Stellantis punta sulle batterie allo stato solido
- di Alfonso Rago
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- di Alfonso Rago
Stellantis crede nello sviluppo prossimo venturo dei veicoli full electric, grazie all'avvento delle batterie allo stato solido: per arrivare all'obiettivo, il gruppo guidato da Carlos Tavares ha stretto un accordo di collaborazione con Factorial Energy, la startup americana con sede a Woburn nello stato del Massachusetts specializzata negli accumulatori di prossima generazione, il cui know-how sarà determinante per arrivare agli accumulatori di prossima generazione.
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Per l'azienda USA si tratta della conferma di una leadership nel settore, visto che l'accordo con Stellantis arriva dopo quello già siglato con il Gruppo Daimler-Benz e con Hyundai-Kia.
In merito, Tavares si è limitato ad affermare che «l'investimento in Factorial e in altri partner autorevoli specializzati nello sviluppo di batterie aumenta la velocità e l’agilità necessarie ad adottare tecnologie all’avanguardia per il nostro portfolio di veicoli elettrici. Iniziative come questa - ha aggiunto l'amministratore delegato Stellantis - ridurranno il time to market e renderanno più conveniente la transizione alla tecnologia a stato solido».
In particolare, per rispettare l'indicazione date in occasione dell'EV Day dello scorso luglio di puntare ad avere disponibile entro il 2026 la tecnologia delle batterie allo stato solido, l’intesa con Factorial punta sulla tecnologia FEST (Factorial Electrolyte System Technology), applicata in celle da 40 Ah funzionanti a temperatura ambiente, che sfrutta un elettrolitico solido proprietario ed elettrodi ad alta tensione e alta capacità.
Factorial, che annovera tra i suoi consulenti Dieter Zetsche, ex numero uno di Mercedes, afferma di aver sviluppato accumulatori più sicuri dei dispositivi convenzionali agli ioni di litio e soprattutto più duraturi: senza aumento del costo, offrono dal 20 al 50% di autonomia in più per ogni singola ricarica.
