Renault Clio RS

Il nostro Miloš Pavlović le sportive della Losanga le conosce davvero bene. Nel 2007 infatti ha corso nella World Series by Renault, il campionato riservato a vetture formula motorizzate dalla Casa francese, finendo la stagione in terza posizione. Miloš però è un pilota che ama passare dalla pista alla strada, adattandosi con una rapidità sorprendente a tipologie di auto distanti anni luce l'una dall'altra. Dal sedile di una monoposto a ruote scoperte, si ritrova spesso su quello, molto più “umano”, di una sportiva con tanto di targa, specchietti e frecce. In entrambi i casi gli bastano solo pochi istanti per sentirsi subito a casa.

La stessa cosa è avvenuta quando Miloš ha preso posto sulla Renault Clio RS, la nuova sportiva della Losanga che è stata ripensata da cima a fondo rispetto al modello di precedente generazione. Oltre al look, ancora più appariscente e volutamente vistoso, gli uomini della divisione Renault Sport sono intervenuti pesantemente su tutto quello che è ben nascosto dagli sguardi: motore, cambio e sospensioni in particolare.

Ora ha un 1.6 turbo

In piena ottica downsizing, il vecchio 2.0 è stato sostituito da un più piccolo ed efficiente 1.6 turbo. I cavalli rimangono quelli di sempre però, 200, erogati per di più a 6.000 giri/min, ben prima rispetto al passato, quando la potenza massima si aveva a 7.250/giri. Migliorata anche la coppia: da 215 si è passati a 240 Nm, un valore da nono sottovalutare, soprattutto perché reso disponibile grazie alla sovralimentazione già a 1.750 giri/min.

Un'altra grande novità riguarda il sistema di trasmissione. Il vecchio caro cambio manuale, ha lasciato posto ad un moderno automatico a doppia frizione EDC (Electronic Dual Clutch) con sette marce attivabili in modalità manuale attraverso i paddles posti dietro al volante.

Rispetto al passato migliora la velocità massima, che da 223-225 km/h è passata a 230 km/h, mentre perde qualcosina soltanto in accelerazione, ma stiamo parlando davvero di inezie. Lo 0 a 100 ora si fa in 7,0 secondi, mentre prima si parlava di un valore pari a 6,9 secondi. Invariato il peso, che ferma l'ago della bilancia a 1.204 kg, mentre migliorano nettamente i consumi dichiarati: nel misto la nuova Clio RS promette un consumo di 6,3 l/100 km, mentre prima richiedeva almeno 8,2 litri di verde.

In pista: la parola a Miloš

Ora che abbiamo conosciuto da vicino la sua scheda tecnica non resta che scendere in pista con Miloš per sapere di che pasta è fatta questa hatch tutto pepe. La prima cosa che colpisce, secondo il nostro pilota, è la sicurezza che trasmette la Clio RS, sia per quanto riguarda l'assetto e quindi la riposta del telaio, che soprattutto per i freni. Una sicurezza che fa prendere subito confidenza e che permette di raggiungere il limite con estrema facilità, in tutta sicurezza (a patto che ci si trovi in pista).

L'impianto frenante infatti, leggermente sovradimensionato, regala mordente in quantità e anche in pista ha dato prova di non affaticarsi troppo dopo l'uso prolungato, mentre le sospensioni della vettura hanno una taratura che regala grande reattività, anche nei cambi di direzione più repentini, ma al tempo stesso non costringe a troppi sacrifici nell'utilizzo quotidiano. L'atteggiamento della vettura, secondo Pavlović, è leggermente sottosterzante: un aspetto che va a tutto vantaggio della sicurezza nell'uso quotidiano e che comunque non  penalizza troppo la velocità di percorrenza in curva, visto l'egregio lavoro svolto dalle sospensioni.

