Elon Musk al centro del dibattito sul nuovo Autopilot "Full": i beta tester sono un campione valido?

Elon Musk al centro del dibattito sul nuovo Autopilot "Full": i beta tester sono un campione valido?
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Alcuni possessori di Tesla hanno già iniziato a testare e fruire senza problemi del Full Self Driving Beta, negli USA. Quei dati accumulati e molto utili alla Casa, bastano per dire che il sistema sia totalmente sicuro? Molti lodano l'FSD Tesla, qualcuno invece critica il campione usato sinora
21 gennaio 2022

Tesla al giorno d’oggi risulta essere la pioniera per quanto riguarda la guida completamente autonoma su strada, e sono molteplici i clienti che hanno acquistato il relativo pacchetto software.

Migliaia di proprietari, principalmente con residenza negli Stati Uniti, hanno avuto l’opportunità di testare in anteprima il programma Full Self Driving Beta, per partecipare allo sviluppo e alla validazione finale, quindi un rapporto di fiducia, per Elon Musk

Per Tesla una vastità incredibile di dati, con milioni di chilometri percorsi, che si traduce in una spinta all'affinamento del software che sarebbe risultata impossibile solamente attraverso i test diagnostici interni.

Tanto per dare dei riferimenti, l’inizio del programma sarebbe incominciato nell’Ottobre 2020. Ross Gerber, shareholder Tesla, ha dichiarato su Twitter che in tutto questo tempo non c'è stato nemmeno un incidente con la guida autonoma di Tesla, ricevendo una risposta di approvazione da parte di Elon Musk.

Dal fronte opposto, c’è chi sostiene che Tesla sia responsabile di almeno 20.000 incidenti. La questione sembra avere diversi "ma". Se da un lato si tratta di un risultato assolutamente significativo, quello delle prove, le condizioni sembrano troppo particolari per sostenere che la guida completamente autonoma sia già sufficientemente matura.

I beta tester possono accedere all'FSD solo dopo aver sostenuto dei test di guida sicura, e quindi il campione di guidatori è selezionato tra i più attenti proprietari di veicoli Tesla. Oltre a ciò è importante considerare che in tutti i test il pilota è vigile e molto probabilmente più attento che durante la normale guida, ed infatti sono molti i casi in cui il sistema software commette degli errori ed il guidatore è pronto a intervenire, evitando problemi o incidenti.

Una "bolla di sicurezza" così accentuata potrebbe rischiare di essere controproducente e dimostrare che la guida completamente autonoma, al momento, funziona bene solo se determinate condizioni concorrono contemporaneamente. Infine il paragone fatto con i morti nello stesso periodo è scientificamente sbagliato: un campione statistico di poche migliaia di auto è troppo piccolo se paragonato ai milioni di veicoli che ogni giorno si muovono negli Stati Uniti.

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