Nuova Mini Cooper: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop

Nuova Mini Cooper: scende in campo e le ha tutte contro. Top e Flop
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Umberto Mongiardini
  • di Umberto Mongiardini
Mini Cooper a benzina: non c’è niente di più classico e, anche se l’elettrico avanza con prepotenza, la piccola inglese continua a esercitare un immutato fascino con il suo tipico go-kart feeling. Come se la caverà contro a Renault Clio e 500 Abarth?
  • Umberto Mongiardini
  • di Umberto Mongiardini
25 maggio 2024

Dici Mini Cooper e subito pensi a una compatta sportiva agile come un gatto. Dimensioni ridotte, design classico e feeling da go-kart sono le caratteristiche chiave di una Mini Cooper e, anche questa nuova Mini non è da meno.

Offerta in Versione Cooper M e Cooper S la nuova Mini non tradisce le proprie origini e, pur con un approccio innovativo, riesce a rendere uno dei modelli più amati perfetto per affrontare gli anni a venire, in attesa che la gamma si elettrifichi del tutto.

Mini Cooper: il design

Anche e soprattutto per la Mini Cooper vale la legge di Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”: perché, pur mantenendo tutti gli elementi essenziali del passato, riesce a trasformarli con un tocco di modernità che, di certo, non guasta. Il frontale della Mini Cooper porta al debutto una maxi-calandra che, da lontano, ricorda un po’ quella della nuova BMW M4, senza la divisione interna e che, comunque, riprende quella della versione 100% elettrica. I fari mantengono il solito design ovale sempre azzeccato, mentre ai lati del paraurti, in posizione molto ribassata, trovano spazio due belle prese d’aria che portano aria sulle ruote migliorando l’aerodinamica.

Il design della  Mini Cooper, rispetto al passato, è ancora più pulito ma, al posteriore, nemmeno sulla Cooper S trova più spazio il caratteristico doppio scarico. Le ragioni di questa scelta sono due: migliore aerodinamica e un design più uniformato con l’offerta elettrica alla quale dovremo sempre più abituarci.

Se, da una parte i fari posteriori triangolari della  Mini Cooper convincono, l’unica nota un po’ stonata di un design ben riuscito è il portellone posteriore che risulta parecchio incassato rispetto al paraurti.

Nuova Mini Cooper S, la vista posteriore
Nuova Mini Cooper S, la vista posteriore

Mini Cooper: gli interni

La parola d’ordine dentro la Mini Cooper è “minimalismo”. Tutto è al proprio posto e, un po’ come sulla Mini Cooper originale ideata da Sir Alec Issigonis nel lontano 1959, non c’è spazio per i fronzoli. Un po’ come per la Tesla Model Y e Model 3, il guidatore non dispone di un quadro strumenti dedicato, bensì a prendersi tutta la scena ci pensa uno schermo Oled touch da 24 centimetri di diametro che offre una risoluzione migliore rispetto a tante TV.

Per gli amanti delle levette cromate in stile aeronautico scatta il momento nostalgia: sulla  Mini Cooper non ci sono più. Sotto al display centrale, infatti, c’è una nuova barra di comando che cambia il design dei pulsanti, riducendoli al minimo e inglobando anche la leva per la trasmissione.

Le finiture della  Mini Cooper sono mediamente molto curate e diversi materiali, come la plancia, sono realizzati con tessuti riciclati. Carina, poi, l’idea di realizzare la terza razza del volante sportivo con una cinghia in tessuto.

I punti critici, però, restano al posteriore, con uno spazio ridotto all’osso per i passeggeri che non possono nemmeno godere dei finestrini abbassati. Altra caratteristica per cui la Mini Cooper non brilla, poi, è il bagagliaio, che offre una capienza di soli 210 litri. Lo stile, ancora una volta, ha avuto la meglio sulla praticità.

