Oxford, città-modello per un futuro a zero emissioni

Oxford, città-modello per un futuro a zero emissioni
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  • di Luciano Lombardi
L'amministrazione della città britannica ha deciso di mettere in atto un programma ambizioso per convertire le aree del centro alla mobilità elettrica, pubblica e privata
  • di Luciano Lombardi
10 gennaio 2020

La chiamano Zona Rossa, ma in realtà sarà di fatto una zona verde, la prima della città di Oxford, nel Regno Unito, ma anche una delle prime di tutta la Nazione, nella quale potranno circolare soltanto veicoli a emissioni zero.

Lo hanno deciso il Consiglio Comunale e quello della Contea di cui fa parte, con un percorso operativo che dovrebbe iniziare entro la fine di quest'anno.

Si snoderà tutta attorno alle sei strade principali del centro cittadino e prevederà che, per circolare al suo interno con il proprio mezzo motore che non sia a zero emission, occorra sborsare ben 10 sterline al giorno (11,76 euro al cambio nel momento in cui scriviamo), che diventeranno 20 (23,52 euro) a partire dal dicembre del 2024.

Obiettivo green

L'obiettivo - come si legge nella nota che descrive il progetto - è ridurre drasticamente i rischi per chi vive e lavora in città.

A dare la spinta decisiva alla sua attuazione è stata la pubblicazione di un report contente la valutazione delle emissioni di gas a effetto serra in città, il quale ha rilevato che il trasporto su gomma è responsabile per il 16 per cento del totale emissioni, oltre che per tre quarti dell'inquinamento da biossido di azoto, e che nelle ora di punta, ogni giorno il traffico stradale emette 50 tonnellate di CO2.

L'amministrazione locale ha anche già avviato i dialoghi con le società che gestiscono il trasporto pubblico. Per quanto riguarda gli autobus, l'obiettivo è di avere l'intero parco circolante a propulsione elettrica entro il 2035 mentre per i taxi il target temporale è molto più ravvicinato: 2025.

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