Miloš ammette che avrebbe preferito la sincerità di risposta di un aspirato, ma il 1.6 turbo Renault si dimostra comunque un motore davvero ben fatto, che regala una spinta grintosa ai medi regimi e che si dimostra capace di una allungo più che soddisfacente vista la presenza della sovralimentazione, il tutto condito da un sound carico di borbottio e davvero coinvolgente.

Il cambio automatico EDC non è velocissimo, come ci si aspetterebbe da un doppia frizione e a volte, specialmente in scalata, si dimostra troppo conservativo senza lasciare la possibilità di sfruttare a lungo il regime massimo del motore. In pratica non permette di mantenere la marcia inserita con la lancetta del contagiri prossima alla zona rossa, come si farebbe invece con un cambio manuale, per esempio in uscita di curva.

Consumi: fa i 10 con un litro

per quanto riguarda i consumi la nuova Clio RS, alternando tratti in cui si foza il ritmo ad altri decisamente più tranquilli e cittadini regala il più classico dei valori di consumo per una sportiva di queste dimensioni:  10,0 l/100 km. Niente di sconvolgente quindi, anche se viaggiando in maniera accorta, in modalità "piede piuma" si riesce a fare molto di meglio, arrivando a toccare anche un media di 7,7-8,0 l/100 km. 

Conclusioni

Infine la confessione: Pavlović ammette che a 18 anni avrebbe tanto voluto un'auto come la Clio RS, prima di tutto per il look particolarmente appariscente, che permette di farsi notare in ogni situazione, ma soprattutto perché è un'auto molto divertente, anche in pista!

Il prezzo della Clio RS parte da 23.750 euro, una cifra molto accessibile e perfettamente in linea con quelle delle principali concorrenti (Ford Fiesta ST, Opel Corsa OPC, Abarth Punto, Seat Ibiza Cupra, VW Polo GTI, ecc.), anche se bisogna considerare che in questa cifra è già compreso il cambio automatico doppia frizione e soprattutto un equipaggiamento molto completo, che include di serie il sistema multimediale R-Link con RS Monitor 2.0 che fornisce tutta una serie di informazioni degne di una vera auto da corsa.

Pregi

- Motore: spinge bene è ha un allungo discreto per essere un turbo

- Sound: borbotta e coinvolge
- Asseto: è rigida e reattiva, senza penalizzare troppo l'uso quotidiano
- Impianto frenante: regala una sicurezza incredibile

Difetti

- Cambio EDC: troppo conservativo in scalata. Non è velocissimo per essere un doppia frizione

- Non si può scegliere con classico cambio manuale
- Plastiche interne: scricchiolano e sono troppo dure

Miloš Pavlović

Photographer: Gabriele Maramieri

Chi è Miloš Pavlović
Miloš Pavlović, classe 1982, è un pilota serbo che inizia la sua carriera giovanissimo, all'età di soli nove anni quando mette per la proma volta le mani su un kart. Basta aspettare un anno per vederlo trionfare nello Yugoslav National Championship. Da qui in poi la sua carriera inizia ad impennarsi, fino a laurearsi campione del mondo di kart nell'Ayrton Senna Trophy.
 
Milos continua a correre, facendo carriera al volante di auto a ruote scoperte, prima nella Formula Vauxhall poi in Formula 3 dove si laurea addirittura campione italiano nel 2002. Due anni dopo vince poi la World Series Light Championship per poi approdare nell'ambita World Series by Renualt dove riesce a chiudere il campionato in terza posizione. Nel 2008 corre nella GP2, mentre l'anno seguente arriva l'opportunità di correre in Formula 2 dove chiude nono assoluto con due podi e un giro veloce.
 
I due anni successivi Milos prende parte al mondiale FIA GT1, al volante di una splendida Ford GT40, mentre nel 2013 partecipa alla Porsche Carrera Cup Italia. Quest'anno poi si è già fatto notare nel Lamborghini Blancpain Super Trofeo conquistando nella gara di debutto a Monza un secondo ed un primo posto.