Formula E, E-Prix Monaco 2023: vince Cassidy su Evans e Dennis

Formula E, E-Prix Monaco 2023: vince Cassidy su Evans e Dennis
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Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
L’E-Prix di FE di Monaco 2023 è stato vinto dall’Envision di Cassidy davanti alla Jaguar di Evans e l’Andretti di Dennis
  • Silvia Giorgi
  • di Silvia Giorgi
6 maggio 2023

Glamour, storia e una pista su cui vincono solo i migliori: se si dovesse descrivere Monaco in poche parole, lo faremmo così. è qui che si è corso per il terzo anno l’E-Prix di Formula E, vinto da Nick Cassidy, che si prende la leadership del mondiale su Wehrlein, fuori dalla zona punti.

Al Giro 22, la Maserati di Gunther si è girata ed è entrata la Safety Car a sei giri dalla fine. Quando la SC è rientrata al Giro 25, l’Envision di Cassidy è volata via, seguita da vicino da Evans e Dennis. Wehrlein ha concluso in undicesima posizione e ha perso la leadership del mondiale, conquistata da Cassidy, che nello stesso giro segna anche il giro veloce. Al penultimo Giro, è stato necessario introdurre una bandiera gialla e poi la Safety Car è tornataa per una monoposto ferma: il contatto fra Bird e Vandoorne ha buttato fuori la ABT Cupra di Muller, presa dalla Jaguar dell’inglese.

La gara è partita male per Andretti, con Lotterer è finito fuori al Giro 3 ma Dennis ha ribalatato le sorti del team finendo secondo. Fenestraz, dal canto suo, ha chiesto al team Nio 333 subito il cambio con il compagno di squadra Nato per riuscire a salvaguardare l’energia per lavorare come squadra, cedendogli il secondo posto. Questo ha spiegato che Nato avrebbe difeso la posizione sull’incalzante Ticktum su Nio 333, in quarta posizione davanti alla Maserati di Gunther. A metà gara, Dennis è riuscito a risalire in quarta piazza davanti a Hughes ma al Giro 14 è stato superato da Evans per un’ala danneggiata. La lotta fra l’Andretti di Dennis e la Jaguar di Evans ha acceso l’intero E-Prix. A seguito del contatto con Maserati, Ticktum si è trovato a correre con dei problemi ma il pilota di Nio 333 è famoso per la sua aggressività in pista. Siamo quasi alla fine e i piloti hanno spinto al massimo le loro monoposto creando diversi contatti.

La McLaren di Hughes si è trovata a partire in pole e l’inglese si è trovato in difficoltà, perché come abbiamo già visto, guidare in test costringe il leader a sacrificare moltissima energia, favorendo il numero due, in questo caso la Nissan di Fenestraz. Al Giro 9, l’altra McLaren, quella di Rast, si è dovuta fermare in un pit-stop perchè un danno all’ala ne compromette la sicurezza, lo stesso ha fatto anche Rowland. Continua la difficoltà di Grassi, penalizzato da un contatto che ne ha danneggiato l’ala, rivelando ancora una volta i problemi di Mahindra con entrambi i piloti. Rowland al Giro 20 si è dovuto ritirare.

Evans ha portato subito la sua vettura in seconda piazza alle spalle dell’Envision di Cassidy e davanti a Fenestraz. Al Giro 14, la Jaguar del neozelandese si è portata seconda alle spalle di Cassidy ma il team gli ha chiesto di rimanere dove era difendere il terzo posto per aiutare l’Envision di Cassidy, motorizzata Jaguar. Evans, però, si è preso senza problemi la posizione sul connazionale di Envision in scioltezza.

Envision è partita nona con Cassidy, pronto a sorpassare con stile l’Andretti di Dennis e la Jaguar di Evans. Il neozelandese ha spinto al massimo per rompere il ritmo pur di sgranare il gruppo e ottenere la leadership del mondiale, in seconda posizione al Giro 7 mentre Hughes ha aperto l’Attack Mode ed è scivolato quarto.

DS ha cercato di fare squadra e cercare di guadagnare il maggior numero di punti possibile, con Vergne e Vandoorne sempre insieme per aiutarsi. Vergne è riuscito a mettere in piedi una gara perfetta, partendo dall'ultima fila e finendo settimo.

L’attuale leader del campionato Porsche si è ritrovata a cercare di mettere in atto una grande rimonta con Wehrlein ma il pilota tedesco ha concluso undicesimo e ha perso la testa del campionato piloti su Cassidy. Maserati ha chiesto a Guenther,sesto, di prendere le redini dei primi quattro che al Giro 14 hanno iniziato ad allontanarsi dal resto ma il tedesco si è dovuto ritirare. Monaco ha regalato un'altra gara emozionate e sorprendente, con un nuovo leader del campionato e tanti sorpassi su una pista così complicata.

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