Ford Focus RS: l'Australia chiede la disabilitazione del Drift Mode

Ford Focus RS: l'Australia chiede la disabilitazione del Drift Mode
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Le autorità australiane invitano Ford al richiamo delle Focus RS per disattivare la modalità che permette di eseguire la manovra del "drift". Ford tenta di resistere. Un precedente ci fu con il "burnout" sulla nuova Mustang
19 luglio 2016

Tutti gli appasionati di auto sanno che sulla nuova Ford Focus RS c'è una "magica" modalità, la Drift Mode. Questa permette, malgrado la trazione sia integrale, di spostare la coppia prevalente sull'asse posteriore in modo da simulare parzialmente il comportamento di una trazione posteriore e di cimentarsi in sovrasterzi facilitati dall'elettronica.

Proprio questa funzione particolare è al centro di un forte dibattito tra le autorità australiane e Ford stessa. Il sistema viene definito "pericoloso" se usato su strade pubbliche, cosa che Ford raccomanda di non fare anche con un avvertimento nella strumentazione che compare nel momento dell'attivazione.
 


C'è anche un precedente proprio riguardante Ford, che sempre in Australia ha dovuto eliminare la funzione "burnout" dalla nuova Mustang perché illegale. Ma anche il drift viene ritenuto così pericoloso che in molti stati le autorità hanno la facoltà di sequestrare il mezzo e sospendere la patente al guidatore da 6 ai 12 mesi a seconda della giurisdizione.

Da Ford dichiarano che «La modalità Drift è dedicata all'uso solamente in pista. Un avviso compare nella strumentazione nel momento in cui si seleziona questa modalità. Riteniamo che le modalità Track e Drift siano da usare esclusivamente in pista e i clienti delle Focus RS capiranno l'importanza di usare queste funzioni solamente in condizioni di controllo e sicurezza, come ad esempio i track day».
 

 

«Invitiamo Ford a rivedere la sua decisione, richiamare le auto e disabilitare questa funzione. Ford non può assolvere ai suoi doveri in fatto di sicurezza per i clienti e gli utenti della strada semplicemente con un avviso nel cruscotto dell'auto»

La replica arriva da Harold Scruby (capo del Pedestrian Council of Australia), che si è definito shockato dal fatto che questa tecnologia sia stata approvata in Australia: «Un avviso nella strumentazione non trattiene un idiota dal provare questo sistema su strade pubbliche. Invitiamo Ford a rivedere la sua decisione, richiamare le auto e disabilitare questa funzione. Ford non può assolvere ai suoi doveri in fatto di sicurezza per i clienti e gli utenti della strada semplicemente con un avviso nel cruscotto dell'auto».
 

 

«Il fatto è che la maggior parte delle persone non ha accesso ai circuiti. Senza una pista questa tecnologia è pericolosa»

Gli fa eco Jack Haley (senior policy manager della National Roads and Motorists’ Association): «Qualsiasi perdita di trazione volontaria sulle strade pubbliche è illegale». Infine, la posizione del professor Brian Owler, Presidente dell'Australian Medical Association: «L'auto ovviamente è pubblicizzata soprattutto al pubblico più giovane interessato a quelle modalità di guida. Il fatto è che la maggior parte delle persone non ha accesso ai circuiti. Senza una pista questa tecnologia è pericolosa».

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