Batterie al grafene, ultima frontiera tecnologica

Batterie al grafene, ultima frontiera tecnologica
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Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
Un super materiale dalle potenzialità davvero enormi
  • Alfonso Rago
  • di Alfonso Rago
26 febbraio 2021

Averlo scoperto nel 2004 ha significato per i due artefici dell’impresa ascendere all’Olimpo della scienza, dopo l’assegnazione del Nobel per la Fisica: ma ai due russi Andrej Konstantinovic Gejm e Konstantin Sergeevic Novoselov, essere i “papà” di un super materiale come il grafene assicura eterna riconoscenza da parte dell’umanità intera.

Infatti il grafene poliedrico riunisce in sé moltissimi vantaggi: caratterizzato da un unico strato di atomi di carbonio disposti in un reticolo esagonale, in relazione al suo spessore offre una resistenza meccanica cento volte superiore a quella dell’acciaio; è un super conduttore, elettrico e termico, al cui cospetto il rame retrocedere al ruolo da apprendista; e poi è leggero, impermeabile e biodegradabile, quasi  trasparente ma capace di assorbire la luce.

Tutte doti che ne fanno il materiale ideale per l’impiego in moltissimi settori, dalla medicina moderna all’attività in campo aerospaziale, dall’elettronica all’ecologia, senza dimenticare la mobilità del futuro: anzi, per le auto elettriche rappresenta la potenziale panacea per la soluzione dei problemi delle batterie, visto che rispetto agli ioni di litio assicura una durata più lunga gestendo i cicli di carica e scarica ad amperaggi elevati.

Con il grafene, ipotizza qualcuno, potrebbe diventare reale il sogno di vetture elettriche con autonomia di mille chilometri...

Ovvio allora che siano in molti ad ipotizzare un futuro luminoso per il graffette, ed anche qui da noi si guarda con interesse a questo materiale: Directa Plus, l’azienda italiana di Lomazzo in prvincia di Como, ha firmato un accordo con NexTech, startup che progetta e realizza batterie litio-zolfo per le auto elettriche, per realizzare il primo impianto di produzione nel nostro Paese, con l'obiettivo di contare su una produzione nazionale di batterie per le vetture eletriche del prossimo futuro.

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