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A tre anni esatti dal lancio della prima 296 GT3, Ferrari ha scelto nuovamente il tracciato di Spa-Francorchamps – dove questo weekend andrà in scena l’iconica 24 Ore delle Ardenne - per svelare la nuova 296 GT3 Evo, evoluzione raffinata e ambiziosa della sua GT da competizione, destinata a esordire in pista nel 2026.
La nuova 296 GT3 Evo nasce sfruttando appieno l’esperienza accumulata non solo con la precedente GT3 ma anche con la 296 LMGT3, protagonista nel FIA WEC a partire dal 2024. Numeri alla mano, la base è solida: 140 vittorie, 405 podi e 56 pole in 343 gare. Il lavoro degli ingegneri Ferrari si è concentrato su interventi mirati, frutto di analisi concrete e confronto costante con i team clienti. Obiettivo: rendere la vettura ancora più competitiva, modulare, e soprattutto performante anche nelle condizioni di gara più imprevedibili.
Sotto al cofano pulsa ancora il V6 biturbo da 3 litri con architettura a 120°, collocato in posizione avanzata e ribassata rispetto alla versione stradale. Una scelta che abbassa il baricentro e migliora la rigidezza torsionale. Il motore rimane invariato nelle specifiche – circa 600 CV e 710 Nm, soggetti come sempre a Balance of Performance – ma è stato inclinato di 2° per fare spazio al diffusore posteriore, chiaro segno di una progettazione orientata alla massima efficienza aerodinamica.
La vera novità arriva dal cambio: la nuova cascata di rapporti, rivista in funzione dei dati raccolti in due anni di gare, permette una migliore erogazione della coppia sia a bassa che ad alta velocità.
Dal punto di vista aerodinamico, la 296 GT3 Evo rappresenta un vero passo avanti. Lavorando su CFD, galleria del vento e test in pista, il team ha focalizzato l’attenzione sulla stabilità del carico in scia e sulla prevedibilità della risposta aerodinamica. Fondamentale, soprattutto nelle gare endurance, dove traffico e aria disturbata sono la norma.
Rivisti splitter, fondo anteriore, diffusore posteriore (ora con più canali e volumi modificati), e i louvers sui passaruota anteriori, che migliorano il flusso d’aria verso le prese posteriori. Non manca un nuovo alettone posteriore con regolazione rapida ereditata dalla LMGT3, pensata per interventi rapidi e precisi durante i weekend di gara.
Un’attenzione particolare è stata riservata al raffreddamento. Le due nuove prese d’aria sul cofano non sono solo un elemento estetico, ma migliorano il flusso verso freni e abitacolo. La portata d’aria verso l’impianto frenante anteriore aumenta di oltre il 20%, e anche la pompa dello sterzo ora beneficia di un raffreddamento più efficace, grazie a due prese NACA posizionate nel fondo vettura.
Anche le sospensioni anteriori e posteriori sono state riprogettate, con una cinematica rivista per ridurre i carichi e migliorare affidabilità e risposta dinamica. L’effetto è duplice: setup più agevole per i team e comportamento più coerente tra avantreno e retrotreno.
All’interno, l’abitacolo resta fedele ai principi di visibilità, accessibilità e sicurezza già noti, ma si aggiorna con un impianto di condizionamento migliorato, grazie a una ventola supplementare.
Molti componenti arrivano direttamente dalla 296 LMGT3, come i passaruota posteriori più verticali, studiati per ospitare diverse tipologie di pneumatici. Anche gli specchietti retrovisori sono stati riprogettati, migliorando la visibilità e riducendo vibrazioni grazie a nuovi supporti e inclinazioni.
Importante segnalare che la 296 GT3 Evo non sarà un privilegio esclusivo: Ferrari metterà a disposizione un kit di aggiornamento per tutti i team già in possesso della versione attuale. L’omologazione finale arriverà entro fine anno, in tempo per l’esordio nella stagione 2026.
Con la 296 GT3 Evo, Ferrari lancia un messaggio chiaro al mondo delle corse GT: il Cavallino vuole continuare a vincere, ma con un’auto più precisa, modulare e pensata per dominare anche nelle condizioni più complesse. E Spa, ancora una volta, è stata la cornice perfetta per ricordarlo.