Range Rover, svolta elettrica: nel 2026 debutta il nuovo SUV medio a batteria

Range Rover, svolta elettrica: nel 2026 debutta il nuovo SUV medio a batteria
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Nel 2026 la casa britannica lancerà un nuovo SUV elettrico medio
18 agosto 2025

Dopo quattro anni di silenzio, Jaguar Land Rover è pronta a rompere la lunga pausa nei lanci di prodotto con un modello destinato a lasciare il segno. Nel 2026 arriverà infatti un inedito SUV 100% elettrico firmato Range Rover, costruito sulla nuova piattaforma EMA (Electric Modular Architecture) e caratterizzato da un design radicalmente rinnovato. Non sarà la versione a zero emissioni della Range Rover tradizionale, già in arrivo nello stesso periodo, ma un modello inedito, di segmento medio, pensato per affiancare la Velar senza ereditarne il nome.

Il nuovo SUV sarà prodotto nello stabilimento di Halewood, nel Merseyside, dove JLR ha investito 250 milioni di sterline per aggiornare linee e impianti, introducendo un nuovo reparto di assemblaggio scocche elettriche e aumentando la capacità della verniciatura, anche per soddisfare la crescente domanda di tetti a contrasto. La Velar continuerà a essere prodotta a Solihull con motori termici e ibridi plug-in, mentre la novità a batteria si posizionerà accanto a lei, pronta a competere direttamente con BMW iX3 e Audi Q6 e-tron.

Le prime immagini create da Auto Express mostrano proporzioni ancora più scolpite della Velar: tetto ribassato, linea discendente e vetratura ridotta danno vita a una silhouette quasi da SUV-coupé, segno di una nuova fase nel linguaggio stilistico Range Rover. L’impronta rimane fedele al minimalismo e al modernismo tipici del brand, ma con un carattere più dinamico e filante.

Il render della nuova Range Rover
Il render della nuova Range Rover Auto Express
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Nuova piattaforma MMA

L’architettura EMA, inizialmente concepita per ospitare anche versioni ibride, sarà esclusivamente elettrica e darà vita ad almeno tre o quattro modelli della gamma JLR. Gran parte delle soluzioni tecniche deriverà dalla Range Rover Electric, a cominciare dal sistema batteria e dai motori elettrici sviluppati internamente.

Le batterie a celle prismatiche saranno prodotte inizialmente nelle Midlands, per poi passare alla gigafactory da 4 miliardi di sterline di Tata a Bridgwater. Inoltre, grazie alla tecnologia “cell-to-pack”, sarà possibile ridurre peso e costi, aumentando al contempo la densità energetica.

Il SUV medio avrà pacchi batteria da circa 80 fino ad un massimo di 100 kWh, con autonomie stimate oltre i 480 km e 640 km e, per quanto riguarda la ricarica, grazie ad un’architettura a 800 volt, l'elettrica potrebbe accettare potente in corrente continua fino a 350 kW, ricaricando così dal 10 all'80% in circa 20 minuti.

I propulsori saranno sincroni a magneti permanenti, abbinati a inverter al carburo di silicio per massimizzare efficienza e risposta. Le versioni più performanti potrebbero arrivare a 542 CV e 850 Nm, con due motori – uno per asse – per garantire trazione integrale e prestazioni di alto livello. Non è esclusa, però, una variante a motore singolo a trazione posteriore, più efficiente e adatta a chi privilegia l’autonomia.

Infine, secondo le ultime indiscrezioni, la nuova elettrica non rinuncerà all’anima fuoristrada: saranno presenti il Terrain Response, la capacità di guado fino a 900 mm e sistemi di trazione evoluti, capaci di reagire 100 volte più velocemente rispetto ai tradizionali meccanismi meccanici. La produzione, invecce, dovrebbe iniziare nella primavera 2026, con prezzi che si pensa possano essere di circa 75.000 euro.

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