Caccia ai dendriti: ecco perché le batterie decadono (e la soluzione)

Caccia ai dendriti: ecco perché le batterie decadono (e la soluzione)
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
La ricerca conferma il problema, e propone una soluzione
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
8 febbraio 2023

Le debolezze delle batterie a stato solido ci sono ancora: considerate il passaggio successivo dopo quelle usate ora nelle auto, uno dei problemi è evidenziato dai dendriti, estroflessioni che vanno a crearsi dentro e che, creando un cortocircuito, rende il modello ancora inutilizzabile.

L'autore senior della ricerca William Chueh, professore associato di Scienza dei Materiali e Ingegneria alla School of Engineering, e di Scienze Energetiche e Ingegneria nella nuova Stanford Doerr School of Sustainability, ha risposto:"Basta una modesta rientranza, flessione o torsione delle batterie per causare l'apertura di fessure nanoscopiche nei materiali e l'intrusione di litio nell'elettrolita solido causandone un cortocircuito."

Questi dendriti sono dei ponti di litio che vannoa collegare i due poli, e la motivazione sembra essere proprio lo stress meccanico. Queste fratture intrinseche, una volta aperte, consentono al litio di intromettersi e creare questi dendriti.

A decidere il percorso dei dendriti invece sembra essere la pressione: l'idea del MIT è quella di spingere dal lato opposto con una forza opposta. Differente invece l'approccio di questa ricerca, che come soluzione ha proposto un rinforzo dell'elettrolita, così da bloccare la nascita di tali dendriti al principio.

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