Il Lazio avvia il piano anti-Diesel: dal 2019 limitazioni fino a Euro 3

Il Lazio avvia il piano anti-Diesel: dal 2019 limitazioni fino a Euro 3
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Daniele Pizzo
La Regione sigla con il Minambiente un accordo che prevede diverse misure per migliorare la qualità dell'aria. Si va dai blocchi alla circolazione per le auto a gasolio più anziane all'incentivazione di un riscaldamento domestico più efficiente
15 novembre 2018

Dopo Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto, anche il Lazio sta per dotarsi di un piano regionale antismog che prevede in primis limitazioni alle vetture Diesel più inquinanti.

Le misure specifiche saranno stabilite nel dettaglio con un provvedimento emanato dalla Regione che non dovrebbe tardare ad arrivare visto che l'obiettivo è renderlo effettivo dall'1 gennaio 2019. Intanto il Governatore Nicola Zingaretti ha siglato con il Ministero dell'Ambiente guidato da Sergio Costa un accordo che impegna quest'ultimo a finanziare con una spesa di 4 milioni di euro l'implementazione del piano regionale di contrasto alle emissioni inquinanti.

Molto probabile che si adotterà una stretta alla circolazione dei veicoli più obsoleti, in particolare nei confronti delle motorizzazioni Diesel fino a Euro 3.

Oltre ai blocchi per le vetture e veicoli commerciali a gasolio più anziani che diverranno sempre più stringenti con il passare degli anni, il Lazio proporrà incentivi per l'acquisto di motorizzazioni più recenti, promuoverà in collaborazione con le amministrazioni comunali la realizzazione di stazioni di ricarica per i veicoli elettrici, all’interno e all’esterno dalle stazioni di rifornimento carburanti e la realizzazione nelle aree urbane di nuove infrastrutture per la mobilità ciclo-pedonale.

In cantiere anche misure per l'incentivazione della mobilità elettrica, del car sharing e altri provvedimenti destinati a rendere meno inquinante il riscaldamento domestico. Ad esempio diffondendo maggiormente la metanizzazione degli edifici, incentivando la diffusione di caldaie, stufe e camini più efficienti e l’utilizzo di vernici che assorbono il PM10 in fase di ristrutturazione degli immobili e di costruzioni di nuovi.

Questi i Comuni laziali interessati. Per la Valle del Sacco: Acuto, Alatri, Amaseno, Anagni, Aquino, Arce, Arnara, Arpino, Ausonia, Boville Ernica, Broccostella, Casalvieri, Cassino, Castelliri, Castelnuovo Parano, Castro dei Volsci, Castrocielo, Ceccano, Ceprano, Cervaro, Colfelice, Coreno Ausonio, Esperia, Falvaterra, Ferentino, Fontana Liri, Frontechiari, Frosinone, Fumone, Giuliano di Roma, Isola del Liri, Monte San Giovanni Campano, Morolo, Paliano, Pastena, Patrica, Pico, Piedimonte San Germano, Piglio, Pignataro Interamna, Pofi, Pontecorvo, Posta Fibreno, Ripi, Rocca D’Arce, Roccasecca, San Giorgio a Liri, San Giovanni Incarico, San Vittore del Lazio, Sant’Ambrogio sul Garigliano, Sant’Andrea del Garigliano, Sant’Apollinare, Santopadre, Serrone, Sgurgola, Strangolagalli, Supino, Torrice, Vallecorsa, Vallemaio, Veroli, Vicalvi, Villa Santa Lucia, Villa Santo Stefano.

Per Roma e comuni limitrofi: Roma, Albano Laziale, Anguillara Sabazia, Ariccia, Campagnano di Roma, Capena, Carpineto Romano, Castelnuovo di Porto, Castel Gandolfo, Cave, Ciampino, Colleferro, Colonna, Fiano Romano, Fonte Nuova, Formello, Frascati, Gallicano nel Lazio, Gavignano, Genazzano, Gorga, Grottaferrata, Guidonia Montecelio, Marino, Labico, Mentana, Montelanico, Monterotondo, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Morlupo, Olevano Romano, Palestrina, Riano, Rocca di Papa, Rocca Priora, Sacrofano, San Cesareo, Sant’Angelo Romano, Segni, Tivoli, Valmontone, Zagarolo.

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