Nuova Mini Cooper: gli interni
Nuova Mini Cooper: gli interni

Mini Cooper: i motori e i prezzi

Le varianti di motore in cui è offerta Mini Cooper sono due: si parte da un tre cilindri da 1,5 litri e 156 CV, che promette già buone prestazioni, con una velocità di punta di 225 km/h e uno scatto 0-100 in 7,7 secondi e si arriva con la classica Mini Cooper S equipaggiata con motore da due litri, quattro cilindri da 204 CV. In questo caso la velocità massima sale a 242 km/h e lo scatto 0-100 scende a 6,6 secondi. Insomma, prestazioni da sportiva vera mascherata all’interno di un design da citycar.

Quanto costa la Mini Cooper? Il prezzo d’attacco è di 28.905 euro, che salgono a 39.985 per la versione S, con allestimento John Cooper Works.

Top e Flop

Pro

  • Design; Prestazioni

Contro

  • Alcune finiture interne; Bagagliaio

Le concorrenti

Trovare concorrenti dirette alla rinnovata Mini Cooper non è affare semplice. Così compatta e così’ sportiva la piccola inglese risulta essere un po’ un unicorno all’interno di uno scenario che vede crescere le dimensioni anche delle vetture compatte. A sfidarla, oggi, ci pensano la Renault Clio e la Abarth 595 e 695. Due auto diverse, sia per ingombri che per vocazione ma che, in fin dei conti, si rivolgono a un pubblico simile che cerca, in primis, un pizzico di sportività.

Renault Clio
Renault Clio

RENAULT CLIO

Nel 1990, la Renault Clio ha fatto il suo debutto sul mercato, inaugurando una storia di successo che l'ha portata, nel 2019, alla quinta generazione. Lo scorso anno, dopo quattro anni, Renault ha introdotto un restyling di metà carriera, anticipando il nuovo corso stilistico che poi ha caratterizzato anche altri modelli della gamma.

Il design della nuova Clio è stato ampiamente rivisitato, con significativi interventi estetici a partire dal frontale. I nuovi fari full LED a cinque elementi, accompagnati da luci diurne verticali a LED, si estendono fino alla parte inferiore del paraurti, conferendo al veicolo un aspetto moderno e distintivo. La calandra presenta un inedito effetto “matrix” e incornicia il nuovo logo Renault, già visto nella presentazione della Renault 5 elettrica.

Anche la parte posteriore della Clio ha subito modifiche, con novità che interessano sia i fari sia il paraurti. Per le versioni più sportive è stato introdotto un estrattore d’aria di carattere principalmente estetico, mentre i fari adottano un design più dinamico, con calotte trasparenti.

Le trasformazioni non si limitano all'esterno. All'interno dell'abitacolo, la Clio ha ricevuto un’importante iniezione di tecnologia e materiali eco-sostenibili. I rivestimenti di sedili, pannelli delle portiere e cruscotto sono realizzati con materiali riciclati al 60%, grazie alla collaborazione con il marchio austriaco Lenzing. La capienza del bagagliaio è di 300 litri per la versione ibrida, che salgono a 390 litri per le altre motorizzazioni.

Dal punto di vista tecnologico, la nuova Clio introduce una strumentazione digitale disponibile in due dimensioni, da 7 o 10 pollici, collegata a un nuovo display dell’infotainment disposto verticalmente. La versione più grande del cockpit digitale consente la visualizzazione delle mappe. Inoltre, il restyling include l'integrazione di Apple CarPlay e Android Auto senza cavo, oltre alla ricarica wireless.

Tra gli optional troviamo le telecamere a 360 gradi per facilitare parcheggi e manovre complesse. Per quanto riguarda l’assistenza alla guida, è presente il cruise control adattivo che offre funzionalità di guida autonoma di Livello 2.

