Perché è quasi impossibile ricaricare la Citroen Ami in Italia (se non a casa)

Perché è quasi impossibile ricaricare la Citroen Ami in Italia (se non a casa)
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Simone Lelli
  • di Simone Lelli
Vediamo perché è così difficile caricarla, a meno che non la mettiate sotto carica a casa
  • Simone Lelli
  • di Simone Lelli
25 luglio 2022

Le minicar elettriche sono molto comode, ma avete mai pensato a dove poterle caricare? Perché purtroppo le colonnine SCAME 3A e Tipo 2 non vanno assolutamente bene.

Andrebbero bene con un adattatore, cosa nemmeno difficile da trovare, se non fosse che in Italia è vietato usare adattatori. E allora? Serve caricarla a casa (o essere fortunati e trovare una colonnina di ricarica con presa Shuko).

Sebbene sia buffo pensare alla limitazione dell'adattatore (in fondo potreste trovarvi per strada con la necessità di ricaricare l'auto), in realtà la Citroen Ami nasce con un uso ben specifico, che non prevede l'utilizzo di colonnine. Ricaricare una Citroen Ami impiega infatti 3 ore di tempo con una presa domestica, per un'autonomia di 75 chilometri.

Pensata per i percorsi brevi, in teoria con quei 75 chilometri - così come molte altre minicar elettriche - si dovrebbe riuscire a partire da casa e tornarci, così da poterla ricaricare durante la sera e riaverla pronta la mattina.

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Via Gattamelata, 41
Milano (MI) - Italia
800 80 40 80
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  • Prezzo da 6.550
    a 8.599 €
  • Numero posti da 1
    a 2
  • Lunghezza 241 cm
  • Larghezza 139 cm
  • Altezza 152 cm
  • Bagagliaio 140 dm3
  • Peso da 558
    a 562 Kg
  • Segmento Due volumi
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