica nel 1992, quando fu cessata la produzione. Furono poi costruiti 5 modelli evoluzione, di cui solo 1 rimase in custodia a Maranello.

Samir Sadikhov è l'eroe del giorno che, dopo un anno di duro lavoro tra rendering e lavori di grafica ha realizzato una moderna interpretazione della F40. Lo stile come si vede nella gallery è profondamente ispirato alla leggendaria supercar, con il mega alettone fisso che domina il posteriore. Tuttavia, c'è stata anche la necessità di rendere il complesso più moderno, all'esterno e all'interno, sotto la pelle precisamente. L'aerodinamica e le forme si rifanno a modelli più recenti; è facile ipotizzare la LaFerrari come base di partenza, ma le proporzioni sono molto vicine a quelle dalla 'nonna', con un passo corto e sbalzi ridotti.

I rendering, come dicevamo, si spingono oltre l'estetica e ci permettono di osservare lo studio tecnico condotto sulla vettura. Come quello relativo al fondo; provvisto di vortex generator e estrattore per garantire il necessario effetto suolo. Come già accennato, l'ala, per omaggiare il più possibile il passato, è fissa, con un profilo scalinato di modo da non penalizzare il drag. Sotto la pelle invece, c'è un telaio in fibra di carbonio, che solo la LaF può vantare tra le Ferrari odierne. Al centro è collocato il motore, di cui purtroppo non abbiamo alcun dato, anche se dai disegni sembra non emergere la presenza di un'unità elettrica, che trasformi l'auto in un'ibrida.

Che dire, peccato che al 90% rimarrà solo un render.