Dal punto di vista delle motorizzazioni, la nuova Renault Clio non introduce grandi novità rispetto all'attuale gamma. Le versioni di accesso mantengono il motore a benzina tre cilindri da 0.9 litri, disponibile sia in versione aspirata da 65 CV sia turbo da 90 CV. Il TCe 100, sempre da 0.9 litri turbo, eroga 100 CV e offre una doppia alimentazione benzina/gpl. Il modello di punta è la versione full hybrid, che combina un motore benzina 1.6 da 94 CV con due motori elettrici, per una potenza complessiva di 145 CV, grazie a una batteria da 1,2 kWh. Rimane disponibile anche la versione diesel con un motore da 1.5 litri capace di 100 CV.

Veniamo al tema prezzi: la versione base della Renault Clio, la Evolution, ha un prezzo d’attacco di 17.350 euro mentre, la top di gamma, la Esprit Alpine, costa 22.350 euro.

Top e Flop

Pro

  • Gamma motori; Prezzo

Contro

  • Bagagliaio
Abarth 595
Abarth 595

ABARTH 595 e 695

Anche se il futuro di Abarth prevede solamente motorizzazioni elettriche, quantomeno per il momento, la 595 e la 695 resistono ancora per un po’ a listino. Tra le concorrenti analizzate oggi, pur non essendo tra le più potenti (la Mini Cooper S le batte), sono quelle più sportive dal punto di vista estetico e dal punto di vista del carattere.

Il design è quello che ormai tutti, bene o male, conosciamo a memoria con il muso allargato, prese d’aria ampia e cerchi in lega Montecarlo da 17 pollici.

Entrambe le versioni, al posteriore, montano un bell’alettone che accentua la sportività e, a cambiare, è l’impianto di scarico. La 595, infatti, monta un doppio terminale mentre la 695, più potente, esprime la propria voce roca attraverso le quattro uscite dello scarico Record Monza. Un’ulteriore differenza tra i due modelli, più tecnica che estetica, risiede nell’impianto frenante con la 695 che sfrutta un impianto realizzato da Brembo.

Gli interni, per entrambe le versioni, sono i medesimi, con gli sportivissimi (e bellissimi) sedili a guscio. Volendo, poi, è possibile optare per il Pack Competizione che porta all’interno dell’abitacolo i sedili Sabelt GT Racing con guscio in carbonio.

Il sistema di infotainment prevede un display da 7 pollici dotato di Apple CarPlay e Android Auto ma, se si volesse optare per il navigatore, si dovrebbero sborsare 1.000 euro extra per il Pack Tech. Lo spazio all’interno dell’abitacolo pè abbastanza risicato e, soprattutto, l’omologazione è solo per quattro passeggeri, mentre lo spazio nel bagagliaio si ferma a quota 185 litri, peggio della Mini.

Le differenze più sostanziali tra i due modelli, però, sono sotto al cofano: entrambe sfruttano l’ormai collaudatissimo 1.4 T-Jet quattro cilindri che impiega la turbina della Garrett. La 595, però, oltre ad avere una potenza di 165 CV, è equipaggiabile con il solo cambio manuale mentre la 695, che ha 15 CV in più, può essere dotata anche del cambio robotizzato.

Quanto costa? Senza tutti i pacchetti di accessori che, sicuramente, non stonerebbero, la 595 ha un listino che parte da 26.800 euro, mentre la 695. Con cambio automatico, parte da 31.700 euro, 1.700 in più rispetto a quella con cambio manuale. Volendo, inoltre, a partire da 28.800 euro c’è anche la versione cabrio.

Top e Flop

Pro

  • Sportività; Design

Contro

  • Potenza; Prezzo

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Via dell'Unione Europea, 1
San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51610111
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  • Prezzo da 28.905
    a 44.475 €
  • Numero posti 4
  • Lunghezza da 386
    a 388 cm
  • Larghezza da 174
    a 176 cm
  • Altezza da 143
    a 146 cm
  • Bagagliaio da 210
    a 800 dm3
  • Peso da 1.335
    a 1.680 Kg
  • Segmento Tre volumi
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