Hyundai protagonista a IFA Berlino, Con la strategia di mobilità (FCEV) a idrogeno [e su YT con il video BTS]

Hyundai protagonista a IFA Berlino, Con la strategia di mobilità (FCEV) a idrogeno [e su YT con il video BTS]
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A Berlino si discute di ambiente, tecnologia e mobilità, con la Casa coreana sul fronte grazie a 40 miliardi investiti e i propri EV con motorizzazioni fuel-cell idrogeno. In grado di dare prestazioni superiori. IONIQ lancia tre nuovi modelli nei prossimi anni: 5, 6 e 7
4 settembre 2020

Punti chiave

In questi giorni, alla Shift Mobility Convention di IFA 2020 a Berlino, Hyundai Motor Europe ha fatto presenza forte delle proprie potenzialità tecnologiche. La Casa infatti ha in corso, molto più e da maggior tempo di altre concorrenti di fascia generalista, una transizione da semplice produttore di auto a “smart mobility brand”. In particolare la mobilità a idrogeno, che vuole dire auto elettriche molto prestanti grazie al fuel-cell.

Noi stessi ci siamo molto compiaciuti del livello prestazionale di Hyundai Nexo già due anni addietro, provandola in Norvegia (link alla prova, qui). Ora quell’auto si diffonde un po’ in tutta Europa, pur se la rete che la deve supportare non è sviluppata ovunque e i costi non sono popolari. Quelli di Hyundai ci tengono, a ribadire la sostenibilità e le prestazioni di certe auto FCEV come quelle che sanno produrre. Portano Nexo e altri prodotti anche in Svizzera e persino a correre in pista, nella serie ETCR con Veloster N, grazie a programmi di un presente che già futuro (o viceversa).

Perché la auto elettriche di strada o della FE hanno limiti come sappiamo, di batteria e ricarica, legate a raggio limitato, ma quelle a idrogeno sono ben più prestanti. Lo ha ricordato Michael Cole, Presidente e CEO di Hyundai Europa. Nel gruppo coreano poi si sta anche facendo spazio il brand IONIQ, pronto a trovare la propria identità con inediti mezzi elettrici, saranno tre nei prossimi anni: 5, 6 e 7.

La Nexo FCEV
La Nexo FCEV

Alla fine, in questo momento un po’ tutti sanno del possibile utilizzo di varie tecnologie per la mobilità, ma un ecosistema a idrogeno sarebbe certo di quelli più funzionali, sotto il punto di vista energetico. Ne abbiamo parlato su queste pagine già varie volte, dell’idrogeno come fonte energetica molto valida per la mobilità. Sarebbe pure complementare ad altre industrie e reti per cui noi italiani diventeremmo anche meno dipendenti da altri o da certe aziende estere, però la questione è sia politica, sia di investimento per ridurre i costi e sviluppare le infrastrutture. Hyundai è certo all’avanguardia nello sviluppo di queste soluzioni per vetture e mobilità, che secondo alcune stime cresceranno di un terzo nel prossimo quadriennio, usate non solo per le auto ma anche per aerei, imbarcazioni e industria.

Minori costi, minori emissioni, minor impatto ambientale. Sembra tutto il meglio di un’auto che non sarà più termica, negli anni Trenta, ma elettrica. Eppure non è facile. Per questo non tutti i costruttori spingono ora sul fronte, pur essendoci in qualche modo, magari come test. La stessa Germania, patria di certe motorizzazioni storiche, ha steso di recente un programma di espansione delle mobilità a idrogeno, con target 2030 e la Svizzera, che “tassa” il gasolio, sta incentivando l’uso dell’idrogeno addirittura per i mezzi pesanti. Hyundai si muove più di altri sul mercato, oltre che nei centri R&D, la Casa ha fornisce 100 nuovi camion per la Svizzera e questo passo porterà nuove stazioni di rifornimento in loco, utili poi anche alle auto fuel-cell.

Tutte le nuove vetture elettriche, ovviamente anche fuel-cell di Hyundai, debutteranno sotto il marchio IONIQ. A livello promozionale, IONIQ spopola già prima di mettere le ruote in strada, soprattutto in Asia e nel mondo dei giovani appassionati di certe tendenze musicali, grazie anche al supporto di un gruppo noto, i BTS. La giovane e premiata boy-band ha lanciato di recente il video qui proposto in collaborazione con la Casa coreana: “IONIQ I’m on it”. Ma andando al sodo sono i decenni di esperienza accumulata da Hyundai in questa mobilità sostenibile, a fare la differenza. Gruppi anche più grandi non hanno a listino veicoli del genere.

Cole ricorda come siano avvezzi soprattutto al cambiamento, per un futuro di Hyundai in Europa “Si vede la grande opportunità di cambiamento, verso la smart mobility e i servizi esterni alle pure vetture. La tecnologia delle infrastrutture, le nuove aree di investimento e di lavoro. Non solo spostare le persone da A a B, ma dare anche contenuti e servizi è quello che faremo”.

Hyundai investe circa 40 miliardi nei prossimi anni per la nuova mobilità, di questi 6,7 solo nell’idrogeno. “Hyundai ha nell’elettrificazione la strategia chiave ma curiamo anche altro, per un target zero emissioni nel 2025”.

Già oggi sono molte le vetture elettrificate e pure elettriche vendute dalla Casa, non solo le mild-hybrid che fanno in tanti. “Il nostro stabilimento in Repubblica Ceca lavora a pieno regime. Avremo in futuro sempre più modelli elettrici in gamma. Per il 2030 produrremo 700mila sistemi a idrogeno annualmente. Innoviamo su tutto, trasporto persone, Motorsport e mezzi pesanti. La nostra compagnia è in costante evoluzione. Il progetto Cradle (Center for Robotic-Augmented Design in Living Experiences) con 5 punti nel mondo dove investiamo. Ora sappiamo che le pure elettriche a batteria (BEV) e le fuel-cell (FCEV) coesisteranno, anche se l’idrogeno da maggiori benefici (es. per uso trasporto merci e lunghe tratte). Le possibilità sono infinite”.

Il CEO europeo di Hyundai, Cole
Il CEO europeo di Hyundai, Cole
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