Opel Ampera: su strada con il prototipo

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Emiliano Perucca Orfei
Il motore a benzina c'è ma serve esclusivamente a ricaricare le batterie quando si esauriscono. Di fatto è una vettura elettrica ad autonomia estesa e rappresenta una delle risposte più in linea coi tempi in tema di auto a basse emissioni
25 luglio 2011

 

Presentata ufficialmente allo scorso Salone di Ginevra 2011, la nuova Opel Ampera si appresta ad entrare nelle concessionarie Opel di 23 paesi d'Europa entro la fine del 2011. In Italia, purtroppo, la vettura arriverà solamente nel primo trimestre del 2012 e la cosa forse contrasta un po' con la volontà da parte della filiale della marca tedesca in Italia di iniziarne la vera fase di commercialzzazione, visto e considerato che l'interesse attorno a questo modello è - a detta dei vertici italiani del brand tedesco - ben oltre le più rosee aspettative.

 

Un risultato, quello dell'interesse suscitato dalla vettura, che da un lato mette assieme il sempre più crescente interesse dei clienti privati nei confronti di vetture pulite e dall'altro la volontà delle aziende di essere in "pole position" nella trasformazione ecologica del proprio parco vetture.

 

Certo, il prezzo di 42.900 non è del tutto a buon mercato visto e considerato che con queste cifre si ha accesso ai primi modelli di segmento E dei brand Premium tedeschi, ma è anche vero che la vettura ha dalla sua parte la capacità di assicurare alcuni vantaggi in termini di spese vive ed allo stesso tempo consente di muoversi in alcuni comuni anche nelle giornate di stop al traffico. 

 

Tutto questo senza dover necessariamente essere schiavi di una presa di corrente domestica o di una colonnina di ricarica rapida: la Ampera, in mancanza di rete, è in grado di ricaricare le proprie batterie utilizzando un propulsore a benzina da 1.4 litri ed 86 CV, espressamente ottimizzato per tale modalità d'uso. Un po' come la vecchia Littorina o il "treno americano", insomma, anche la Opel Ampera e la cugina Chevrolet Volt si muovono esclusivamente puntando sulla forza di un motore elettrico da 150 CV e 370 Nm di coppia massima.

 

Le prestazioni sono sostanzialmente a quelle di un duemila a benzina e la tenuta di strada non risente del peso supplementare - 198 kg - del pacco batterie

Un sistema che promette un'autonomia elettrica di 40-80 km ad emissioni 0, con un costo medio di 2 euro ogni 60 km, che sono poi il kilometraggio medio giornaliero di una vettura di segmento D. Numeri che tradotti in soldoni significano 500 euro di elettricità per percorrere una media di 15.000 km/anno.  

 

Numeri estremamente interessanti, che fanno il paio con la capacità di andare ben oltre l'autonomia promessa dalle batterie al litio. Opel assicura che, grazie alla media di 20 km/l (40 g/km di CO2) assicurata da 1.4 Ecoflex a regime, è possibile percorrere altri 500 km con buone prestazioni: la Ampera, che il motore termico sia attivo o meno, accelera da 0 a 100 km/h in 9 secondi con una velocità massima di 160 km/h.

 

Gli interni della vettura sono relativamente convenzionali, nonostante la futuristica presenza di due display (di cui uno è sito al posto della classica strumentazione) e sono spaziosi a sufficienza per le quattro persone previste dall'omologazione: difficile far meglio in un contesto da 4.498 mm di lunghezza in cui devono trovare spazio batterie ed un vano bagagli da 310 litri (1.000 con divano abbattuto).

 

Su strada - noi l'abbiamo provata nel corso del Michelin Challenge Bibendum sulle piste del ex-aeroporto berlinese di Tempelhof - la vettura si è dimostrata estremamente silenziosa e facile da guidare, esattamente come se si fosse alla guida di una berlina di segmento D con cambio automatico. L'unico appunto che si può muovere riguarda la visibilità esterna, che per questioni aerodinamiche è un po' limitata sulla 3/4 posteriore.

 

Le prestazioni sono sostanzialmente allineate a quelle di un duemila a benzina e la tenuta di strada non è certamente da sportiva ma non risente troppo del peso supplementare dovuto alle batterie: il posizionamento molto ribassato dei power-pack permette infatti di mantenere il baricentro entro la soglia di guardia limitando così anche i movimenti di rollio e beccheggio.

 

Tutto il sistema elettrico e la ricarica del pacco batterie avviene in modo completamente automatico: una centralina, che mostra le proprie decisioni sul display centrale, attiva il propulsore a benzina nel caso in cui ve ne sia bisogno limitandone la presenza a vettura ferma o nel momento in cui vi sia carica a sufficienza nel pacco batterie per assicurare i movimenti richiesti.

 

Nel caso in cui vi sia la possibilità è ovviamente suggerito ricaricare le pile attraverso la corrente domestica: il cavo da 6 metri è stivato nel bagagliaio è va inserito nella presa di corrente, che è dalla parte opposta a quella del carburante tradizionale. 

 

Che Opel voglia rendere la Ampera il più vicino possibile alla clientela non lo dimostrano solo le qualità della vettura ma anche le garanzie offerte: il pacco batteria, ad esempio, è garantito per 8 anni o 160.000 km, che equivale sostanzialmente al ciclo di vita complessivo di una vettura qualsiasi.

 

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